mercoledì 30 marzo 2022

OPERAZIONE "VARUNA" - 57 CONTROLLI, SANZIONI PER OLTRE 19MILA EURO



Venerdì 25 marzo si è conclusa una complessa operazione di polizia riguardante le risorse ittiche che si è svolta a livello interregionale.

L’operazione, nominata Varuna, ha visto coinvolti 40 militari e 4 motovedette al comando della Guardia Costiera del Veneto, coordinati dal 9° Centro Regionale di Controllo Area Pesca (C.C.A.P.) di Venezia.

Obiettivo dell’operazione la verifica della detenzione e commercio di esemplari di pesce spada e tonno alalunga sottomisura o catturati nel Mediterraneo in periodo di divieto, periodo che va dal 1° gennaio al 31 marzo. Operazione quindi atta a contrastare la pesca illegale e a controllare il commercio dei prodotti ittici lungo tutta la filiera prestando la massima attenzione alla tracciabilità nel rispetto delle norme HACCP ai fini della sicurezza alimentare.

La mancanza delle etichettature e delle informazioni minime sulla tracciabilità del prodotto è stato uno dei problemi riscontrati, mentre in uno stabilimento di Bergamo si è riscontrata la mancanza del rispetto delle norme in tema gestione dei prodotti ittici scaduti. Questi sono quindi stati posti sotto sequestro amministrativo e avviati al corretto smaltimento.

Tra gli altri problemi riscontrati durante le fasi di controllo è stato inoltre verificato che numerosi esemplari di pesce spada provenienti dal Mediterraneo erano stati commercializzati nel periodo in cui ne era vietata la cattura.

In totale i controlli effettuati sono stati 57; 7 le ispezioni in mare a bordo di barche a strascico  e di turbosoffianti; 9 le ispezioni a unità da pesca in porto o durante lo sbarco; 14 le ispezioni al commercio al dettaglio, 6 nelle attività di commercio all’ingrosso; 7 ispezioni ai mercati ittici; 3 a veicoli adibiti al trasporto di prodotti ittici.

Sono stati sequestrati 8 quintali di prodotti ittici in 5 operazioni e elevate 11 sanzioni amministrative per un totale di oltre 19mila euro. 

L’attività della Guardia Costiera continuerà per vigilare e tutelare la salute del consumatore al fine di evitare che sulle tavole finiscano prodotti potenzialmente nocivi per la salute pubblica. 


SINERGIA TRA TERRITORIO E ISTITUZIONI REGIONALI ED EUROPEE PER REALIZZARE UNO STUDIO PILOTA SULLA PROTEZIONE DELLA COSTA


L’europarlamentare Rosanna Conte e il presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton, in Olanda per visitare le opere di difesa della costa realizzate sul litorale olandese.

Bruxelles, 30 marzo 2022 - Un progetto europeo all’avanguardia che metta insieme attori locali e internazionali per proteggere il litorale adriatico con un cambio d’approccio sul contrasto all’erosione. È questo l’obiettivo della cooperazione avviata tra la Regione Veneto, Unionmare Veneto e l’eurodeputata della Lega Rosanna Conte. Una cooperazione nata sotto la spinta dell’assessore regionale Francesco Calzavara e del presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton, i quali hanno coinvolto l’europarlamentare Conte per rafforzare la sinergia tra il territorio e l’Ue. Prima tappa di questo percorso è stata in Olanda, dove Conte e Berton hanno incontrato i responsabili di Royalhas Koenig DHV, azienda leader per le opere di ingegneria idraulica e difesa della costa.

La visita è stata molto proficua – dice l'onorevole Conte –. Abbiamo avuto conferma che è necessario cambiare approccio nei confronti dell'annoso tema della protezione costiera. Le strategie messe in atto negli ultimi anni, come quella del ripascimento, per quanto si siano rivelate utili nel breve periodo, non bastano più. Servono delle soluzioni incisive che agiscano sulla prevenzione, per mitigare le criticità e ridurre i rischi nel medio e lungo termine. Le buone pratiche ci sono già a livello internazionale, ma vanno chiaramente adattate al nostro contesto. Su questo stiamo lavorando, anche sulla base di uno studio che ho commissionato al servizio di ricerca del Parlamento europeo e dell’interlocuzione con l’Ue. Obiettivo ultimo è arrivare a un progetto pilota che possa sfruttare le risorse europee per questo tipo di interventi”.

Siamo soddisfatti che sia stato raccolto il nostro input di cambiare atteggiamento e iniziare a programmare per difendere la costa non solo dal punto di vista ambientale ma anche e soprattutto per difendere le aziende che vi insistono, in considerazione delle ricadute sociali e occupazionali che il fenomeno turistico ha sul territorio”, afferma Berton.

