mercoledì 2 febbraio 2022

CARO-GASOLIO - MARINERIE ITALIANE PRONTE A SCIOPERARE


Una voce si alza da tutte le marinerie d'Italia ed è una voce che chiede d'essere ascoltata.

Da Sestri Levante, Piombino, Taranto, Ancona, Chioggia e da tutta la categoria si alza l’allarme di un settore, quello della pesca, messo in ginocchio dal caro-gasolio.

La categoria soffre per gli aumenti dei carburanti che hanno fatto diventare proibitivo uscire in mare. La situazione ora sta diventando seria, gli armatori devono garantire il minimo salariale ai marinai, ma devono uscire in mare rientrando nelle spese. La spesa per il gasolio è quella che incide maggiormente sui costi ed ora è diventata insostenibile

Tutti ricordano le agitazioni e gli scioperi del 2012 che videro i pescatori affiancare la protesta degli autotrasportatori, tutti subissati anche allora dall’aumento del carburante. Allora le marinerie, unite, bloccarono i porti, i mercati e i rifornimenti alle navi.

Nel 2012 dopo 20 giorni di protesta il prezzo del gasolio  venne abbassato. 

Ora la categoria prevede di muoversi unita, alla ricerca di una soluzione del problema minacciando agitazioni nel caso in cui nessuno ascolti la protesta che si alza.

Le parole non sono sufficienti. Le marinerie italiane chiedono fatti.

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