martedì 31 dicembre 2013

VIDEO: PESCHERIA AL MINUTO LETTERALMENTE ASSALTATA


--> La pescheria al minuto questa mattina è stata letteralmente assaltata, strapiena era difficile entrare, è vero che probabilmente molti degli acquirenti sono famiglie che passeranno l'ultimo dell'anno a casa, però è anche vero che si trattava di tantissime persone arrivate a chioggia da diverse parti della provincia ma anche fuori provincia per acquistare nella nostra città, tra tanti segnali negativi ci sembra un bel presupposto di questo fine anno.

sabato 28 dicembre 2013

VIDEO:L'APERTURA DEL MERCATO ITTICO SODDISFA I CONSUMATORI


--> L'apertura straordinaria del mercato ittico di sabato pomeriggio e domenica soddisfa le esigenze dei consumatori con prodotto di qualità perché freschissimo, siamo andati a riprendere l'apertura di oggi e a raccogliere qualche impressione, non è mancata qualche piccola punta di polemica anche scherzosa però da come sta andando sembra che la decisione di tenere aperto durante queste festività abbia avuto molti più vantaggi che svantaggi sia per i pescatori che per i commercianti in quanto la possibilità di conferire il prodotto diluito in più aste e non concentrato in un solo giorno ha permesso un giusto equilibrio tra domanda e offerta. Ci dicono che arrivino numerose telefonate da fuori provincia e regione che telefonano ad amici e parenti in zona per sapere se il mercato al dettaglio ( la pescheria di palazzo granaio) sia aperta anche il lunedì pre-vigilia come effettivamente è stato deciso dai commercianti al minuto, sicuramente un buon segnale per gli amici della pescheria. Altro aspetto rilevante è che l'apertura del mercato ittico all'ingrosso permette il rifornimento di prodotto fresco a ristoranti, pescheria e tutto il resto che altrimenti non avrebbero a disposizione prodotto freschissimo. il cartello scherzoso sull'ironica apertura anche per capodanno del mercato ittico all'ingrosso

martedì 24 dicembre 2013

MERCATO ITTICO APERTO ANCHE QUESTO SABATO MA....


--> Con comunicazione di ieri la direzione del mercato ittico ha comunicato il nuovo calendario delle festività approvato con seduta straordinaria nella commissione mercato ittico, malgrado fosse accompagnato dai consueti auguri festivi la comunicazione ha suscitato un discreto numero di contestazioni da parte di più di qualche operatore del mercato ittico, ne riportiamo alcuni: " Direzione Mercato ittico siete ridicoli,un mese che il calendario delle festività è stato deciso e ieri sera x quattro morti di fame si cambia.........complimenti x la coerenza.......o vi danno la pagnotta.....tanto bravi a parlare di regolamenti e poi......omiss " e ancora : " Il problema e che i commercianti devono almeno essere avvisati ini anticipo e non all'ultimo minuto, cosi si lavora da cani e non si possono prendere impegni. Capisco la commissione ma il calendario dovrebbe essere fatto definitivo almento 1 mese prima cosi da poter organizzare il lavoro, avvisare i clienti, organizzare le ferie dei dipendenti e anche dei titolari, ecc. ecc.. Ci vorrebbe una regola che il calendario non può essere modificato all'ultimo minuto , ma almeno un mese prima. Dopo questo è il mio punto di vista ma oramai è da anni che succedono queste cose ed è assurdo " Autorevoli fonti interne al mercato ittico sottolineano che non è possibile programmare di un mese perché è il ministero della pesca che, come l'anno scorso, decide con preavviso di pochi giorni se dare il permesso di pesca in deroga alla flotta peschereccia, anche la scorsa settimana è stato tenuto aperto il mercato ittico sia sabato che domenica con l'intento di " diluire" la quantità di prodotto pescato in modo di riuscire ad ottenere un miglior prezzo, che, secondo alcuni, se fosse stato portato tutto assieme ci sarebbe stata un eccesso di offerta e di conseguenza una minor remunerazione. I pareri però sono discordi, dall'audio di questa intervista potete sentire la contrarietà di uno degli operatori mentre altri si sono dichiarati favorevoli. La stessa votazione avvenuta in mercato ittico è passata per un soffio, infatti su otto commissari presenti ( avrebbero dovuto essere 15) quattro hanno votato favorevoli all'apertura del mercato, tre contrari e un astenuto evidenza che i pareri erano alquanto variegati. Salve, ragazzi, ecco il Nuovo Calendario delle Festività approvato nella seduta straordinaria di questa sera. Buon Lavoro e Felice Anno Nuovo!

venerdì 20 dicembre 2013

LA PESCA E LA LAVORAZIONE DELLA SEPPIA: GRANDE MARE E ANTICHI MESTIERI


--> La pesca e la lavorazione della seppia: un manuale tra aspetti igienico-sanitari, grande mare e antichi mestieri E’ uscito per la Leggio Libreria editrice il “Manuale di corretta prassi igienica della pesca e lavorazione della seppia nell’Alto Adriatico” di Patrizia Buratti e Luciano Boffo Informazioni tecniche e normative aggiornatissime, ma anche la storia del mestiere della pesca e le antiche usanze marinare nel volume “Manuale di corretta prassi igienica della pesca e lavorazione della seppia nell’Alto Adriatico” curato da Patrizia Buratti e Luciano Boffo, appena uscito per la Leggio Libreria editrice di Sottomarina. Il manuale fornisce un panorama attuale di quanto oggi è conosciuto nel settore tecnologico e igienico-sanitario nel campo della produzione delle seppie, ma contemporaneamente offre una ricognizione storica su arti e mestieri dei pescatori dell’Alto Adriatico dai tempi della Serenissima ai giorni nostri. Una veste grafica gradevolissima, corredato di illustrazioni e disegni, nel volume ritroviamo le prassi igieniche da tenere a bordo durante le fasi di pesca e di sbarco, la descrizione dettagliata delle tecnologie di lavorazione associata ai relativi diagrammi di flusso e le norme nazionali e comunitarie che disciplinano la produzione primaria e post-primaria. Ma il fascino di quest’opera sta nella varietà dei contenuti e la versatilità degli autori nell’affrontarli che fanno sì che questo manuale rappresenti soprattutto un tributo al “Grande Mare” e alla gente che da sempre popola le sue coste e vive delle sue risorse. “Gli autori hanno raccolto in queste pagine tutto lo scibile sulla seppia come prodotto della pesca e come alimento per l’uomo – scrive nella presentazione il professor Valerio Giaccone, ordinario di ispezione degli alimenti di origine animale all’Università di Padova - spaziando dai metodi di cattura agli aspetti igienico-sanitari delle lavorazioni e al valore nutrizionale di questi cefalopodi”. “Interessantissime – rileva ancora Giaccone - sono anche le parti “storiche” che, con fotografie e scritti ci portano indietro di decenni, in quei tempi in cui le produzioni ittiche in Veneto erano fatte con metodi molto più artigianali e semplici di oggi, ma con la stessa passione e la cura di chi mette amore nel proprio mestiere.” Infatti con l’alternanza di foto a colori e in bianco e nero, gli splendidi acquarelli di Amos Loffreda, i racconti e i ricordi della “gente di mare” tradotti e parafrasati, gli autori realizzano una meticolosa ricostruzione delle imbarcazioni, degli attrezzi e dei sistemi impiegati per la pesca e la lavorazione delle seppie nei secoli scorsi. “Il volume può insegnare molto sia a chi vi cerca informazioni tecniche specifiche sulle seppie – sottolinea il docente - sia a coloro che sono, invece, dei semplici curiosi ed estimatori della conoscenza, in un settore dove da conoscere c’è ancora molto”. La scheda. Titolo: “Manuale di corretta prassi igienica della pesca e lavorazione della seppia nell’Alto Adriatico” Autori: Patrizia Buratti e Luciano Boffo - Dipartimento Sicurezza Alimentare - Servizio Veterinario - Ulss 14 I disegni e gli acquarelli sono di Amos Loffreda (www.fotoepittura.it), le foto di Amos Loffreda e Patrizia Buratti Il testo, distribuito da “Il Leggio Libreria Editrice s.a.s.”, è acquistabile c/o la libreria Il Leggio di viale Padova, 5 a Sottomarina (VE) e prenotabile visitando il sito www.leggioeditrice.it. Chioggia, 19 dicembre 2013

mercoledì 11 dicembre 2013

IL " DRAGO" SALVA LA " PERLA NERA "


