domenica 7 agosto 2016

GIUBILEO DELLA PESCA TRA SAN DOMENICO E IL MARE. PREMIATI I PESCATORI DI LUNGO CORSO, RICORDATI I CADUTI


Molti pescatori di lungo corso con le loro famiglie, il Coro Popolare Chioggiotto, le barche ormeggiate in "Riva Mare" e pronte a salpare al largo per celebrare il connubio con le acque, il bragozzo Ulisse a tracciare la rotta, la Festa del Pescatore che -dopo la regata di sabato, delle mascarete a due remi- ha chiuso i battenti in piazza Todaro con la distribuzione dei prodotti ittici. La tradizionale due giorni agostana, organizzata dalla Fondazione della Pesca, ha avuto il suo clou nella concomitanza con il Giubileo, occasione che ha visto il vescovo Adriano Tessarollo convocare al santuario di San Domenico -sotto il Cristo- la marineria locale per la messa della domenica mattina: «Il vescovo ha aperto la porta santa», racconta il parroco don Vincenzo Tosello, «entrando assieme alle autorità e ai fedeli che hanno gremito la chiesa anche in piedi. I canti sono stati animati dal Coro, nell'omelia il vescovo ha ricordato ai pescatori di vivere secondo giustizia e nella carità». Don Tosello ricorda che tutte le offerte di solidarietà raccolti in questi giorni saranno devolute all'emporio che la Caritas diocesana sta allestendo a Borgo San Giovanni. Dopo la premiazione dei pescatori più anziani, la processione guidata dal vicario generale si è diretta alle bocche di porto assieme ai Marinai d'Italia -previa sosta in laguna alla statua della Madonna Immacolata- per la benedizione del mare, essenziale alla vita della città, e il suffragio dei lavoratori che in esso hanno perso la vita, attraverso una corona d'alloro.