mercoledì 30 settembre 2020

DALLA FONDAZIONE DELLA PESCA 40MILA EURO AL MERCATO ITTICO: QUESTI FONDI PAGANO DUE MESI DI AFFITTO A 45 BOX E 14 POSTEGGI

Il consiglio della Fondazione della Pesca, riunitosi nei giorni scorsi nella sala riunioni del mercato ittico all'ingrosso, ha deliberato un contributo di 40mila euro a sostegno degli operatori del mercato stesso, che avevano richiesto aiuti alla direzione a seguito dei contraccolpi dovuti al lockdown.
«Il mercato ittico durante i mesi più difficili dell'emergenza sanitaria ha messo in campo ogni azione possibile per rimanere aperto in sicurezza – ricorda il sindaco Alessandro Ferro, presidente della Fondazione della Pesca – mentre i pescherecci hanno continuato a navigare per soddisfare le richieste delle pescherie al minuto, delle gastronomie e della grande distribuzione. Il crollo delle esportazioni e la chiusura dei ristoranti ha inferto, però, un colpo non da poco e come Fondazione della Pesca abbiamo voluto intervenire in modo concreto.
Dal momento che vi era stato un risparmio per l'ente, relativo ad alcune attività promozionali non realizzabili, abbiamo ritenuto opportuno predisporre nel bilancio di previsione 2020-2021 della Fondazione un capitolo ad hoc. Con lo stanziamento di 40mila euro a SST possiamo, quindi, aiutare i 59 operatori del mercato, coprendo per circa due mensilità l'affitto di 45 box e 14 posteggi».

mercoledì 23 settembre 2020

PESCATORI DI MAZARA SEQUESTRATI IN LIBIA, SOLIDARIETÀ DAL MERCATO ITTICO E DALLA MARINERIA DI CHIOGGIA

Il mercato ittico all’ingrosso di Chioggia partecipa alla solidarietà nazionale nei confronti dei 18 pescatori sequestrati la notte del 1° settembre a 38 miglia dalla sponda libica del Mediterraneo. Il direttore Emanuele Mazzaro ha seguito con trepidazione la notizia dai primi giorni, e ha deciso di intervenire per ribadire pubblicamente la vicinanza del settore ai sequestrati e alle loro famiglie. «Il mestiere del pescatore - sostiene il direttore Mazzaro - è già di per sé faticoso ed usurante, e i profitti non sono poi così rilevanti.
Ma la sicurezza dei lavoratori deve essere garantita dallo Stato, soprattutto quando insorgono controversie territoriali su scala internazionale. L’Italia ha il dovere di compiere ogni sforzo per risolvere questo duello con il "signore della guerra" Haftar e liberare gli ostaggi». Solidarietà viene espressa anche dal Comune di Chioggia: «Due città unite per l'amore del mare e della pesca, ora anche per la libertà dei pescatori».
La sorte dei marittimi, in forza ai pescherecci Antartide e Medinea, ha coinvolto appunto anche la marineria di Chioggia, una flotta di oltre trecento imbarcazioni dedite alla pesca, che già in passato aveva avuto analoghe disavventure (anche se meno pericolose) nel mare Adriatico a fronte delle rivendicazioni acquee jugoslave.
L'appello alle istituzioni, volto a riportare a casa questi 18 lavoratori "rei" di essere finiti all'interno di una controversia internazionale, non conosce confini regionali: «Anche se siamo lontani dalla Sicilia e da Mazara del Vallo - prosegue Mazzaro - ci sentiamo in dovere di levare fortemente la nostra voce, affinché la detenzione dei pescatori italiani rapiti non cada nel dimenticatoio. Sono già trascorse oltre tre settimane da quando questi lavoratori del mare sono stati sequestrati.

lunedì 21 settembre 2020

FERMO PESCA 2019, LE EROGAZIONI AL VIA LA PROSSIMA SETTIMANA. CISL: «ENTRO FINE OTTOBRE TUTTA LA MARINERIA SARÀ SODDISFATTA»