--> Bellissima la solidarietà tra pescatori, ieri il peschereccio " Perla Nera " bene al largo dal porto di Chioggia ( 40 miglia nautiche) si è ritrovato con il motore in avaria, impossibilitato quindi a ritornare con i mezzi proprio, nel giro di breve tempo è stato recuperato dal peschereccio " DRAGO" che lo ha trainato per oltre cinque ore, fortunatamente il mare era calmo. La " Perla nera" ora è in officina, l'equipaggio del Drago non ha voluto nessun rimborso per il recupero è stato uno squisito gesto di solidarieà, bravi i nostri pescatori.

venerdì 6 dicembre 2013

PESCANO 4.000 KG DI ORATE MA UNA PARTE SONO SOTTO MISURA E RISCHIANO UNA DENUNCIA PENALE


--> Facciamo una premessa,noi siamo dell'opinione che la marineria italiana e ovviamente anche quella chioggiotta sia fortemente penalizzata in modo ingiusto e sbagliato dalle nuove normative europee che regolamentano la pesca, anche se certamente non sono mancati gli sbagli da parte dei pescatori è evidente che c'è qualche cosa che non va nelle nuove normative non solo per le sanzioni troppo pesanti ma anche per i risultati, visto quanto comunicato lo scorso venerdì al convegno I LOVE PESCE del funzionario dell'ISPRA Dottor SASCIA RAICEVICH, secondo la cui relazione gli stock ittici sia del mediterraneo che del mare del nord sono al 95% a rischio di estinzione, ci si chiede allora a cosa servono queste nuove norme che a parte mettere in ginocchio le aziende di pesca non producono i risultati di salvaguardia prefissati dall'unione europea. Ci sembra il caso di ieri sera, una coppia di pescherecci che pratica la pesca volante ha avuto la fortuna-sfortuna di fare una battuta di pesca particolarmente proficua, dovrebbero aver pescato un intero branco di orate, però, purtroppo per loro, parte di queste orate, sembra una percentuale molto ridotta era sotto misura, di conseguenza il personale della capitaneria di porto, che fa il suo lavoro, nel corso dei normali controlli si è accorta di questa anomalia contestando ovviamente il tutto. Purtroppo le nuove normative europee sembra non prevedano un'adeguata tolleranza quindi se uno pesca sotto misura tutto il pescato ha la stessa sanzione di chi ne pesca solo il 10% per inciso proprio per le caratteristiche della pesca volante, pur pescando con la rete con le regolari maglie ridotte, il pesce di taglia maggiore fa da " tappo" anche al pesce sotto misura. Insomma rischiano i solito 4.000 euro di sanzione più tutte le spese per un processo penale in quanto si tratta di un reato penale, queste famiglie, alla fine parliamo di gente che ha sempre maggiori difficoltà a far quadrare i bilanci non solo per le difficoltà del mercato, non solo per i caro gasolio, non solo per la pericolosità del tipo di lavoro ma rischiano il fallimento economico per sanzioni che forse non sono neppure più in grado di far fronte. Esprimiamo la nostra vicinanza, purtroppo non possiamo fare altro, ai nostri concittadini che forse rischiano meno e sono trattati con più umanità dalla milizia croata, e qui ci fermiamo.

venerdì 29 novembre 2013

CONVEGNO : I LOVE PESCE


--> Un convegno rivolto all'informazione sui valori nutrizionali del pesce,In Italia si consumano 19,5 chili pro capite di pesce all'anno mentre in Europa la media è 22,3 chili e alcuni paesi consumano molto di più, quali il Portogallo sui 60, Spagna 49, Norvegia e Svezia circa 32. Primi tre mesi 2013: -5% consumo pesce, causa crisi Il pesce è un alimento che poco calorico, ricco di omega 3 che proteggono dal rischio cardiovascolare, digeribile perché ha poco tessuto connettivo, ma questo le rende nche facilmente deperibile Fondamentale conservare la catena del freddo per garantire la bontà, anche in senso sanitario, del pesce La salubrità è garantita dai controlli veterinari ma, in fase di commercializzazione, il responsabile è l'Osa (operatore del settore alimentare), il commerciante che deve seguire le prassi di autocontrollo. Pericolo pesci tropicali (ce ne sono di tossici) che arrivano fin qui: in Sicilia si pesca il pesce palla maculato. Pericolo parassiti, anisakis in particolare, presente anche nelle alici (17% degli esemplari), nei totani (22%), nella rana pescatrice (33%) nel pesce san pietro (33%). Cuocere o congelare per evitare rischi Pericolo inquinamento (metalli pesanti, diossine, ecc.) Sasa Raicevich, ricercatore Ispra Politica europea della pesca in fase di riforma Fino al 2012 si è puntato alla conservazione delle specie e dell'ambiente tramite la definizione di quote di cattura, misure tecniche (potenza motori, maglie reti), gestione flotte (rottamazioni), misure finanziarie (aiuti, fermo pesca, ecc.). Risultato non entusiasmante: 95% degli stock ittici sono in sofferenza, meno nel mare del Nord (dove si applica politica quote, di più nel Mediterraneo. Colpa di: politiche contraddittorie, mancanza di gerarchia delle norme, politiche di breve periodo e troppo centralizzate, flotte operanti anche con stock ittici in calo Molte aziende non resisterebbero senza aiuti Ue. Nuova Politica comunitaria della pesca (Pcp) punta su Piani Pluriennali, Regionalizzazione (gestione congiunta del mare da parte delle “regioni” o Stati confinanti). L'obiettivo è la sostenibilità del prelievo degli stock entro il 2015, poi posticipato al 2020, ma anche questa data sembra troppo vicina. Questione controversa: il divieto di rigettare gli scarti (pesci troppo piccoli) portarli a terra, per consumo non umano, impone corsia diversa da pesce “normale” (commercializzazione di taglia adulta) quindi più costosa che dovrebbe essere disincentivo per chi pesca individui giovanili ma si crea anche circuito alternativo per gli scarti che potrebbe indurre qualcuno ad approfittarne.

sabato 16 novembre 2013

COMANDANTE di PESCHERECCIO A 30 MIGLIA RISCHIA GRAVE INFORTUNIO PER UN ALBERO

video girato ieri dal pescatore Diego De Bei dal peschereccio SILVANO BOCOCI
--> Per fortuna possiamo dire che è andata bene, ma non devono aver pensato la stessa cosa gli amici pescatori che mercoledì scorso hanno rischiato un grave infortunio mentre navigavano a circa 30 miglia dalla costa. In questo periodo di maltempo oltre al pericolo, ormai costante, di parti di briccole semi-affioranti si aggiunge quello degli alberi che vengono portati a mare dai fiumi. In pratica mentre la coppia di pescherecci navigava facendo il tipo di pesca così detta " a volante" un albero di notevoli dimensioni è rimasto incastrato nella rete, mentre l'equipaggio cercava il disimpegno avendo ovviamente l'attenzione di creare meno danni possibile all'attrezzatura ( visto anche il periodo economico) si sono create delle oscillazione (causa anche le condizioni del mare che non erano tranquillissime) che hanno fatto sì che il comandante del peschereccio veniva colpito al viso causando una discreta lacerazione al labbro. Immediatamente è stato dato l'allarme alla guardia costiera che ha verificato la situazione autorizzando peraltro la guida del peschereccio ad un marinaio con i titoli, visto che il comandante non era, poverino, in condizione di condurre il peschereccio poi il primo soccorso è stato fatto dall'ospedale di chioggia dove fortunatamente non si sono riscontrati problemi particolarmente gravi. Questo a ricordare quanto, nonostante il costante miglioramento della sicurezza in mare, la professione di pesca ha sempre un notevole rischio. Auguriamo al comandante del peschereccio che possa ristabilirsi quanto prima. foto d'archivio

giovedì 3 ottobre 2013

Guardia Costiera:bilancio stagione estiva 2013.

