giovedì 22 agosto 2019

BRACCONAGGIO ALLE TEGNÙE DI CHIOGGIA: IL SUB PIERO MESCALCHIN DENUNCIA LA PRESENZA DI PESCATORI DI FRODO IN ZONA PROTETTA

Il presidente dell'associazione Tegnùe di Chioggia, Piero Mescalchin, denuncia la presenza di pescatori nella zona di tutela biologica a tre miglia al largo della città. Nell'area vicina alla boa di ormeggio, dove attraccano i subacquei per le loro immersioni, infatti da moltissimi anni vige il divieto di pesca: in corrispondenza, sul fondale, sono state trovate le reti abbandonate che si sono venute depositando. Mescalchin ha pubblicato anche la foto di un'imbarcazione intenta alla pesca dove è proibito.
«Il danno è doppio - dice amareggiato il subacqueo - perché oltre alla pesca con l'ancoraggio essi rovinano il prezioso lavoro di sagolatura del percorso compiuto dai sub volontari». L'associazione Tegnùe di Chioggia sollecita la Capitaneria di Porto a operare controlli sistematici per impedire tali azioni di bracconaggio (definite «vigliacche») e sanzionare i responsabili.

domenica 11 agosto 2019

IDROAMBULANZA INCAGLIATA A 3 METRI DAL PONTILE DELL'OSPEDALE, ARRIVANO I VIGILI DEL FUOCO: L'ULSS 3 AI PESCATORI, «NON GETTATE LE RETI LÀ VICINO»

Oggi pomeriggio una idroambulanza si è incagliata a circa 3 metri dal pontile dell’ospedale di Chioggia per la presenza di reti da pesca che non avrebbero dovuto trovarsi in quell’area. Il mezzo sanitario stava trasportando un paziente, per fortuna non in condizioni di urgenza dopo essere stato trattato per un problema di tipo ortopedico dal Pronto Soccorso di Pellestrina.
In ausilio del trasporto in ospedale è intervenuta quindi una imbarcazione dei vigili del fuoco, che si è interposta tra il pontile e l’idroambulanza del 118 per portare a terra il paziente. Contemporaneamente sono intervenuti i subacquei del 115 per sbrogliare la rete.
Questo episodio, che nel caso specifico non ha comportato conseguenze per il paziente trasportato, spinge la direzione sanitaria dell'ULSS 3 a lanciare un appello ai pescatori locali: «Per la sicurezza di tutti, non pescate né gettate reti da pesca nell’area vicina al pontile del Pronto Soccorso di Chioggia».

lunedì 5 agosto 2019

FERMO PESCA 2018, GLI INDENNIZZI NON SONO ANCORA ARRIVATI: FAI-CISL PRONTA A FAR MANIFESTARE LA MARINERIA DI CHIOGGIA

La marineria di Chioggia, come tutte quelle dell'alto Adriatico italiano, sta osservando il fermo biologico della pesca iniziato il 31 luglio scorso, ma a distanza di un anno non sono ancora arrivati ai pescatori gli indennizzi per il 2018. Lo denuncia Pierpaolo Piva, sindacalista della FAI-CISL, che già lo scorso marzo aveva organizzato un'assemblea in materia: «Un mese dopo - ricorda Piva - a Chioggia era arrivato anche il sottosegretario Manzato, che espresse la propria solidarietà. Volevamo che i fondi arrivassero prima del fermo 2019, invece per l'ennesima volta si è ripetuto un copione già andato in scena negli anni precedenti».
Agosto peraltro è il mese in cui si sospendono anche le attività ministeriali, ma la FAI-CISL è pronta a guidare la mobilitazione: «Se per settembre la cosa non si risolve, organizzeremo sicuramente una manifestazione con tutta la marineria», dichiara Pierpaolo Piva. «Sarebbe un segnale anche a livello nazionale, dati i numeri espressi dal comparto di Chioggia. Le indennità devono arrivare al massimo dopo 2-3 mesi, non un anno! Speriamo che stavolta arrivino prima di essere costretti alle iniziative di piazza», conclude il delegato FAI-CISL.