L'indennità di fermo pesca 2019 inizierà a essere pagata la prossima settimana. Lo afferma Pierpaolo Piva, sindacalista della FAI CISL, che ha ottenuto informazioni dalla Direzione Marittima di Venezia: le erogazioni termineranno alla fine di ottobre. «Si sperava potessero arrivare prima - sostiene Piva alle telecamere di Chioggia Azzurra - ma bisogna ricordare che fino a tre anni fa le indennità per il fermo biologico alla marineria arrivavano a ridosso di Natale».

mercoledì 16 settembre 2020

RIFIUTI PESCATI IN MARE, L'ASSESSORE STECCO: «IL PROVVEDITORATO ALLE OPERE PUBBLICHE RIPRISTINI LA BANCHINA A PUNTA POLI»

L'amministrazione comunale, in materia di rifiuti pescati in mare, precisa di aver recentemente sollecitato il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche ex Magistrato alle acque) affinché avvenga al più presto il ripristino della banchina a Punta Poli. Il progetto è stato approvato a fine agosto: anche in questo caso, se la questione andrà a buon fine, sarà possibile quindi ricreare un'isola ecologica per i rifiuti raccolti a mare, recintata e adiacente alla banchina. Con l'ausilio delle telecamere di videosorveglianza, l'intento - commenta l'assessore alla pesca e ai mercati, Daniele Stecco - è salvaguardare l'encomiabile attività dei pescherecci “guardiani del mare” e altresì di scongiurare che soggetti estranei e noncuranti delle regole conferiscano materiali pericolosi.
In origine questo tipo di rifiuti, soprattutto plastica, andava conferito nei sacchi entro un altro cassone presente dietro al mercato ittico: ma anche in questo caso Veritas al momento della raccolta vi trovava di tutto, perfino materiale edile e scarti di altre lavorazioni, incrementando anche in questo caso i costi di smaltimento, poi a carico dei cittadini. In concomitanza ai problemi statici che hanno coinvolto la banchina di Punta Poli, ancora oggi i rifiuti pescati vengono depositati nelle banchine di attracco delle imbarcazioni, entro sacchi che vengono poi raccolti da Veritas.

RIFIUTI MARINI AL MERCATO ITTICO, SST PROGETTA L'ISOLA ECOLOGICA CIRCOSCRITTA E RECINTATA, CON BADGE E TELECAMERE

È tornato alla ribalta in questi giorni il problema dei rifiuti marini nell'area del mercato ittico all'ingrosso, dopo la rimozione dei cassoni adibiti al loro stoccaggio. Molti cittadini hanno notato il proliferare di cassette di polistirolo che esorbitano la portata dell'area, e lo stesso assessore Stecco -in un articolo pubblicato oggi dalla Nuova Venezia- accusa taluni pescatori di aver usato i cassoni in maniera impropria, riponendovi reti in disuso, catene e oli esausti.

A tal proposito interviene oggi l'amministratore di SST e direttore del mercato, Emanuele Mazzaro, il quale lancia il progetto di creare un'area ecologica gestita attraverso badge e telecamere: quando sarà operativa vi potranno accedere solo gli operatori del mercato, e l'accesso sarà monitorato giorno e notte. Mazzaro parla di «situazione spiacevole per il conferimento di rifiuti non autorizzati nella banchina laterale, prontamente rimossi da Veritas ma in grado di generare un malcontento legittimo».
In una nota, il direttore parla di una soluzione-ponte in attesa dell'isola ecologica circoscritta e recintata, ovvero stabilire orari precisi per il conferimento dei rifiuti pescati in mare. La gestione dev'essere sostenibile e accompagnata da un percorso educativo: ma il servizio di Veritas non è stato capace di intercettare al completo gli orari dei pescatori, così i rifiuti si accumulano per qualche ora». Ancora non si conoscono i tempi di approvazione e della successiva realizzazione per quanto riguarda la futura isola ecologica al mercato ittico di via Poli.