E’ tempo di bilancio per la Guardia Costiera di Chioggia al termine della stagione estiva che ha visto impiegate quattro unità navali, di cui una dislocata ad Albarella, due battelli pneumatici e pattuglie di personale brevettato al salvamento nuoto lungo il litorale di giurisdizione, che si estende dalla diga nord del porto di Chioggia fino al delta del Po. L’intera attività condotta è stata improntata sulla prevenzione, badando soprattutto di garantire la sicurezza della navigazione, della balneazione e del traffico diportistico. Numeroso sono state le iniziative intraprese a favore dell’utenza dalla locale Capitaneria nella stagione estiva appena trascorsa. Tra queste, particolare menzione merita l’apertura al pubblico degli uffici dalle ore 08.00 fino alle ore 20.00 di tutti i giorni, compresi i festivi, grazie all’attivazione dello sportello unico informativo , nonché la distribuzione ai diportisti del “Bollino blu” sulla base dell’apposita direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tale “bollino blu”, documentato da apposito verbale, è stato rilasciato ai diportisti a seguito della regolarità del controllo della documentazione di bordo e della presenza dei mezzi di salvataggio.
--> Il bollino, ben visibile, posizionato a fianco del numero d’iscrizione o comunque sul mascone o sul tubolare dell’unità, ha reso più agevole l’individuazione da parte delle Forze di polizia operanti in mare al fine di evitare duplicazioni nei controlli di routine. L’iniziativa ha riscosso particolare successo da parte dell’utenza diportistica, che ha visto in tal modo allentata la morsa dei controlli per tutti coloro che erano già stati sottoposti in precedenza a controllo di routine da parte delle Autorità competenti. Il personale della Guardia Costiera ha posto particolare attenzione sul rispetto da parte dei diportisti dei limiti di velocità, del corretto impiego delle moto d’acqua nonchè della costante presenza del servizio di salvataggio negli stabilimenti balneari, del rispetto dell’utilizzo dei corridoi di lancio, della presenza dei segnalamenti previsti sul limite delle acque riservate alla balneazione e del limite delle acque sicure per i nuotatori non esperti. Grazie anche a tale prevenzione lungo il litorale di giurisdizione non si sono verificati annegamenti , ma solo purtroppo un decesso a causa di un malore. In generale a fronte di un incremento dell’attività di prevenzione si è accertata una diminuzione sia del numero dei soccorsi (- 40%) che delle sanzioni (-30%). Sono state soccorse cinque unità da diporto con a bordo 19 diportisti, mentre particolare menzione meritano i ripetuti salvataggi effettuati nella giornata del 07/07/2013 nei confronti di 15 bagnanti, che nonostante le condizioni meteo avverse si erano avventurati e tuffati in acqua ma non riuscivano più a guadagnare la battigia a causa delle forti correnti e del mare mosso.

sabato 14 settembre 2013

POSSIBILITA' DI FINANZIAMENTI PER LA PESCA?

Sì è svolta venerdì mattina presso la sala del consiglio in municipio l'incontro tra funzionari della regione, uffici caccia e pesca, e rappresentanti del mondo della pesca. Oggetto dell'incontro era di propagandare la possibilità di finanziamenti.

mercoledì 11 settembre 2013

PESCHERECCIO CHIOGGIOTTO FERMATO DAI CROATI AD UMAGO

Fermato questa notte dai Croati il peschereccio Chioggiotto " SILVANO BOCOCI" che, come è possibile verificare con il sito marinetraffic.com è all'ormeggio nel porto di Umago. Al momento non abbiamo notizie confermate se non " radio pescatori" che ha passato la notizia già alle tre del mattino quello che possiamo dire è che il comandante e armatore del peschereccio, dovrebbe essere il chioggiotto ESTERINO RAVAGNAN, ci confermano che è un comandante ligio... " che non ha mai sgarrato" la prassi ora è che le autorità croate eseguono i rilevamenti, effettuano le verifiche e poi c'è il processo per direttissima si tratterà di accertare con esattezza la posizione di rilevamento inoltre nella valutazione è importante anche il comportamento del capitano.
--> Erano almeno 12 anni che non accadeva uno sconfinamento di pescherecci chioggiotti e si tratta del primo da quando anche la Croazia è entrata nell'unione europea, ora è probabile che il peschereccio verrà rilasciato in seguito al pagamento di una sanzione, chissà se risulterà inferiore alle mega-multe che stanno rovinando tante famiglie di pescatori chioggiotti. la posizione del Silvano Bococi dal sito marine trafic punto com aggiornamento h 11.25 A precisazione il fermo del peschereccio è avvenuto ieri pomeriggio e non questa notte, lo sconfinamento che è stato rilevato con precisione è di SOLI 189 metri, per carità sempre sconfinamento si tratta, però anche solo per l'abbrivio del vento o della corrente è proprio una sciocchezza ora si tratta di vedere se le autorità croate alla luce dell'ingresso nell'unione europea e di rapporti di buon vicinato con un paese confinante non vogliano prendere mano allo stesso tipo di sanzioni che calcolavano negli anni passati, si tratta di sanzioni pesantissime, ci dicono che allora le multe erano l'equivalente del 70% del valore del peschereccio peraltro periziato da tecnici di parte. Insomma una brutta situazione per la famiglia proprietaria del peschereccio SILVANO BOCOCI. INTERVENTO DI ANTONIO GOTTARDO ( LEGA PESCA): I MILITARI SONO STATI RISPETTOSI MA.... AGGIORNAMENTO h 15.48

EVVIVA !!!!!!

il comandante esterino Varagnolo Chiariamo una cosa, noi siamo interessati ad avere le notizie e a postarle prima di tutti, però è una GIOIA GRANDE comunicare che il fermo del peschereccio si è risolto in una sanzione amministrativa di 3.000 euro, che sono comunque tanti, però temevamo tutti sanzioni o guai molto più pesanti, ragazzi questa sera tutti in banchina a salutare i ns concittadini pescatori. Un ringraziamento a tutti quelli che si sono interessati SUBITO al problema dall'associazione di categoria ma anche al ministero degli esteri e dallo stesso governo Croato che alla fine della fiera si sono mostrati responsabili. Non siamo profondi conoscitori delle dinamiche e degli scambi con la Croazia ma ci sembra che sia un ottimo passo avanti tra due paesi che condividono tante cose, l'adriatico prima di tutto. A questa sera....