Conte e Berton insistono sull’importanza delle sinergie a livello territoriale ed europeo: “Tali sinergie hanno fatto sì che siano state identificate le risorse per finanziare lo studio comparato sulla costa nella sua interezza a prescindere dai confini amministrativi delle singole località. Tale studio sarà propedeutico al progetto pilota per proteggere costa”, dicono l’eurodeputata e il presidente di Unionmare. “Dobbiamo garantire alle nuove generazioni di poter godere di questo patrimonio naturale rappresentato dalla nostra costa – continuano Conte e Berton – Si tratta di un asset strategico, da cui dipende per esempio un settore fondamentale della nostra economia come il turismo. Per questo, sempre tenendo fede al metodo delle sinergie, sarà importante il supporto dell’assessore Federico Caner. Il comparto balneare rappresenta quasi il 50% del primato turistico della nostra Regione, che anche in questi due anni difficili condizionati dall’emergenza pandemica si è comunque dimostrata autentico motore turistico d’Italia”.

martedì 29 marzo 2022

MISURE UE PER LA PESCA SONO UNA BOCCATA D’OSSIGENO, MA SERVE CONTINUITÀ NELLE AZIONI DI SOSTEGNO (MAZZARO)

La Commissione Europea ha deciso di attivare nuove misure di crisi a sostegno dei settori della pesca e dell'acquacoltura, alle prese con le conseguenze economiche dell'invasione russa dell'Ucraina.

Il meccanismo di crisi del Fondo europeo per gli affari marittimi consente agli Stati membri di concedere una compensazione finanziaria agli operatori per il mancato guadagno dovuto all'attuale perturbazione del mercato, nonché aiuti allo stoccaggio alle organizzazioni di produttori.

L'attivazione del meccanismo di crisi, sottolinea in una nota la Commissione europea, si aggiunge al quadro temporaneo degli aiuti di Stato.

Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia è intervenuto anche sui canali social: “ Oltre al credito di imposta sulle spese sostenute per l’acquisto di gasolio, che si sommano ai 20 milioni stanziati per il settore, il Governo dovrebbe concedere una compensazione finanziaria per il mancato guadagno dovuto all’attuale grave situazione di mercato, nonché aiuti allo stoccaggio alle organizzazioni di produttori.

Già a inizio mese avevamo sposato le istanze dei pescatori, che avevano manifestato contro il caro-carburante. L’esecutivo ora ha la possibilità di ristorare le imprese e le famiglie che hanno subito fermi o grosse perdite in questo primo trimestre del 2022.

È necessario assicurare ancora una volta il sostegno al settore, che rappresenta un presidio economico e un simbolo identitario per il Veneto.”

Il Sindaco di Chioggia Mauro Armelao ha rilanciato: “ Questi aiuti siano anche erogati ai pescatori che ci sono a bordo dei pescherecci, oltre che agli armatori. Non dimentichiamo nessuno.”

Chioggia – capitale simbolica della Pesca italiana – con un terzo della flotta di pescherecci della regione Veneto, l’allarme era stato lanciato già durante la celebrazione del Kick off day degli Stati Generali Pesca lo scorso dicembre e nelle manifestazioni dei pescatori con il seguente sciopero che si è celebrato in tutta Italia.

Ma, ancora oggi – infatti –  le imprese faticano a resistere a questo ennesimo tsunami energetico e ai relativi rincari.
 
Anche il Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia interviene con il suo direttore Emanuele Mazzaro:
“La Pesca sta vivendo uno dei momenti peggiori della propria storia: le imprese arrancano e non hanno la forza per sostenere uno shock dei prezzi del carburante di questa portata.
Un aumento incontrollato del costo del gasolio significa in tempi brevi che molti pescherecci non andranno più in mare, con evidenti contraccolpi su tutta la filiera e l’economia delle comunità costiere.

La notizia è di certo positiva: una boccata d’ossigeno per le imprese della pesca. Ma bisogna perseverare e salvaguardare i nostri Custodi dell’Adriatico che, come ha ben ricordato il Presidente Zaia, rappresentano anche un simbolo identitario del nostro territorio e senza i quali anche la nostra offerta turistica sarebbe senz’altro più debole. ”



lunedì 28 marzo 2022

UE, CONTE (LEGA): COMPLIMENTI A WSENSE, ECCELLENZA ITALIANA DELLA BLUE ECONOMY


“Vedere un’impresa italiana guidata da una donna imporsi come eccellenza a livello internazionale, tanto più in un settore strategico come quello della Blue Economy, è per me motivo di grande orgoglio.

Per questo, ho voluto incontrare al Parlamento Europeo Chiara Petrioli e la sua società Wsense, che è stata premiata dalla Commissione europea nella categoria “Ocean Observation” nell’ambito Blueinvest Day 2022, l’evento dedicato all’innovazione nella Blue Economy.

Wsense è una società deep-tech specializzata in reti wireless sottomarine. Si tratta di tecnologie all’avanguardia assoluta, che trovano applicazione nell’acquacoltura, nel monitoraggio ambientale, ma anche nel campo della difesa. Sono imprese come questa che mi danno speranza per il futuro.