lunedì 14 settembre 2020

UN MILIONE DI EURO PER I PESCATORI VENETI, DOMANI USCIRÀ IL BANDO DELLA REGIONE

Dalla Regione Veneto in arrivo un milione di euro a sostegno dei pescatori. Il bando regionale per la pesca, in uscita nel Bollettino Ufficiale di domani, prevede trenta giorni di tempo affinché le imprese ittiche e dell'acquacoltura possano presentare la domanda di sovvenzione, per un importo massimo di 120mila euro per ogni azienda in base al numero di imbarcazioni immatricolate e a quello di dipendenti o soci. La motivazione di queste risorse risiede nel ristoro a coloro che hanno subito i danni maggiori dall'emergenza Covid, con la chiusura dei mercati stranieri, di hotel e ristoranti.
La Regione ha calcolato che la perdita di fatturato nel settore ammonta tra il 50% e il 90% rispetto all'anno prima, soprattutto per le barche della piccola pesca. La domanda può essere compilata nel sito della programmazione unitaria della Regione.

RELITTO DEL PESCHERECCIO ADELINDA, LA RIMOZIONE DAL CANALE SAN DOMENICO SLITTA DI UN'ALTRA SETTIMANA

Ancora una settimana prima di provare a rimuovere il peschereccio Adelinda dal canale San Domenico interno a Chioggia. La barca, già in disarmo, era affondata lunedì scorso nei pressi del mercato ittico all'ingrosso: dopo le prime prove, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto e le Guardie ai Fuochi avevano desistito dalla rimozione, perché la falla sullo scafo era di grandi dimensioni. Urge quindi l'arrivo di una gru specializzata in capo alla guardia costiera, che però avrà luogo solo lunedì 21 settembre invece che oggi, com'era previsto.

venerdì 11 settembre 2020

FINALMENTE AL VIA IL RIASSETTO DEL CANALE PEROTOLO: AVVISO DI SFRATTO PER GLI ORMEGGI NON AUTORIZZATI

A distanza di un giorno dal dialogo di Chioggia Azzurra con l'amministratore di SST Emanuele Mazzaro, questi avvisa che lungo il canale Perotolo sono apparsi finalmente i cartelli di inizio della procedura di sistemazione delle concessioni acquee, con il conseguente invito a rimuovere il natante da ormeggi non autorizzati.
L'invito reca anche le indicazioni della Sovrintendenza ai Beni Culturali, date lo scorso 10 agosto, e l'insegna del Comune di Chioggia, che ora dovrà materialmente predisporre un'ordinanza per rimuovere i natanti che non dovessero rispettare l'invito ad abbandonare il canale. Un primo passo, sicuramente importante e non banale, verso il miglior assetto di questa suggestiva parte di centro storico.

"IL PESCATORE DI PLASTICA", VADEMECUM DELLA FLAI CGIL SABATO MATTINA ALL'AUDITORIUM SAN NICOLÒ

Il sindacato FLAI CGIL Pesca organizza per domani mattina, sabato 12 settembre dalle ore 9.30 all'auditorium San Nicolò in Chioggia, la presentazione del vademecum "Il pescatore di plastica - il valore dello scarto per una nuova professionalità", avente a tema i rifiuti plastici raccolti nel mare da parte dei pescatori. All'iniziativa conferirà il professor Roberto Odorico dell'Università di Padova, con l'intervento di Antonio Pucillo della FLAI CGIL nazionale. La presentazione rientra nel quadro del Progetto Pesca, lanciato dal sindacato per promuovere diritti e occupazione nella pesca e nell'acquacoltura.

OFFERTA DI LAVORO: DIRETTORE DI MACCHINA PER IL RIMORCHIATORE PADUA P., ADESIONI ENTRO VENERDÌ 18 SETTEMBRE

La Capitaneria di Porto di Chioggia cerca un marittimo con la qualifica di direttore di macchina per il rimorchiatore Padua P. Necessario il certificato IMO di cui alle regole III/3 (direttore di macchina su navi con apparato motore compreso tra 750 e 3000 KW) o superiore, con contratto nazionale di lavoro del settore Traffico. Gli interessati, in possesso di basic training in corso di validità, possono presentarsi entro e non oltre le ore 12 di venerdì 18 settembre all'ufficio Armamento e Spedizioni della Capitaneria di Porto di Chioggia, in via Maestri del Lavoro 50 a Val da Rio.