lunedì 2 settembre 2013

PRIMO GIORNO DI PESCA DOPO IL FERMO BIOLOGICO


--> Siamo andati a fare una capatina oggi pomeriggio al mercato ittico all'ingrosso e, con regolare pass, siamo entrati anche noi con la sirena delle ore 15 che segna l'apertura del mercato, ovviamente l'interesse era capire che situazione si sono trovati i pescatori il primo giorno però, come gli stessi operatori ci hanno raccontato nelle interviste, come primo giorno non si poteva fare un bilancio preciso anche perché le condizioni del mare non avevano concesso di fare molte battute d pesca. Ci sembra però che prevalga più un senso di ottimismo, purtroppo non abbiamo potuto rimanere nel momento dell'asta per questione di tempi, daremo un aggiornamento più puntuale domani, siamo curiosi di capire come è lo stato delle risorse ittica in relazione anche alle previsioni dell'aspra. Comunicato della capitaneria di porto E’ ripresa, dopo un periodo di un mese di fermo pesca, l’attività della flotta peschereccia chioggiotta e nel contempo sono ripresi anche i controlli in mare ed al mercato ittico da parte dei mezzi navali e del personale di terra della Guardia Costiera. In particolare nella notte appena trascorsa la Guardia Costiera ha svolto una mirata attività di controllo e di prevenzione in un momento delicato per le attività di pesca; i mezzi navali della Guardia Costiera, già dalle 23.00 erano in mare e nelle acque portuali, per poi pattugliare tutta la notte il litorale di giurisdizione al fine del rispetto del divieto di pesca nella fascia costiera che ora si estende fino a 4 miglia per un periodo di 10 settimane. In questo periodo sono previste 2 giornate di fermo obbligatorio: il venerdì ed una giornata a scelta dell’armatore. Si tratta di misure tecniche stabilite da una disposizione ministeriale per garantire una gradualità nello sforzo di pesca dopo l’interruzione per il fermo biologico obbligatorio. Grazie all’ impegnativa attività preventiva posta in essere dalla Guardia Costiera non sono state elevate sanzioni amministrative e il primo giorno di attività si è svolto regolarmente senza particolari problematiche. Si ricorda infatti che oltre all’applicazione di sanzioni amministrative, la violazione in materia di pesca comporta l’assegnazione di punti a carico del Comandante e dell’armatore del motopesca sulla relativa licenza, punti che purtroppo si vanno ad accumulare ai pregressi e possono così arrivare alla sospensione della licenza di pesca. L’attività di controllo e prevenzione continuerà con regolarità al fine di evitare la commissione di violazioni come la pesca sottocosta o la detenzione e commercializzazione di esemplari ittici sottomisura. Chioggia, 02.09.2013

domenica 1 settembre 2013

FINE DEL FERMO PESCA: SPERIAMO BENE

Si parla molto di sicurezza della navigaone in questi giorni. Tra la notte di oggi 1 settembre  e domani 2 settembre inizia la stagione di pesca.
Vogliamo far notare che il tratto di mare che va da pellestrina a chioggia ha l illuminazione pubblica praticamente inesistente.
Le lampade al sodio segnaletiche poste sulle briccole sono funzionanti in rapporto 1/6. Tale lampade dovrebbero indicare il canale navigabile e garantire una navigazione in sicurezza per tutti coloro non hanno in dotazione un apparato radar.
Speriamo che questa denuncia di mancata sicurezza stimoli gli enti competenti a riprestinare tale illuminazione
Uff.le marina mercantile
Varisco cristian

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sabato 31 agosto 2013

FINITO IL FERMO PESCA: SECONDO L'ISPRA PESCE CE N'E' DI MENO...


--> " La situazione rispetto all'anno scorso è peggiorata " questo sarebbe il passaggio particolarmente significativo del ricercatore dell'ISPRA Raicevich o per essere più precisi nella zona dove è stato fatto il monitoraggio ci sarebbe una diminuzione delle specie di pesca (escluso però il moscardino e le seppie) questo non vuol dire che lunedì prossimo quando i pescatori ricominceranno le battute di pesca dopo il fermo biologico che tecnicamente scade il 2 di settembre debbano per forza riscontrare una pesca scarsa. Anche l'anno scorso le previsioni tecniche dell'ispra non erano particolarmente ottimistiche e poi, tutto sommato, di pesce ne è stato preso, i problemi sono stati altri: il caro gasolio e la concorrenza della Croazia che con l'eccessiva offerta di pesce faceva diminuire il prezzo di mercato.

venerdì 30 agosto 2013

PESCA ANCORA IL PROBLEMA DELLE TABELLE DI ARMAMENTO

Tra qualche giorno la stagione di pesca ricomincerà a pieno regime,ed anche quest' anno non mancano le polemiche. Raccogliamo la testimonianza di un noto armatore locale Tiozzo Samuel classe 1979, armatore del motopeschereccio Doriano T.,che solleva una questione non di poco peso: la problematica legata alle nuove tabelle di armamento di bordo. Tutti i motopescherecci hanno un numero minimo di equipaggio obbligatorio a bordo,questa disposizione viene dettato dalle normative vigenti e serve, ovviamente, a garantire la sicurezza di bordo durante le operazioni di pesca e nelle eventuali emergenze. I criteri di formulazione dell'equipaggio sono ordinati dalla circolare n.001 titolata tabelle di armamento emessa dal Comando Generale de Corpo delle Capitanerie di Porto il 20/10/2010,dal D.M. 05.08.2002 n. 218 relativo al Regolamento di sicurezza per le navi adibite pesca costiera, dal D.P.R. 08.11.1991 del Regolamento di sicurezza, e per ultimo dal D.L. 27/6/1999 in materia di sicurezza e salute a bordo le navi da pesca. Da aggiungere in sede locale l Ordinanza n.38/71del 12.08.1971, modificata dall'Ordinanza n. 89/12 del 10.09.2012. Il tutto fa si che un motopesca tra le 60tsl e 100tsl a strascico abbia a bordo 4 persone minimo di equipaggio. Un motopesca superiore alle 100tsl abbia 5 persone minimo di equipaggio. Stessa tabella vale per la pesca "ramponi". E su questo punto che Tiozzo ci trasmette un grande sconforto in quanto, secondo la sua esperienza (20 anni di vita in un motopesca) queste tabelle sono troppo vincolanti in quanto tutti i motopesca hanno la medesima licenza di pesca ( le 40 miglia ) e che navigano nelle stesse acque ,non solo ( sempre per il Tiozzo) un motopesca da 60 tsl non dista molto in termini di grandezza da un motopesca di 100tsl ( si parla di 2/3 metri al fuori tutto). Quindi non vede per quale motivo i motopescherecci di 100 tsl debbano avere un equipaggio minimo obbligatorio di 5 persone. Il Tiozzo poi ci fa degli esempi pratici sul perchè questo numero sarebbe problematico,durante il periodo di pesca che va da Settembre a Febbraio ( fraima in gergo locale) il pesce abbonda e TUTTI i motopesca imbarcano una persona in più (totale 5) per poi sbarcarla durante il periodo che va da Febbraio fino al fermo pesca,causa scarsità di prodotto,garantendo comunque il limite minino di sicurezza a tabella 4 persone. Ma il periodo di magra vale anche per quei motopesca da 100 tsl i quali non possono sbarcare il quinto uomo di equipaggio per far quadrare i conti,perché andrebbero sotto tabella minima, con il fermo della barca. E qui lo sfogo" cosa ghe dago da magnare alle fameje in magrura co 5 persone a bordo,veleta. E se me se male un omo fermo la barca perché resteremo in quattro?" Il Tiozzo giustamente pone il problema della malattia,con la rigidità dell'inverno è facile che il personale si ammali e venga momentaneamente sbarcato,andando a deficiere sulla tabella di armamento obbligando il fermo della nave. Se invece ( aggiunge il Tiozzo) potessimo andare a bordo minimo in 4 persone,durante l'inverno saremmo comunque in cinque come tutti i motopesca,avremmo la possibilità di continuare a navigare nonostante qualche malattia,ed i il periodo di calo potremmo continuare la stagione di pesca, la stessa cosa se qualcuno decide di sbarcarsi causa scarso pescato e conseguenza scarsa retribuzione settimanale.
--> "Già il settore è in crisi, il congelato ed il pesce importato stanno avendo la meglio sul nostro pesce fresco, ci hanno fatto cambiare le reti, hanno introdotto log-book,la patente a punti. Ci mancava solo questo,se vogliono che la pesca chiuda i battenti basta che ce lo dicano e andremo a fare i bagnini in spiaggia" è l'amara conclusione del nostro comandante ormai un fiume in piena, vi sono parole dure anche su coloro i quali dovevano tutelate i motopesca più grandi ( associazioni di categoria fondazione pesca ,coop.pesca) secondo il Tiozzo hanno salvaguardato una minima parte di pescherecci ( come sempre aggiunge ,sempre gli stessi) senza pensare a quei 7/8 motopesca da 100tsl. Che senso ha avere una Fondazione della pesca, delle associazioni di categoria,delle coop.pesca ( ultime pagate profumatamente) se non ci ascoltano mai,anzi se non vogliono ascoltarci, vedi con i nuovi titoli marittimi se non era per chioggia azzurra nessuno sapeva nulla, e credi si siano informati o si stiano informando? Come si fa ( continua il Tiozzo) a non far partecipare gli armatori dei motopesca grandi, a non ascoltare le loro richieste e problematiche,se eravamo presenti noi ci saremo opposti a questa assurdità nessuno vuole rappresentarci e come sempre quei 4 armatori furboni fanno il bello e cattivo tempo e si fanno le leggi a doc per i loro pescherecci. Capiamo le problematiche della pesca e siamo vicini agli armatori, speriamo che la denuncia-sfogo di Tiozzo possa far riflettere chi di competenza. ufficiale marina mercantile Cristian Varisco Pescherecci Chioggiotti in uscita ripresi dal sito marinetraffic.com