Al Parlamento Europeo, ho seguito da vicinissimo, come relatrice ombra, i negoziati sul Feampa, e ho presentato una serie di emendamenti all’iniziativa legislativa su sviluppo e crescita della Blue Economy per la pesca e l’acquacoltura. In entrambi i casi, il mio obiettivo è di fare in modo che le nostre imprese possano cogliere appieno il potenziale dell’economia ‘blu’: entro il 2030 la crescita delle industrie e dei servizi oceanici potrebbe superare quella dell'economia mondiale e contribuire in misura significativa all'occupazione e alla crescita, ma anche a promuovere la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici.

In questo, un ruolo importante possono e debbono averlo le donne. Wsense ne è un esempio, così come lo è Chiara Petrioli, già inserita tra le 50 donne più influenti nella computer science. A lei e ai suoi collaboratori vanno i miei più vivi complimenti. Nella speranza che, anche grazie al mio impegno in commissione Pesca al Parlamento, sempre più imprese femminili possano guidare la transizione, anche digitale, delle nostra economia”.

Lo dice l’eurodeputata della Lega, Rosanna Conte.

PESCA, CONTE (LEGA): BENE VIA LIBERA UE A FONDO DI CRISI


"La Commissione europea ha deciso di attivare il meccanismo di crisi previsto dal Feampa, il Fondo europeo per gli affari marittimi, che consente agli Stati membri di concedere una compensazione finanziaria agli operatori per il mancato guadagno dovuto a perturbazioni del mercato, come quella che stiamo vivendo, nonché aiuti allo stoccaggio alle organizzazioni di produttori.

Si tratta di una misura che avevo richiesto con una interrogazione alla Commissione, e dunque non posso che esprimere soddisfazione.

La crisi energetica, aggravata dal conflitto in corso in Ucraina, sta avendo conseguenze pesantissime per un settore già indebolito da scelte sbagliate fatte a Bruxelles. I pescatori meritano delle risposte adeguate e immediate.

L'attivazione del fondo di crisi è una di queste, ma non può restare l'unica. In Europa occorre cambiare paradigma, perché qui è in gioco un pezzo importante della vita economica e sociale delle nostre comunità costiere, oltre che del nostro approvvigionamento e della nostra sovranità alimentare".

Lo dice l'eurodeputata della Lega Rosanna Conte, coordinatrice del gruppo ID nella Commissione Pesca. 

sabato 26 marzo 2022

FEDERPESCA - A BRUXELLES NASCE L’ALLEANZA EUROPEA PER LA PESCA A STRASCICO


All'Alleanza Europea per la Pesca a Strascico (EBFA) per l'Italia partecipano Federpesca, l'Alleanza  Cooperative Italiane Pesca, Coldiretti Impresa Pesca e Unci Agroalimentare. 

In essa saranno rappresentate le organizzazioni della pesca di 14 Paesi dell'Unione Europea, 20mila pescatori e 7mila unità da pesca.
I rappresentanti dell'Alleanza Europea hanno quindi difeso davanti all'Europa l'attrezzatura per lo strascico come attività sostenibile. 

Come riporta Federpesca, durante la conferenza stampa che è stata ospitata nei giorni scorsi dal primo Vicepresidente della Commissione per la Pesca, eurodeputato Van Dalen, è stata richiamata l'attenzione sull'attrezzatura per lo strascico in controtendenza alla percezione negativa che ha espresso la Commissione Europea riguardo lo stesso attrezzo. 

Questo tipo di pesca è diffuso in tutti gli Stati dell'Unione Europea e produce un quantitativo di pescato sano e sostenibile equivalente a più di un milione di tonnellate annuo.
Si tratta del 25% degli sbarchi ed equivale al 40% delle entrate del settore, dando quindi un importante contributo alla ricchezza, all'occupazione e all'economia di molte comunità costiere. In ogni caso l'attività di pesca a strascico è normata e controllata. 
La situazione potrebbe cambiare nel caso in cui la strategia messa in campo dalla Commissione Europea per la tutela della biodiversità marina volesse arrivare all'eliminazione degli attrezzi che vanno a contatto con il fondale marino. 

Il presidente dell'Alleanza Europea per la Pesca a Strascico, Iván López van der Veen ha affermato che sarà con la scienza che verranno combattuti i miti che circondano l'attività di pesca a strascico. .
Sono state già identificate le aree vulnerabili, chiuso le zone di pesca dove è necessario e quando è necessario. Le unità da pesca usano tecniche meno impattanti e consumano una quantità ridotta di carburante.
Scegliere di eliminare la pesca a strascico non è la scelta corretta soprattutto se l'intento di base è ridurre la dipendenza dai prodotti alimentari importati.
Si deve continuare a gestire nella scienza, nella gestione e nell'innovazione. 