martedì 8 settembre 2020

RIFIUTI AL MERCATO ITTICO, SST VUOLE UN'ISOLA ECOLOGICA CHIUSA E CONTROLLATA. SOVRINTENDENZA: RIVEDERE IL BANDO PER GLI ORMEGGI AL PEROTOLO

Dialogo a tutto campo stamane tra Chioggia Azzurra e l'amministratore di SST Emanuele Mazzaro, negli uffici della società partecipata dal Comune in via Poli. Nelle ultime ore era stata diffusa l'immagine di rifiuti che esorbitano nella banchina laterale del mercato ittico: «Conferire fuori orario o senza servirsi del compattatore dipende da responsabilità individuali - esordisce Mazzaro - e tra l'altro non riferibili a operatori del mercato. Per terra abbiamo trovato anche avanzi di cibo e bottiglie di vino, sicuramente chi li ha lasciati nell'ambiente non lavora qui». Veritas poi ha provveduto alla pulizia, ma secondo l'amministratore di SST si pone forte la questione di un'isola ecologica chiusa e controllata, da realizzarsi prossimamente.

Anche per quanto riguarda la rimozione dei relitti dal canale Perotolo ci sono passi avanti: il progetto di SST è stato trasmesso alla Sovrintendenza per i Beni Culturali (il tratto del canale confina con il Vescovado), la quale però ha formulato alcuni rilievi che andranno risolti. Dopo di che sarà possibile lanciare il bando per l'assegnazione dei posti barca: «Siamo in una fase di passaggio - conclude Emanuele Mazzaro - per cui o questo progetto va in porto, o toglieremo tutto e verrà creato un presidio per evitare che la situazione attuale si ripeta».

RINVIATO DOPO TANTE PROVE IL RECUPERO DEL PESCHERECCIO ADELINDA, LA FALLA È TROPPO GROSSA

Non è ancora stato rimosso, nel canale San Domenico interno, il relitto del peschereccio Adelinda, affondato ieri mattina mentre era ormeggiato in disarmo, non lontano dal mercato ittico all'ingrosso. I vigili del fuoco di Chioggia hanno lavorato fino alle 23.30 di ieri sera per cercare di recuperare lo scafo, attraverso la gru issata sopra un pontone giunto con largo anticipo rispetto alle previsioni, ma le dimensioni della falla che si è aperta nel natante non hanno consentito una soluzione altrettanto celere, nonostante le molte prove effettuate anche per trascinare l'Adelinda in luoghi meno profondi.
Ora saranno cercati altri sistemi per togliere il rottame dal canale. In loco erano presenti anche la guardia costiera di Chioggia e le guardie ai fuochi di Venezia, chiamate a prevenire il rischio di inquinamento delle acque. L'Adelinda si è inabissata in pochi minuti. Due anni fa l'armatore del peschereccio aveva vinto un bando per la demolizione, proposito poi abbandonato: l'imbarcazione peraltro ha cominciato ad avere problemi di tenuta in mare, così è stata venduta la licenza di pesca con la convinzione di riuscire a vendere anche la barca. Ciò non è accaduto, di conseguenza il disarmo e lo sfascio, anche se l'Adelinda ogni tanto veniva controllata dall'armatore del peschereccio Laura Doria, ormeggiato in adiacenza e pure esso in disarmo.

VENERDÌ TEST ALLE PARATOIE DEL MOSE, NAVIGAZIONE E ANCORAGGIO INTERDETTI ALLE BOCCHE DI PORTO DALLE 9.30 ALLE 17.30

Venerdì 11 settembre avrà luogo una nuova movimentazione delle paratoie del Mose alla bocca di porto di Chioggia. A tale scopo, il comandante della Capitaneria di Porto, capitano di fregata Michele Messina, ha diramato un'ordinanza atta a interdire tutto il traffico marittimo in entrata e uscita dal porto dalle ore 9.30 alle 17.30 di venerdì stesso, al fine di prevenire eventuali incidenti e garantire il regolare svolgimento dei lavori.
Sarà proibita nello stesso orario anche la sosta e l'ancoraggio, nonché ogni mestiere marittimo nell'area portuale compresa tra i fanali verde e rosso del porto di Chioggia, il fanale rosso del Forte di San Felice e il molo di ingresso nel porto rifugio (lato laguna).
Sono esclusi dal divieto i due mezzi nautici del Consorzio Venezia Nuova, impegnati nella vigilanza del cantiere, oltre ai mezzi da lavoro adibiti alle operazioni in questione, le unità navali della Guardia Costiera, delle forze dell'ordine e di soccorso. Al termine dei lavori sarà la stessa Capitaneria di Porto a comunicare, tramite i canali 16 e 14 VHF, l'effettiva riapertura della bocca di porto e del transito marittimo.