sabato 27 luglio 2013

IL SENATORE DALLA TOR ( PDL) INCONTRA ESPONENTI DELLA PESCA

Questa mattina presso la sede del PDL a Chioggia il senatore MARIO DALLA TOR ha incontrato esponenti del mondo della pesca: il COGEVO, il consorzio armatori pescherecci di Chioggia, pescatori di varie e diverse cooperative di chioggia. l'incontro è stato un breve summit del mondo della pesca per sensibilizzare e aggiornare l'esponente parlamentare sulle problematiche della pesca di varie genere. Si è parlato dei problemi legati alle leggi europee, toccando tutti i punti salienti che dal 2010 stanno mettendo in grande difficoltà i pescatori italiani e ovviamente i chioggiotti. Si è parlato di CROAZIA purtroppo non molto felici in quanto malgrado la recente entrata come stato nell'unione europea dal 1 di luglio non ha per nulla diminuito la concorrenza sleale che c'è tutt'ora: oggi la marineria dell'alto adriatico è in fermo biologico ma la croazia non solo non si è fermata ma addirittura porta il pesce in italia in conto vendita, poi le maglie di pesca per gli italiano devono essere di 50 mm o 40 quadrato e loro pescano come vogliono,un'ovvia assurdità perché pescano nello stesso mare con regole diverse. Si è instaurato questo confronto con il quale ci sarà un reciproco scambio di informazioni al fine di aiutare il mondo della pesca.

giovedì 4 luglio 2013

DENUNCIATI DUE CHIOGGIOTTI: PESCAVANO VONGOLE ALLA DIOSSINA A MARGHERA

( video d'archivio) -->
Purtroppo ancora un caso di pescatori chioggiotti con la muta, sorpresi a pescare nelle acque precluse di Marghera, zona purtroppo nota per i valori ancora elevati di diossina eredità della chimica di marghera. All'una e mezza di notte nella zona adiacente al canale dei petroli sono stati colti in flagrante, la gravità del fatto non è legata solo per il dolo di pescare frutti di mare avvelenati che verrebbero poi distribuiti ma anche al tipo di pesca particolare che utilizza le eliche dei motori fuoribordo per spostare le vongole verso la sacca danneggiando allo stesso tempo i fondali lagunari. Sicuramente siamo alla presenza di persone che hanno necessità di sbarcare il lunario e non dispongono di " santoli buoni" come qualcun altro al nuovo brico di Brondolo

domenica 30 giugno 2013

CROAZIA 28 STATO DELL'UNIONE EUROPEA ...UN BENE PER I PESCATORI CIOSOTI?

--> l 1° luglio 2013 la Croazia entrerà ufficialmente a far parte dell’Unione Europea. Sarà il 28° Stato ma non entrerà né nell’area euro né farà parte degli accordi di Schengen. La Croazia aveva presentato domanda di adesione nel 2003, ma per vari motivi l’entrata nell’UE è slittata fino ad oggi. Per la cronaca, avrà 12 seggi in Parlamento e 7 voti nel Consiglio dell’Unione Europea. SPERIAMO CHE PER I PESCATORI DI CHIOGGIA SIA ( presto) LA FINE DI UNA CONCORRENZA SLEALE...i nostri concittadini prendono 4000 euro di multa se hanno la maglia inferiore a 40 mm, a meno di cento chilometri i pescherecci croati, che pescano nello stesso mare, possono fare quello che vogliono. Se ora siamo tutti nell'Unione Europea dovrebbero esserci le STESSE regole di pesca o no?

venerdì 21 giugno 2013

6 MOTOPESCHERECCI SORPRESI A PESCARE A STRASCICO SOTTOCOSTA, IN ZONA VIETATA.

--> E’ STATO L’ELICOTTERO DELLA SEZIONE AEREA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI VENEZIA, DURANTE UNA RICOGNIZIONE AEREA A LARGO DEL DELTA DEL PO’, A SORPRENDERE BEN 4 MOTOPESCHERECCI CHE PESCAVANO A STRASCICO SOTTOCOSTA, IN ZONA VIETATA, AD UNA DISTANZA COMPRESA TRA 1,9 E 2,4 MIGLIA. LA FASCIA DELLE 3 MIGLIA DALLA COSTA E’ PRECLUSA ALLA PESCA A STRASCICO, PER CONSENTIRE IL RIPOPOLAMENTO DELLE SPECIE ITTICHE. L’OPERAZIONE HA DATO IL VIA AD ULTERIORI CONTROLLI, CON L’IMPIEGO DI UNA MOTOVEDETTA DELLA SEZIONE OPERATIVA NAVALE DELLE FIAMME GIALLE DI PORTO LEVANTE (RO) CHE, POCO PRIMA DI SERA, HA SORPRESO ALTRI 2 PESCHERECCI, INTENTI A PESCARE A CIRCA 1 MIGLIO DALLA COSTA. NEI CONFRONTI DI TUTTI E 6 I PESCHERECCI E’ STATA ELEVATA UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA DI 4.000 EURO, OLTRE AL SEQUESTRO DELLE RETI A STRASCICO UTILIZZATE ED DEL PESCATO. OLTRE ALLA SALATA MULTA ED AL SEQUESTRO DELLE RETI, AI COMANDANTI DEI PESCHERECCI SARANNO CONTEGGIATI DEI “PUNTI” NEGATIVI SULLA LICENZA DI PESCA. l’ACCUMULO DI PUNTI NEGATIVI POTRA’ COMPORTARE LA SOSPENSIONE DELLA LICENZA DI PESCA DA PARTE DELL’aUTORITA’ MARITTIMA, SINO AL DEFINITIVO RITIRO RAGGIUNTI I 90 PUNTI. dEI 6 PESCHERECCI MULTATI, 2 APPARTENGONO ALLE MARINERIE DI CESENATICO E 4 A QUELLA DI CHIOGGIA. RESTA ALTA LA VIGILANZA IN MARE DA PARTE DEL REPARTO OPERATIVO AERONAVALE DELLE FIAMME GIALLE VENETE, SPECIE IN QUESTO FRANGENTE PER L’APPROSSIMARSI DEL “FERMO PESCA”, previsto dal 16 luglio 2013. -->