Le principali minacce per l'ambiente marino sono il riscaldamento degli oceani, l'acidificazione e l'innalzamento del livello del mare; davanti a questo diventa inutile interdire alcune aree dell'oceano alla pesca. 
Il Presidente dell'EBFA ha concluso il suo intervento affermando che anche la pesca ha un impatto sull'ambiente come tutto ciò di cui ci cibiamo, tutto costa qualcosa al pianeta. 
Il settore della pesca a strascico si sforza di mettere a punto e mantenere una gestione efficace e scientifica, cercando di essere meno impattante sull'ambiente e sostenibile. Tra l'altro le zone dove la pesca si effettua con il metodo dello strascico sono zone di pesca storiche.

Si può migliorare ma servono politiche basate sui fatti, valutate scientificamente e revisionate periodicamente. 
Basarsi su affermazioni prive di qualsivoglia fondamento scientifico per portare all'eliminazione di una metodologia di pesca legale non apporterà miglioramenti né alla condizione degli oceani, né ai pescatori. 
Non si può sacrificare all'interno dell'Unione Europea una pesca sostenibile e certificata per soddisfare alcune organizzazioni ambientaliste per poi accettare l'importazione di pescato proveniente da una pesca a strascico al di fuori dei confini dell'Unione Europea.


venerdì 25 marzo 2022

IL PREZZO DEL GASOLIO NON DA' TREGUA ALLA PESCA


Il calo del carburante che si è visto alla pompa, i famosi 25 centesimi, non ha toccato il settore della pesca e quello dell'agricoltura. 

Il calo è stato ottenuto dalle parte del prezzo dovuto alle accise e il gasolio usato dai settori in questione ha già il prezzo agevolato.

Come ci conferma Elio Dall'Acqua, armatore, questa settimana il prezzo del gasolio agricolo si è mantenuto su 1,15 € ma la situazione politica attuale e le varie misure prese dalle nazioni coinvolte nel conflitto, non da tregua al prezzo che la prossima settimana prevede un aumento sostanzioso.

In questo contesto il prezzo del pesce, che fino ad ora si è mantenuto in un range interessante, sta cominciando a diminuire alla vendita.

Alcune specie non sono più in fascia di cattura, essendosi spostate più sotto costa, nell'area interdetta alle barche a strascico, come le seppie. Altre hanno cambiato rotta.

Per fine mese molte imbarcazioni non riusciranno più a contenere i costi e ad uscire in mare, ci saranno quindi barche che si fermeranno, con le conseguenze occupazionali ben immaginabili, che tutti possiamo comprendere. Chi non potrà conferire all'equipaggio il minimo garantito sarà costretto a sbarcarlo.

Ora gli armatori pensano di riunirsi tra varie marinerie  della costa Adriatica e discutere sulle misure da intraprendere. 

mercoledì 23 marzo 2022

ZOTTIS E MONTANARIELLO - RIAPERTO IL BANDO PER I SOSTEGNI ANCHE AI PESCATORI PRIVI DI BARCA PER LA PESCA NELLE ACQUE INTERNE

 


Venezia, 23 marzo 2022

“Anche i pescatori a piedi potranno ottenere un sostegno per l’arresto temporaneo della loro attività nelle acque interne. Il ministero ha autorizzato la riapertura del bando e oggi in Terza commissione abbiamo votato a favore di una misura che sollecitavamo da tempo”.

A renderlo noto sono i consiglieri regionali del Partito Democratico Jonatan Montanariello e Francesca Zottis a margine della seduta odierna dove si è discusso degli Interventi nel settore della pesca e dell'acquacoltura cofinanziati dal Feamp (Fondo europeo per la politica marittima) e in particolare degli aiuti alle imprese operanti in acque interne, attraverso la concessione di un premio nel caso in cui l’arresto temporaneo delle attività sia avvenuto tra il primo febbraio e il 31 dicembre 2020.

“I fondi disponibili ammontano a circa 1,8 milioni di euro. Stiamo parlando di un settore colpito pesantemente dal Covid, grazie a questo provvedimento le sovvenzioni potranno essere garantire anche ai pescatori senza barca con un premio minimo di 500 euro e un tetto massimo di 4200, 70 euro al giorno per 60 giorni di fermo nel 2020. In base a quanto riferito in Commissione, tra settembre e ottobre dovrebbero arrivare le prime liquidazioni. È un’ottima notizia - aggiungono - il  Veneto è la prima regione che apre ai pescatori a piedi, imbarcati o collaboratori consociati”.

martedì 22 marzo 2022

FEDERPESCA - UN SOSTEGNO CONCRETO ALLE NOSTRE IMPRESE


Durante il Consiglio dei Ministri tenutosi nei giorni scorsi, il Governo ha approvato un provvedimento volto a calmierare gli effetti della crisi ucraina intervenendo in favore dei settori produttivi più colpiti dal caro energia.

“Si tratta di un decreto importante che potrà garantire un sostegno concreto alle nostre imprese, ha dichiarato Federpesca, dopo i 20 milioni per il settore annunciati nei giorni scorsi, il Governo ha recepito le nostre richieste prevedendo un credito d’imposta pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell’anno 2022 e la possibilità di rinegoziare i mutui delle imprese.