lunedì 7 settembre 2020

IL PESCHERECCIO ADELINDA È AFFONDATO STAMANE NEL CANALE SAN DOMENICO INTERNO

Stamane nel canale San Domenico interno, non distante dal mercato ittico all'ingrosso di Chioggia, è affondato il peschereccio Adelinda. Nel luogo dove la barca era ormeggiata sono intervenuti i vigili del fuoco e la guardia costiera. Ora per recuperare il natante sarà necessario installare un pontone, dal costo non irrisorio cui si assomma la difficile disponibilità di luoghi dove tirare il secca lo scafo. In casi analoghi nel recente passato sono stati necessari mesi per il completamento di queste operazioni, con evidenti rischi per la navigazione.

domenica 6 settembre 2020

FINISCE IL FERMO PESCA, A MEZZANOTTE IN MARE LE IMBARCAZIONI A STRASCICO: L'ADRIATICO SI ANNUNCIA PESCOSO

Ultimo giorno di fermo pesca per le imbarcazioni che utilizzano lo strascico. Dalla mezzanotte tra domenica e lunedì questi pescherecci torneranno in mare tre giorni la settimana per un massimo di 48 ore di pesca effettiva, dopo lo stop imposto dal 31 luglio per ragioni biologiche di riproduzione delle specie ittiche: l'Adriatico infatti si annuncia ora molto pescoso. Progressivamente, di qui a novembre, le giornate e le ore di pesca torneranno per tutti a pieno regime. Oltre ai rimborsi statali per il fermo, la Regione Veneto ha disposto contributi per otto milioni al settore in modo da fronteggiare la crisi economica seguita all'emergenza sanitaria.

martedì 1 settembre 2020

TAGLIA DELLE VONGOLE, GLI EURODEPUTATI SPAGNOLI CONTRO LA DEROGA ALL'ITALIA. ROSANNA CONTE (LEGA) CHIAMA ALL'APPELLO I COLLEGHI ITALIANI

Come prevedibile, gli eurodeputati spagnoli fanno lobby opponendosi alla deroga concessa dalla Commissione Europea all'Italia per altri due anni, in merito alla taglia delle vongole. «Questo - sottolinea la parlamentare leghista Rosanna Conte - nonostante le ultime evidenze scientifiche abbiano dimostrato come la popolazione di vongole nel mare Adriatico non solo non sia diminuita, ma sia addirittura migliorata. Il merito, come sottolineato dalla stessa Commissione europea, è delle marinerie, il cui sistema di monitoraggio e gli sforzi di conservazione della risorsa rappresentano oggi per Bruxelles un modello di sostenibilità economica e ambientale da seguire.
Risultano pertanto davvero pretestuose le ragioni dei deputati spagnoli che ieri, in commissione parlamentare Pesca, hanno annunciato di voler approfondire gli studi scientifici alla base della deroga, sollevando cavilli procedurali e mettendo a rischio l'approvazione della misura senza ritardi. La verità è che le loro preoccupazioni sono di tipo commerciale, altro che tutela dei mari e dell'ecosistema! La Lega difenderà fino all’ultimo questa deroga, come fatto già in passato e, anzi, auspichiamo che venga resa permanente. Mi auguro che gli altri colleghi si schierino uniti con chiarezza dalla parte dei pescatori italiani. Personalmente, sono dell'avviso che occorre risolvere una volta per tutte la disputa commerciale sulle vongole tra Italia e Spagna. Il mio impegno in tal senso, come detto in commissione Pesca, è massimo».