mercoledì 19 giugno 2013

LA CAPITANERIA DI PORTO SEQUESTRA 10 QT DI PESCE SILURO

video d'archivio --> Nella giornata di ieri il nucleo di Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Chioggia congiuntamente al personale dell’Arma dei Carabinieri Compagnia di Adria ha effettuato una serie di controlli sulla commercializzazione dei prodotti ittici. A seguito di un controllo effettuato dai militari su un autocarro condotto da persone di nazionalità rumena in località Papozze, nel Polesine, è stato accertato che tutto il prodotto ittico trasportato a bordo, circa 10 quintali di esemplari di pesce siluro, risultava privo della documentazione sanitaria e commerciale in materia di etichettatura dei prodotti. Si tratta di un prodotto che viene pescato lungo il fiume Po e dopo lavorazione viene avviato per l’esportazione in Romania. Successivamente il personale militare si è recato presso il deposito dove era diretto il prodotto per il successivo confezionamento. In tale deposito, completamente abusivo e privo di qualsiasi autorizzazione sanitaria, sono stati rinvenuti altri 20 quintali di pesce siluro. Accertato quindi il cattivo stato di conservazione da parte del servizio veterinario del A.S.L di Adria, tutto il prodotto, circa 3 tonnellate, è stato posto sotto sequestro cautelare. Le verifiche sui titolari del deposito sono tutt’ora in corso. Mercoledì 19.06.2013

venerdì 7 giugno 2013

PESCA COSTIERA: NUOVI CAMBIAMENTI ( in peggio?) IN ARRIVO


Il prossimo 10 giugno a Roma, presso il ministero dei trasporti e delle infrastrutture ( che anche ha la competenza del settore pesca) si riuniranno gli enti preposti settoriali  tra i partecipanti sarà presente anche la delegazione del collegio nazionale dei capitani. Oggetto dell'incontro i nuovi titoli professionali marittimi della pesca costiera, in sintesi gli attuali titoli professionali marittimi diventeranno certificati internazionali I.M.O., si tratta di una normativa che fa parte delle nuove norme che avrebbero dovuto entrare in vigore già dal 2002, ci permettiamo di dire che se da una parte si tratta di un notevole miglioramento professionale del settore dall'altra, si tratta, purtroppo, di un ulteriore carico burocratico alla categoria dei pescatori che nel giro di pochi mesi ha dovuto affrontare l'entrata in vigore della patente a punti e il giornale di bordo elettronico ( log-book) solo per citare quelle più recenti. Mi permetto da persona che segue il settore di esprimere una certa perplessità per le seguenti motivazioni: a) La bozza del nuovo decreto, pubblicata sulla pagina del ministero, prevede che i titoli marittimi che prima erano espressi in tonnellate di stazza lorda ora vengono considerati in ( G.T. Gross tonage) e quindi c'è il rischio che con la riqualifica molti comandanti di peschereccio si possano trovare nelle condizioni di non essere più abilitati e, paradossalmente, non poter più comandare le stesse unità navali che hanno sempre comandato. b) i nuovi certificati internazionali marittimi esigono esclusivamente il libretto marittimo di prima categoria ma la nostra realtà ha molti comandanti con il libretto di terza. Siamo ovviamente favorevoli che siano introdotte regole che migliorino la professionalità e la sicurezza in mare ma dobbiamo tener conto anche delle realtà lavorative, vogliamo ricordare l'introduzione del blue-box, costo a carico dell'armatore, praticamente una tassa da pagare ogni anno, e...NON FUNZIONA. Questa è la notizia attuale come avremo gli sviluppi vi terremo immediatamente aggiornati.
Cristian Varisco
ufficiale della marina mercantile

domenica 28 aprile 2013

PESCA: CONTINUA LA CRISI DEL SETTORE

Purtroppo si sta ripresentando la stessa situazione dell'anno scorso,i pescatori non riescono a ricavare una sufficiente remunerazione dall'attività di pesca, ci riferiamo alla pesca oltre le tre miglia, mentre quella entro le tre miglia quelli che calano le nasse, le reti da posta e i cosidetti " cogoloni" , per fortuna, sta dando dei frutti discreti soprattutto per la pesca della seppia, però si tratta di una minoranza di pescatori mentre tutti quelli che hanno i pescherecci dai 13 metri in su e quindi la piccola e grande pesca ( o industria) si stanno veramente arrampicando sugli specchi i costi di gestione vengono appena appena coperti dai ricavi del pescato. Ovviamente è la conseguenza delle nuove normative europee che impediscono la pesca del calameretto, zottolo e moscardino che in questo momento ce n'è la disponibilità entro le tre miglia. I problema è sempre quello le normative europee e i piani di gestione di cui al momento non è che se ne parli gran che anche se il problema esiste.

mercoledì 17 aprile 2013

SEQUESTRO DI TONNO ROSSO AL MERCATO ITTICO ALL'INGROSSO

Tutti, ma proprio tutti, gli operatori del mercato ittico: astatori, commissionari, commercianti e ovviamente i pescatori sanno che la commercializzazione del tonno rosso è particolarmente regolata, praticamente in ogni angolo del mercato ittico, dalla direzione al padiglione sono affissi dei cartelli di un metro quadrato di superficie con tutte le misure minime dei pesci e dei molluschi bivalve, in particolare è risaputo che per la pesca del tonno rosso ( specie tutelata) ci sono obblighi di legge ben precisi che prevedono di comunicare alla autorità marittima l'eventuali catture che sono limitate a una al giorno. Le sanzioni previste vanno da un minimo di duemila ad un massimo di dodicimila euro e prevedono il sequestro contestuale delle attrezzature di pesca e del pescato. --> Evidentemente malgrado tutto questo e nonostante sia noto della presenza e dei controlli della capitaneria di porto di Chioggia durante la scorsa notte, lo comunica la stessa capitaneria di porto, durante i controlli ormai di routine è stata rilevata una partita di tonni rossi provenienti da pesca sportiva del tutto privi di documentazione di cattura e di tracciabilità. Non sappiamo, al momento, chi sono le persone che malgrado la severità delle sanzioni per chi infrange queste norme abbiano comunque deciso di tentare la commercializzazione di questa partita di tonno rosso. AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO: A precisazione, anche per la salvaguardia del buon nome del mercato ittico e dei suoi operatori, la partita di tonno rosso NON è stata sequestrata all'interno del padiglione oppure negli ambienti di qualche operatore locale MA su di un mezzo ESTERNO al mercato di una ditta NON CHIOGGIOTTA e comunque di chiara provenienza sportiva, se avremo ulteriori informazioni integreremo.

sabato 16 marzo 2013

PARLA UNO DEI PESCATORI AL " CADMIO": CHIEDO SCUSA ALLA CITTA'...

I titoli , giustamente negativi, che hanno visto sulla stampa nazionale la marineria di Chioggia e di altri porti confinanti protagonisti della pesca al " cadmio" (un metallo pesante tossico che sarebbe presente con concentrazioni oltre il consentito in acque precluse) non ha fatto certo bene all'immagine di Chioggia e della pesca in generale. Se ne rende conto benissimo " Giorgio", uno dei pescatori denunciati, che vuole chiedere scusa pubblicamente, ovviamente con la difficoltà di un uomo di mare certamente non uso a mettersi alla berlina. L'apparenza forse un po' rude del linguaggio del nostro concittadino pescatore potrebbe suscitare qualche perplessità a chi non conosce più da vicino il mondo della pesca, possiamo assicurare però che sono tutti dispiaciuti delle loro azioni e, " Giorgio" per primo chiede pubblicamente scusa a tutti: ai colleghi pescatori e alla città per il danno di immagine.

venerdì 15 marzo 2013

GUARDIA COSTIERA: CONTROLLI DELLA GUARDIA COSTIERA SULLA COMMERCIALIZZAZIONE DELLE VONGOLE.