Strumenti concreti di cui il nostro settore aveva fortemente bisogno per far fronte ad una crisi economica senza precedenti.

Un risultato per il quale abbiamo silenziosamente lavorato in queste settimane e per il quale ringraziamo il Sottosegretario Battistoni e il Ministro Patuanelli“.


sabato 19 marzo 2022

CONFLITTO RUSSO-UCRAINO - NUOVE MISURE PER CONTRASTARNE GLI EFFETTI SUL SETTORE PESCA


Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri sera adottando un nuovo decreto legge in cui si prendono misure urgenti per contrastare la crisi dovuta al conflitto russo-ucraino.

Tra le varie misure adottate alcune riguardano il settore pesca:


  • Alle imprese esercenti attività agricola e della pesca è riconosciuto un credito di imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell'anno 2022. È prevista la cedibilità sul modello credito d’imposta nel settore energetico. 

  • Al fine di sostenere la continuità produttiva delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, le esposizioni in essere concesse dalle banche e dagli altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito, potranno essere rinegoziate e ristrutturate per un periodo di rimborso fino a 25 anni. Le operazioni di rinegoziazione e ristrutturazione potranno essere assistite dalla garanzia gratuita fornita dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA). 

  • Rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura. La dotazione del fondo, ai fini dell’erogazione dei contributi alle imprese, è incrementata di 35 milioni di euro per il 2022.

venerdì 18 marzo 2022

CHIOGGIA CAPITALE DELLA PESCA ITALIANA. CERTI PRIMATI NON SONO IN DISCUSSIONE.

La vittoria di Pesaro nella finale della candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2024 ha lasciato – inutile nasconderlo – dell’’amaro in bocca’ alle altre 9 città e realtà che erano in lizza per il prestigioso riconoscimento promosso dal Ministero della Cultura. La città di Chioggia si è giocata la partita contro altre agguerrite rivali come l’altra finalista veneta, la città di Vicenza. Ma, la giuria presieduta da Silvia Calandrelli ha indicato al ministro Dario Franceschini un responso che – seppur unanime – sta lasciando spazio ad alcune polemiche. Il titolo di Capitale della Cultura è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 e nel 2021, Procida è la capitale del 2022, Bergamo e Brescia saranno le capitali nel 2023 e Pesaro nel 2024.

E se il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia si era espresso entusiasticamente: “Chioggia dimostra con questa candidatura di poter essere interpretata ben oltre la definizione di 'piccola Venezia. Collocata in un'area geografica unica al mondo, tra il mare Adriatico e la laguna di Venezia, vanta una storia secolare di altissimo valore, in cui la dimensione ambientale si intreccia con quella culturale
.”
Il direttore del Mercato Ittico all’ingrosso Emanuele Mazzaro - amministratore unico di S.S.T non è affatto scoraggiato e invita la città a stringersi attorno ai primati del territorio che non possono essere messi in discussione:
“Abbiamo sempre creduto che Chioggia avesse tutte le carte in regola per ambire a obbiettivi di rango nazionale, ed anche internazionale. La peculiarità delle sue bellezze artistiche, la posizione strategica, la sua storia e gastronomia sono un patrimonio da salvaguardare e valorizzare con un’attenta opera di marketing territoriale che stiamo promuovendo creando network allargati con progetti molto ambiziosi.
Si, la vittoria di Pesaro non ci ha di certo convinto, ma, dove Chioggia ha un primato insindacabile è sicuramente la Pesca e la Cultura del mare.  È su questo ‘terreno’ che bisogna rilanciare, sfruttando al massimo come leva turistica la sua grande offerta gastronomica, che ha nel pescato della Laguna di Venezia e dell’alto Adriatico i suoi punti di forza più apprezzati da un pubblico sempre più attento al valore della tipicità ed alle tradizioni del territorio.”
 
E continua: “Chioggia e il suo Mercato Ittico sono al centro del dibattito nazionale sulla pesca e sul futuro del settore ittico, avendo ospitato il Kick Off Day/giorno di lancio degli Stati Generali Pesca a dicembre. Lo stesso assessore regionale alla pesca e cultura Cristiano Corazzari ci ha definito ‘la capitale della Pesca’ e insieme alla Regione Veneto e con il Sindaco Mauro Armelao vogliamo investire su questo primato.”.
 
E conclude: “ Se è vero che la Cultura è un volano dell’economia, la Cultura del mare con la Pesca  è la radice profonda  di questa città, che su questo ‘campo’ non teme rivali né in Adriatico né in Italia”.