domenica 4 agosto 2019

STAMATTINA LA MESSA DEL PESCATORE A SAN DOMENICO CON IL CORO POPOLARE CHIOGGIOTTO E LA BENEDIZIONE DEL MARE. PREMIATI I VETERANI DEL MESTIERE

Ha avuto luogo questa mattina, tra la chiesa di San Domenico e il bacino lagunare tra Chioggia e Sottomarina, la parte spirituale della Festa del Pescatore, tradizionale appuntamento di inizio agosto organizzato dalla Fondazione della Pesca. Dalle 10.30, nella chiesa cara agli uomini di mare, il vescovo Adriano Tessarollo ha celebrato la messa del pescatore, con il contributo cantato del Coro Popolare Chioggiotto, diretto dal maestro Loris Tiozzo.

Erano presenti il sindaco Alessandro Ferro, le autorità militari e numerosi esponenti della marineria, attivi o in pensione. Al termine sono stati premiati con una medaglia d'oro alcuni dei veterani del mestiere, e un corteo di circa trenta barche -per lo più di diportisti- ha reso omaggio al capitello della Madonna Immacolata che da tempo immemore sorge sopra una bricola conficcata in laguna.
Questa sera la Festa concluderà in piazza Todaro a Sottomarina, dove dalle ore 20 saranno distribuiti gratuitamente pesce, polenta e vino, mentre dalle ore 21 il gruppo teatrale Sant'Andrea rappresenterà la pièce "Le ciacole in cale".

giovedì 1 agosto 2019

I RICERCATORI DELL'ISPRA A ROMA PER RACCONTARE AL PARLAMENTO L'IMPEGNO DEI PESCATORI DI CHIOGGIA NELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI IN MARE

Lo scorso martedì 30 luglio Francesca Ronchi e Otello Giovanardi, ricercatori dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), sono stati auditi dalla commissione Ambiente della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame della proposta di legge sull’impiego delle unità da pesca nella raccolta dei rifiuti dispersi in mare. La norma cosiddetta "Salva mare” è stata recentemente presentata dal Ministro dell’Ambiente Costa ed il testo è in fase di revisione. Chioggia è pioniera in questa attività, grazie ai diversi progetti pilota internazionali di cui ISPRA si è fatta promotrice, tra i quali i progetti DEFISHGEAR e ML-REPAIR, che sono stati possibili grazie all’attiva partecipazione di diverse imbarcazioni a strascico della marineria di Chioggia, principalmente afferenti al Consorzio Amatori Motopescherecci di Chioggia e a Federpesca (che hanno iniziato questa collaborazione nel 2013), oltre alle imbarcazioni delle cooperative Clodiense e Mare Azzurro.
«Abbiamo voluto contribuire alla disamina tecnica della proposta di legge partendo dalla esperienza di Chioggia -la più lunga in Italia di partenariato tra ricerca e mondo produttivo- per affrontare il problema dei rifiuti in mare», spiega Ronchi. «Nonostante la raccolta si faccia dal 2014 con quasi 46 tonnellate di rifiuti sottratti al mare, le difficoltà che ancora oggi ci troviamo ad affrontare insieme al Comune, la Capitaneria di Porto, il mercato ittico, Veritas e gli stessi pescatori, sono enormi. Questo perché buona parte della flotta non ormeggia in un porto commerciale, e di conseguenza non si dispone di aree idonee per il conferimento dei rifiuti raccolti in mare. La nuova legge dovrebbe tenere conto delle diverse specificità locali per poter essere il più possibile efficace a livello nazionale. Le esperienze che abbiamo condotto a Chioggia e in Adriatico rappresentano quindi una base estremamente significativa da considerare».
Aggiunge Giovanardi: «La pesca di prodotti ittici deve rimanere l’attività principale per un pescatore, ovviamente, ma è giusto che l’enorme impegno che comporta riportare a terra i rifiuti pescati venga riconosciuto, premiato e sostenuto. ISPRA, come in passato, è a fianco dei pescatori che si impegnano a tutelare il mare e, adottando pratiche virtuose, contribuiscono alla sostenibilità della pesca ed alla protezione delle sue risorse».