NELLA MATTINATA ODIERNA SI E’ CONCLUSA UNA OPERAZIONE DI POLIZIA MARITTIMA ESEGUITA DAL PERSONALE DEL NUCLEO POLMAR DELLA GUARDIA COSTIERA DI CHIOGGIA NEL TERRITORIO LOCALE E DI PORTO VIRO. IN PARTICOLARE, DURANTE CONTROLLI OPERATI NEL CORSO DELLA NOTTE DAL PERSONALE DELLA GUARDIA COSTIERA NEL TERRITORIO POLESANO, SONO STATI EFFETTUATI 95 CONTROLLI ED IL PERSONALE DEL NUCLEO POLMAR DELLA CAPITANERIA DI PORTO HA SEQUESTRATO CIRCA UN QUINTALE DI VONGOLE SOTTOMISURA A BORDO DI UN CAMION DIRETTO AD UN CENTRO ALL’INGROSSO DEL NORD ITALIA. LA TAGLIA MINIMA DELLA VONGOLA PREVISTA DALLA NORMATIVA E’ DI 2,5 CM MENTRE QUELLE SEQUESTRATE ERANO NETTAMENTE DI TAGLIA INFERIORE. IL PRODOTTO ANCORA VIVO E VITALE E’ STATO RIGETTATO IN MARE. A CARICO DEL TRASPORTATORE E’ STATA ELEVATA DENUNCIA PENALE MENTRE SONO IN CORSO ULTTERIORI INDAGINI RIVOLTE AD IDENTIFICARE IL CENTRO DI SPEDIZIONE E DI STABULAZIONE CHE HA IMMESSO IN COMMERCIO IL PRODOTTO IN QUESTIONE. QUESTA ATTIVITA’ A TUTELA DELLA SPECIE ITTICA SI AGGIUNGE A QUELLA EFFETTUATA AL MERCATO ITTICO ALL’INGROSSO DI CHIOGGIA DOVE NELLE PRECEDENTI NOTTI SONO STATI SEQUESTRATI INGENTI QUANTITATIVI DI SOGLIOLE SEMPRE SOTTOMISURA. Chioggia, 15.03.2013

giovedì 14 marzo 2013

PESCATORE PRENDE 27.000 EURO DI MULTA

Foto di archivio di un pescatore che ripara le reti La cifra ci sembrerebbe un po' troppo stratosferica, questo è quanto ci comunicano da " radio-pescatori" in riferimento ad un verbale che la guardia di finanza avrebbe elevato a A.B. un giovane, figlio di una famiglia di persone che hanno sempre lavorato e che di tradizione vengono dall'ambito della pesca. In pratica questo ragazzo, come altri, per cercare di trovare un rimedio a questa crisi spaventosa,molto probabilmente ha iniziato a effettuare una pesca un po' troppo " professionale" fatto sta che ieri, mentre stava sistemando le reti da pesca con un piccolo natante è arriva una pattuglia della guardia di finanza che lo ha invitato a seguirlo in caserma dove ci è rimasto dalle 10 della mattina fino alle 14. Non sappiamo con precisione le contestazioni, ci parlano di 15 kg di seppie e di reti non conformi, purtroppo non siamo riusciti a contattare questo ragazzo presumiamo però, ripetiamo che è una nostra ipotesi, che se fosse vero che non aveva nessuna autorizzazione per la pesca le sanzioni amministrative sono molto alte (si parte da un minimo di 4.000 euro) quindi se questa persona non avesse effettivamente la qualifica di pescatore, ci sarebbe: la pesca illegale,l'attrezzatura non consentita, la tracciabilità poi tutta la questione fiscale che è un altro libro da aprire, da un minimo di 4.000 per capo si fa presto ad arrivare a 27.000. Ovviamente dispiace questa situazione, le forze dell'ordine devono fare il loro dovere, d'altra parte però in un momento drammatico come questo, dove trovare un'occupazione è praticamente diventato impossibile, cosa si può fare in una città di mare e di tradizione della pesca? Solo per ricordare che sono in tanti che attendono l'autorizzazione a pescare le acquadelle ( le anguele) entro le tre miglia dalla costa il cui iter si è fermato per i noti arresti avvenuti a metà dicembre scorso al ministero delle politiche agricole direzione generale della pesca che ha praticamente bloccato tutto. Le acquadelle si pescano dal 1 novembre al 31 marzo, ormai marzo è avanti e queste persone o non pescano o vanno a pescare senza autorizzazione per poter portare qualcosa a casa, ovviamente non sappiamo se il caso citato è legato in qualche modo a queste autorizzazioni. Se avremo ulteriori informazioni integreremo. Foto di archivio Aggiornamento del 15/3 h 10.30 Ci dicono che il verbale è, pur da non ridere, di gran lunga inferiore alla cifra ipotizzata nel titolo,che la gdf comprendendo la situazione ha cercato di " fracare manco possibile la pena". La gdf è intervenuta, ci dicono, su segnalazione di alcuni soggetti della pescheria esasperati dal fatto che ormai sono in tanti ad andare a pescare e a vendere direttamente su diversi punti della città.

giovedì 7 marzo 2013

DENUNCIATI DIECI PESCATORI CHIOGGIOTTI

CHIOGGIA (VE): PESCAVANO IN ZONE VIETATE – CARABINIERI DENUNCIANO DIECI PESCATORI PER FRODE NELL’ESERCIZIO DEL COMMERCIO, PROCURATO ALLARME E FALSITA’ COMMESSA DA PRIVATO IN ATTO PUBBLICO. I CARABINIERI DELLA motovedetta DELLA COMPAGNIA DI CHIOGGIA, AL TERMINE DI UN’ARTICOLATA ATTIVITA’ D’INDAGINE, SVOLTA CON LA COLLABORAZIONE DEI MEDICI VETERINARI DELLE ASL 14 DI Chioggia e 10 DI SAN DONA’ DI PIAVE, HANNO DENUNCIATO IN STATO DI LIBERTA’ DIECI PESCATORI CHIOGGIOTTI, RITENUTI RESPONSABILI DEI REATI DI Frode nell’esercizio del commercio, Falsità commessa da privato in atto pubblico E Procurato allarme. I PREDETTI, NEGLI ULTIMI TRE MESI, FALSIFICANDO I DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE DEI PRODOTTI ITTICI IMMESSI NEL MERCATO, ATTESTAVANO FALSAMENTE LA LECITA PROVENIENZA DEGLI STESSI, CHE INVECE ERANO STATI PESCATI IN ACQUE PRECLUSE, PROCURANDO INOLTRE ALLARME TRA LE AUTORITA’ SANITARIE LE QUALI, ACCERTATA IN ALCUNI CASI LA PRESENZA DI BATTERI NEI MOLLUSCHI, VENIVANO INDOTTI IN ERRORE, EMETTETENDO DEI PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE TEMPORANEA DELLA PESCA IN AREE DI FATTO SALUBRI. I PESCATORI DENUNCIATI, per commercializzare i quantitativi dei molluschi della specie murice (BULLI) E CAPPESANTE, redigevano documenti di registrazione ideologicamente falsi. Infatti, pur sapendo di essere andati a pescare in zone “VIETATE”, attestavano falsamente nei DOCUMENTI, DI AVER PESCATO in ambiti in cui LA pesca era CONSENTITA. In tal modo determinavano l’offerta al pubblico, nell’esercizio di attività commerciali, di prodotto ittico per origine, qualità e provenienza diversa da quella dichiarata, anche ai fini della tracciabilità di filiera. IN PARTICOLARE Nel mese DI dicembre 2012, a seguito di un’allerta alimentare attivata a seguito di prelievi a campione, dall’ULSS 14 di Chioggia, scaturita dal riscontro di positività per la presenza di Cadmio in campioni di murici (BULLI) e cappesante risultati pescati negli ambiti 10M001 e 10M002, L’ULSS 10 di San Dona di Piave territorialmente competente degli ambiti in questione, EMETTEVA immediatamente due ordinaNZE di SOSPENSIONE TEMPORANEA E CAUTELATIVA DELLA RACCOLTA DEI MOLLUSCHI NEI PREDETTI AMBITI. LE SUCCESSIVE INDAGINI, ED IN PARTICOLARE I TRACCIATI RADAR DEI PESCHERECCI, RICOSTRUITI GRAZIE ALL’AUSILIO DEL “CREV – Istituto Zooprofilattico della Venezia” di Legnaro (per la georeferenziazione delle coordinate su carta), PERMETTEVANO DI APPURARE CHE LE IMBARCAZIONI NEI GIORNI INDICATI dai documenti SANITARI da loro prodotti, AVEVANO PESCATO IN AMBITI preclusi, come QUELLI DELLA ZONA DI porto tolle (ro), NEL QUALE vigeva il provvedimento (legalmente dato dall’Autorità Sanitaria - Sindaco di Porto Tolle), di sospensione alla raccolta, DI QUEL DETERMINATO TIPO DI MOLLUSCHI, per ragioni di tutela della salute pubblica. pertanto i molluschi inquinati dal cadmio non provenivano dalle zone di san dona’ di piave , bensi’ da zone PRECLUSE ALLA PESCA. venivano quindi estesi gli accertamenti a numerose imbarcazioni che praticavano lo stesso tipo di pesca di molluschi, verificando che in molti casi vi era difformita’ tra i documenti sanitari prodotti dai pescatori per commercializzare il pescato e quanto risultava dai tracciati radar, che riconducevano la pesca a zone interdette quali quella dell’area di porto tolle, oppure le ACQUE INTERNAZIONALI. IN QUEST’ULTIMO CASO SI RITIENE CHE LA FALSA INDICAZIONE dell’ambito di pesca derivi dal fatto che i molluschi pescati nelle acque internazionali, quindi non classificate, non possono essere destinati direttamente al consumo umano da parte dei pescherecci, ma per essere commercializzati devono essere portati presso un centro di spedizione a terra, riconosciuto dall’autorità sanitaria. I PESCHERECCI SANZIONATI SONO: “nonna gina”, “gionni alberto”, “stella maris”, “salvador I°”, “carlo alberto”, “leonardo s ii°”,” mariella”, ed il “ silvano cococi”. CHIOGGIA 7 marzo 2013