 

mercoledì 16 marzo 2022

CHIESTE DA CONTE MISURE URGENTI PER I SETTORI PESCA E ACQUACOLTURA

 


Questo il testo dell’ Interrogazione prioritaria con richiesta di risposta scritta presentata alla Commissione dall'Eurodeputata Rosanna Conte con oggetto:

Misure urgenti per il settore della pesca e dell’acquacoltura a fronte dell’aumento dei  prezzi e del conflitto in Ucraina

Dall’inizio della pandemia ad oggi, il settore della pesca e dell’acquacoltura stanno affrontando una difficile crisi economica esacerbata dal recente aumento dei prezzi dell'energia.


Complice anche il conflitto russo-ucraino, i costi del carburante sembrano destinati ad aumentare sempre più, raggiungendo i massimi storici in molti Stati. Questa situazione ha causato malessere in molte marinerie europee, spingendo i pescatori a manifestare e scioperare a causa dell’impossibilità di andare a pescare e poter rientrare dei costi delle operazioni di pesca.


In aggiunta, i prezzi del pesce di prima vendita sono bassi e non consentono di coprire l’aumento dei costi di produzione, andando a danneggiare ulteriormente la redditività dei pescatori e costringendo molti a dismettere l’attività.


Considerate le condizioni attuali, garantire la sopravvivenza delle attività produttive dell’UE risulta doppiamente necessario per assicurare approvvigionamento e sicurezza alimentare.


Pertanto, si chiede alla Commissione se intende:

  • - adottare misure urgenti e straordinarie per far fronte alle difficoltà della flotta UE, ricompensando i costi aggiuntivi causati dall’aumento del prezzo dell’energia e del carburante e proteggendo il settore dall’instabilità dei mercati;
  • - considerare l’attuale situazione come emergenziale, prevedendo l’apposito uso del FEAMPA e l’adattamento degli orientamenti sugli aiuti di Stato per fornire ulteriore sostegno agli operatori ittici.


PESCA, CONTE (LEGA) A UE - SERVONO MISURE URGENTI E STRAORDINARIE CONTRO CARO CARBURANTE. ANCHE L'ASSESSORE REGIONALE VENETO CORAZZARI CONDIVIDE L'URGENZA DEGLI INTERVENTI.

 


“Il grido di allarme giunto dalle marinerie di tutta Europa, non solo italiane, è inequivocabile.

L’aumento dei prezzi dell’energia sta mettendo in ginocchio il settore della pesca e dell’acquacoltura, esacerbando una crisi che si trascina da tempo e che è stata acuita ancora di più dalla pandemia. L’Europa non può voltarsi dall’altra parte, ma deve agire immediatamente con misure urgenti e straordinarie.

È quanto ho chiesto con una interrogazione prioritaria inviata alla Commissione UE: occorre ricompensare i costi aggiuntivi causati dall’aumento del prezzo dell’energia e del carburante, e proteggere il settore dall’instabilità dei mercati.

L’attuale situazione è emergenziale, e come tale va affrontata, prevedendo l’apposito uso del Feampa e l’adattamento degli orientamenti sugli aiuti di Stato per fornire ulteriore sostegno agli operatori ittici, così com'era stato fatto in occasione del COVID e della Brexit.

Le conseguenze del conflitto in corso in Ucraina aggraveranno ancora la crisi. E i nostri pescatori hanno già affrontato sacrifici enormi, spesso dovuti a scelte sbagliate fatte in Europa. Qui è in gioco un pezzo importante della vita economica e sociale delle nostre comunità costiere, oltre che del nostro approvvigionamento e sovranità alimentare.

I pescatori meritano delle risposte adeguate e immediate. Insieme ai colleghi eurodeputati della Lega in Commissione Pesca, abbiamo presentato parallelamente una seconda interrogazione sul tema, per aumentare la pressione su Bruxelles. Non ci sono più scuse, l’Ue e gli Stati Membri devono agire per tutelare pesca e acquacoltura in questo momento difficile”.

Lo dice l’eurodeputata della Lega e capogruppo di Identità e Democrazia in Commissione Pesca al Parlamento europeo, Rosanna Conte.


Da parte sua l'Assessore Regionale con delega alla pesca Cristiano Corazzari, nel condividere l'intervento dell'Onorevole Conte ed esprimendo solidarietà alle marinerie che si trovano ad affrontare questo “nuovo flagello” dovuto ai rincari, afferma che “il il caro gasolio che sta coinvolgendo anche il gasolio agevolato usato dai motopescherecci, sta influendo pesantemente sulle attività già duramente colpite dalla riduzione delle giornate di pesca e dalla crisi economica causata dal Covid, considerando che le spese per il carburante incidono fino a oltre 50 per cento sui costi che le aziende ittiche devono sostenere e spesso le imprese non riescono a coprire le voci di spesa con i ricavi. La situazione è davvero difficile ed è più che urgente scongiurare uno scenario drammatico.”

martedì 15 marzo 2022

PESCHERECCI ALIMENTATI A GPL - POSSIBILE TECNICAMENTE E PERMESSO DALLE NUOVE NORME


Una nuova direttiva dell'Unione Europea,
“Attrezzature e accessori per GPL - Sistemi di propulsione a GPL per imbarcazioni, yacht e altre unità” permette di convertire i motori delle imbarcazioni, senza distinzioni tra pleasure/diporto ed uso lavoro, per imbarcazioni tra 0 e 24m di lunghezza portandoli verso la transizione ecologica.

In questo contesto il nuovo codice della nautica definisce sostenibile il carburante gassoso GPL definendolo rispettoso dell’ambiente al pari del metano e dell’elettrico.

Entro 24 mesi dall’entrata in vigore di questa legge il Governo può attuare procedure per approvare e installare sistemi di alimentazione a GPL a metano ed elettrici e relativi motori sulle imbarcazioni.

Da una parte il decreto permette l'uso di carburanti gassosi, GPL incluso, e dall’altra impone la chiusura di deposito GPL di Punta Colombi.

La cantieristica navale sta abbandonando la costruzione di grandi motori alimentati a gasolio pensando di premiare motori elettrici che di fatto sono alimentati da batterie o da generatori alimentati a gas (GNL per navi superiori a 24metri, GPL per quelle al di sotto dei 24 metri).



Per i motori fuoribordo, alcuni produttori hanno già predisposto motori alimentati solo a propano.

La strada che sta prendendo l’industria dei motori si sta muovendo in una direzione da cui Chioggia si sta allontanando, spinta anche da una campagna terroristica attuata nei confronti dell’impianto di Punta Colombi, mentre uno analogo, a GNL , con serbatoio da 32 mila metri cubi sarà realizzato a Porto Marghera, lungo il canale industriale Sud.


MIPAAF - FONDO PER LO SVILUPPO E IL SOSTEGNO ALLE FILIERE AGRICOLE, PESCA E ACQUACOLTURA


Il MIPAAF informa che le risorse disponibili per sovvenzionare gli operatori dei settori della pesca e dell’acquacoltura equivalgono a 20 milioni di euro i quali saranno ripartiti in 15 milioni per la pesca marittima, 3,5 milioni per l’acquacoltura e 1,5 milioni per la pesca nelle acque interne. 

I contributi potranno essere erogati alle imprese della pesca marittima che abbiano almeno una imbarcazione in armamento alla data del 3 giugno 2022 e saranno determinati su base proporzionale in funzione del numero delle imbarcazioni in armamento alla data indicata e alla stazza dell’imbarcazione misurata in GT, grosse tonnage, partendo da un minimo di 1,000 euro per le barche aventi una classe GT compresa tra 1 e 5, arrivando a 26,800 euro per le unità da pesca con GT superiore a una classe 2.500.


Per quanto riguarda l'acquacoltura, i contributi saranno erogati agli operatori che risultino già attivi in data antecedente il 1° gennaio 2022 e in attività alla data della presentazione della domanda. Questa sezione di contributi è ripartita in 8 sotto riserve corrispondenti alle dimensioni dell’impresa, privilegiando le imprese con dimensioni minori.

In questo caso i contributi saranno erogati in due quote, una fissa di 500 euro per ogni domanda ammissibile e una variabile in proporzione ai ricavi medi del triennio 2019/2021.

Per quanto riguarda le imprese che hanno iniziato l’attività dopo il 1° gennaio 2021 il fatturato medio annuo coincide con il 50% la media del fatturato delle imprese analoghe.


Per quanto riguarda la pesca in acque interne, questa dovrà essere gestita dalle Regioni direttamente competenti le quali metteranno a disposizione una finestra temporale all'interno della quale dovranno essere presentate le domande.


Le risorse che entro il 2022 non saranno collocate potranno essere utilizzate nel 2023


ALLEANZA DELLE COOPERATIVE DELLA PESCA - IL MIPAAF DEVE SOSTENERE IN UE LE ISTANZE DEI PESCATORI


L’Alleanza delle Cooperative della Pesca ha scritto al MIPAAF  perchè sostenga in Europa le istanze dei pescatori, quali dotare il settore di ammortizzatori sociali strutturali e prevedere risorse economiche per un fermo volontario nel caso in cui l’impresa decidesse di sospendere l’attività a causa del caro gasolio.

Come afferma Alleanza, in un’ottica di maggiore flessibilità sarebbe da rivedere anche il sistema degli aiuti de minimis.

Come sostiene l’Alleanza delle Cooperative della Pesca “Anche se i pescatori stanno tornando in mare, perché non possono più permettersi di non lavorare, non viene meno il disagio. Come nel pieno della pandemia, molti pescatori stanno optando per la riduzione delle giornate di lavoro, così da contenere i costi. Una soluzione per sopravvivere, ma occorre fare di più”.


La cooperazione accusa una speculazione sul caro-gasolio in quanto il costo del gasolio al barile risulta essere più basso rispetto al 2008 ma molto più costoso alla pompa rispetto allo stesso anno.