martedì 26 febbraio 2013

I PESCATORI TORNANO SUL PEROTOLO




 L'arte di arrangiarsi torna sempre utile ( per fortuna) è bello ritornare a vedere i pescatori che tornano con la rete ( la " bilansa ") nel Perotolo un canale che è tornato a vivere nel centro della città. Chi si ricorda i tempi in cui d'estate i canali di chioggia erano pieni di pescatori con le stesse reti e le luci??? -->

sabato 23 febbraio 2013

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mercoledì 20 febbraio 2013

MAXI SEQUESTRO DI PRODOTTO SOTTOMISURA DIRETTO IN ALBANIA

Nell’ambito della quotidiana attività di vigilanza presso il mercato ittico all’ingrosso di Chioggia condotta anche di notte dal personale della Guardia Costiera di Chioggia, nella serata di ieri è stato ispezionato un autocarro, appartenente ad una ditta di Rimini che commercializza prodotto ittico, pescato nelle acque antistanti la regione Veneto, destinato al mercato extracomunitario. I militari della CP, insospettiti da alcune irregolarità amministrative, hanno proceduto ad ispezionare il carico di un autotreno, diretto in Albania, parcheggiato nell’area di sosta degli automezzi adibiti al trasporto di prodotti ittici freschi, nel mercato ittico di Chioggia, All’interno del vano frigo del mezzo condotto da un cittadino Albanese, sono stati così rinvenute oltre 4 tonnellate di cefali, al di sotto dei 20 cm previsti per la loro commercializzazione dalla norma nazionale. Immediatamente è scattato il sequestro penale e la denuncia a piede libero per l’autista. Ricostruita la filiera sono attualmente in corso tutti gli accertamenti per identificare gli attori della vicenda. I responsabili verranno denunciati alla Procura della Repubblica di Venezia per reati di vario titolo, che vanno dalla pesca e detenzione al commercio e trasporto di novellame di specie ittica, in concorso tra loro. Tutto il pesce sequestrato è stato donato ad ente caritatevole della provincia di Padova, che si occupa di ragazzi disabili. L’attività condotta presso il mercato all’ingrosso dal personale della Guardia Costiera ha come obiettivo quello di raggiungere i target di pesatura dei prodotti ittici provenienti da catture in mare, come disposto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ai sensi del Reg. CE 1224/2009 e verificare il rispetto delle normative in materia di etichettatura e tracciabilita’ dei prodotti ittici. È uno sforzo importante visto che ad oggi dall’inizio dell’anno sono già stati effettuati oltre 1500 controlli fra terra e mare dai militari della Capitaneria.

SONO PRONTO AD ANDARE A RUBARE

Questo è l'amaro sfogo di Spartaco Mainaradi ( non è un nome di fantasia) purtroppo da oltre sette mesi non riesce a portare un euro a casa pur avedno una famiglia e due figli.
Spartaco è uno dei tanti caparossolanti che ha cercato di mettersi in regola, con tanto di vivaio ( la produzione è interamente morta ) fornendosi di tutte le autorizzazioni necessarie per uscire dall'accusa di essere un pescatore di frodo, un ladro, un delinquente...forse invece era meglio che continuasse a pescare NON IN REGOLA, capiamoci, non vogliamo certo istigare a reati penali, è un dato di fatto però che questo pescatore, come molti altri, ha cercato di mettersi in regola, ha acquistato la casa con il mutuo, ha investito su di un vivaio in laguna, ha acquistato attrezzature...e ora?
" Tutto perso " è il suo amaro sfogo " Ho perso tutto, anche la casa, perché non riuscivo più a pagare il mutuo, ora sono in affitto e passo le mie giornate al bar perché non so dove andare" .
Il paradosso è che a suo tempo a lui, come a tutta la categoria, i rappresentanti delle istituzioni, di TUTTE le istituzioni dalla provincia al comune alla regione eccetera eccetera eccetera era stato chiesto perentoriamente alla categoria: " METTETEVI IN REGOLA "..e ancora " DOVETE TRASFORMARVI DA PESCATORI IN ALLEVATORI" ....risultati? PEGGIO di prima, oggi ci saranno non meno di 20/30 famiglie totalmente ROVINATE...hanno cercato di investire, di uscire da quel circolo vizioso fatto di multe, di contravvenzioni di processi penali, il risutlato è di ritrovarsi oggi senza nulla in mano se non i debiti e la consapevolezza di non riuscire ad essere un buon padre di famiglia. Sappiamo che la vicenda è complessa, che le problematiche sono molto complesse, che ci sono zone della laguna che non possono essere utilizzate per la pesca perché a rischio di elementi chimici altamente nocivi per la salute ma non sarà mica colpa dei pescatori anche questa? Non vogliamo certo cavalcare l'ormai consueta abitudine dell'antipolitica però a QUALCUNO dovrà dare una RISPOSTA a queste persone?? O veramente vogliamo metterli in condizione di essere costretti veramente di andare a rubare? Alla beffa, perché alla fine dei conti è stata una vera presa in giro, si aggiunge anche il danno, infatti il magistrato alle acque sta muovendosi affinché vengono regolarizzati, come a Venezia, come al Lido, gli spazi acquei...ma come faranno queste persone che non hanno la possibilità di pagare neppure la concessione dal 2013 a regolarizzare anche il pregresso degli anni passati come chiederebbe il magistrato? Che sia chiaro che non vogliamo dare responsabilità alla dirigenza del magistrato alle acque che devono, giustamente, applicare la legge altrimenti sarebbero responsabili di danno erariale ( il mancato incasso delle concessioni) ma francamente è possibile in un momento come questo applicare la legge? Spartaco, facendo onore al suo nome,un nome forse non scelto a caso dai suoi genitori, promette di non pagare...





venerdì 15 febbraio 2013

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