Preoccupa anche la volontà da parte dell’Europa di proiettarsi troppo in avanti nel futuro pensando a sperimentare per i pescherecci motori a alimentazione con idrocarburi o olio di colza, mentre ora servono soluzioni per affrontare il quotidiano


L'EURODEPUTATA CONTE SCRIVE A UE: RIVEDERE PAC PER PROMUOVERE LA SOVRANITÀ ALIMENTARE


Bruxelles, 15 mar 22 

La guerra in Ucraina sta generando un effetto domino globale, con effetti fortemente negativi sul comparto agroalimentare, ancora frenato dalla pandemia e già gravato dai vincoli del Green Deal, e con rincari dei prezzi già preoccupanti per imprese e famiglie. A tutto ciò, si aggiunge la crisi concomitante dell’autotrasporto, che può provocare danni incalcolabili per Paesi come l’Italia, dove l’85% delle merci viaggia su strada.


Ecco perché l’Ue deve agire immediatamente. In una interrogazione che ho presentato alla Commissione europea, ho chiesto di ridurre la dipendenza dall’estero potenziando la sovranità alimentare a livello nazionale, anche diversificando le fonti di approvvigionamento, e togliendo i vincoli alle colture per colmare le insufficienze strutturali nel sistema di approvvigionamenti dell’Ue.


La Pac va rivista in tal senso perché le condizioni in cui ci troviamo lo richiedono. Inoltre, bisogna incoraggiare a investire sui contratti di filiera di lungo periodo tra agricoltori e industrie. Infine, è fondamentale garantire la consegna dei prodotti alimentari per assicurare le forniture alla popolazione e soprattutto evitare speculazioni sui prezzi di prodotti come grano, riso, mais, soia, cereali e dei fertilizzanti”. 

CARO GASOLIO - COSA STA FACENDO LA PUGLIA


Le difficoltà dovute al caro-gasolio stanno coinvolgendo tutte le regioni costiere, e leggiamo che la Puglia sta muovendosi in via autonoma.

Anche se ieri la giunta regionale riunitasi non ha discusso sull’argomento che gravita attorno all’aumento dei costi dell’energia, l’assessore regionale all’agricoltura aveva paventato la possibilità di approvare una delibera per dare respiro ai settori che stanno soffrendo a causa del caro energia.

Però, per evitare che la delibera venga impugnata dal TAR da qualche categoria che si potrebbe ritenere insoddisfatta, l’assessore ha ritenuto più opportuno pensare a una norma di legge. 

Come leggiamo sul Corriere del Mezzogiorno su un articolo pubblicato oggi, promuovere una legge significa coinvolgere nella discussione anche le minoranze.

La legge che verrebbe costituita dovrebbe contrastare le tre principali emergenze in capo all’assessorato regionale pugliese: il caro-gasolio che coinvolge autotrasporti e pescherecci, il caro bollette, che vede coinvolti tutti indistintamente e il prezzo del latte, che attualmente è antieconomico per i produttori. 


L’assessore sta pensando a un testo con cui poter erogare un sostegno una-tantum alle imprese colpite dal caro energia.

La Regione dovrebbe poi trovare fondi per poter finanziare gli altri interventi che potrebbero provenire dal bilancio autonomo, che è governabile totalmente dalla regione, dal PSR, fondi provenienti dall’Unione Europea per il Piano di Sviluppo Rurale e dal FEAMP, fondo europeo per la politica marittima.

I fondi totali necessari si aggirerebbero secondo la Regione dai 10 ai 12 milioni di euro e lo studio è stato dibattuto tra gli assessorati pugliesi di agricoltura e bilancio.

I fondi UE, come sono i PSR e i FEAMP, dovrebbero servire a coprire investimenti e non sussidi e indennizzi. Per ovviare l’assessore all’agricoltura ha chiesto una deroga a Bruxelles per poterli usare per sostenere le imprese in difficoltà, con la stessa logica con cui furono utilizzati i fondi per sostenere le imprese durante le prime ondate covid.


Ieri l’assessore aveva avuto modo di incontrare i rappresentanti delle marinerie, rassicurandoli.

Giovedì intanto ci dovrebbe essere un’audizione in Regione ma un accordo di massima potrebbe arrivare già in giornata.

Sono intervenuti a riguardo i due parlamentari Lacarra, che ha proposto lo scostamento di bilancio per una cifra di 20 miliardi, e Scagliusi che chiede un intervento sulle imposte optando per un ricalcolo dell’IVA e una rimodulazione delle accise. Inoltre, quest’ultimo, ritiene si debba intervenire anche sui produttori dei carburanti che oggi stanno incamerando profitti extra di notevole entità, come riporta il servizio.

Quindi, nonostante altri vocali stiano diffondendo tra le marinerie la notizia che la Puglia abbia  già sistemato la situazione, decidendo di far pagare ai pescatori il gasolio a 0.75 euro al litro, accollandosi la differenza tra questa cifra e l'effettivo importo pagato, non c'è ancora nulla di scritto, non sul web, e sembra sia ancora tutto in divenire.