mercoledì 27 aprile 2022

LA PESCA SOFFOCATA DALLA MUCILLAGINE

Per quanto riguarda il settore della pesca, negli ultimi tempi la situazione è peggiorata per i pescatori dell'alto Adriatico a causa della mucillagine che finisce col rivestire le maglie delle reti, appesantendole e impedendo le operazioni di pesca ma che può causare anche la moria delle specie ittiche. Le operazioni di pesca vengono rallentate da questa bava gelatinosa mescolata a fanghiglia, di fatto le reti diventano inefficaci e non possono essere più utilizzate se non vengono ripulite. Per farlo ci impiega moltissimo tempo e una grande quantità di gasolio. Ciò si riflette in un aumento dei costi. Il pescato non ne risente per qualità ma sicuramente per quantità, rendendo antieconomiche le battute di pesca. Le imprese chiedono un sostegno economico come tutte le imprese che sono state colpite dalla crisi economica La mucillaggine, che è un composto gelatinoso di zuccheri complessi, può causare anche problemi ai motori ad esempio intasando i filtri. E costituisce un problema che può riversarsi anche nel settore turistico. Mai come in questi frangenti i pescatori possono essere definiti veramente i custodi del mare.

giovedì 21 aprile 2022

COMINCIANO GLI INCONTRI PER IL RINNOVO DEL CCNL DEL PERSONALE NON IMBARCATO DALLE COOPERATIVE DI PESCA


Il contratto collettivo nazionale del lavoro per il personale non imbarcato dipendente dalle Cooperative di pesca è scaduto lo scorso dicembre. Ora
la delegazione trattante di Fai, Flai e Uila Pesca e le Centrali Cooperative Agci-Agrital, Legacoop Agroalimentare, Federcoopesca-Confcooperative si sono incontrate in videoconferenza per presentare la piattaforma per il rinnovo che dovrà rimanere valido per quattro anni: dal 2022 al 2025.

Il confronto si apre in un periodo storico alquanto complesso, e potrebbe rappresentare una sfida per lo sviluppo del comparto ittico, a quanto affermano i sindacati. 

Il lavoro va valorizzato, con il miglioramento delle tutele, economiche e normative. In particolar modo per quanto riguarda temi quali salute, sicurezza, formazione, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e welfare.

Sono già state fissate le date per i successivi incontri.

Tale contratto coinvolge categorie molto eterogenee e dovrebbe avere una stesura da cui esca valorizzato il ruolo della pesca a 360°, passando dall’ittiturismo al pescaturismo, dall'acquacoltura alla maricoltura,
e poi dalla lavorazione alla commercializzazione.


martedì 19 aprile 2022

LE RUDITAPES PHILIPPINARUM DALLA SPAGNA A RISCHIO NOROVIRUS


Il sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi in ambito europeo (RASFF) ha lanciato un allarme riguardante le vongole veraci della specie Ruditapes philippinarum che interessa il mollusco allevato in Spagna, che viene però importato in Portogallo e in Italia, e che può risultare colpito dal batterio Norovirus.


Si tratta di un batterio che può portare conseguenze spiacevoli alla salute dei consumatori, soprattutto in quanto durante il periodo del trasporto delle vongole dalla Spagna all’Italia, che dura almeno 4 giorni, il batterio prolifera diventando pericoloso, infatti il rischio è definito serio dall’Ente.

L’operazione fatta dalla Guardia di Finanza di Chioggia a Conche di Codevigo ha seguito le tracce delle vongole provenienti dalla Spagna. Il prodotto viene ufficialmente dal Portogallo ma viene importato clandestinamente dalla Spagna. Seguire il prodotto ha permesso alle Fiamme Gialle di debellare l’attività del magazzino incriminato durante un’attività finalizzata alla tutela della salute pubblica. 


CODEVIGO - SEQUESTRO DI 2.450 KG DI VONGOLE




A Conche di Codevigo la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Chioggia ha scoperto, all’interno di un magazzino, l’allestimento di un centro di lavorazione e spedizione di molluschi bivalvi. 

Il magazzino risultava essere, originariamente, adibito a deposito ed officina di un’impresa agricola. L’attività esercitata risultava inoltre priva di ogni autorizzazione prevista nei termini di legge e dei requisiti igienico sanitari richiesti.

All’interno del magazzino si trovavano inoltre 2.450 kg di vongole veraci importate dal Portogallo in modo illegale ma pronte per essere commercializzate. 


Rinvenuti anche macchinari ed utensili utilizzati per la vagliatura del pescato, oltre ad una bilancia professionale ed una vasca della capacità di circa 2.500 litri.

In questo magazzino il pescato veniva lavorato e le acque reflue industriali risultanti venivano scaricate sui terreni agricoli confinanti, terreni destinati alla coltivazione del frumento.

I veterinari dell’ULSS 6 di Padova hanno verificato la necessità di distruggere il prodotto ittico recuperato a causa della possibile contaminazione da agenti patogeni.

L’azione dei militari a terra è stata assistita da militari in elicottero della Sezione Aerea di Venezia, i quali, dall’alto, hanno potuto rinvenire una trentina di tonnellate di rifiuti, tra i quali anche rifiuti pericolosi, autoveicoli e imbarcazioni dismesse, olii esausti, il tutto in un’area di 6500 mq e all’interno di due stabili, realizzati tra l’altro con abuso edilizio. 


Esito dell’operazione il sequestro dei rifiuti e del magazzino utilizzato oltre alla denuncia all’autorità giudiziaria per cinque persone.

giovedì 14 aprile 2022

PESCA, CONTE (LEGA): COMMISSIONE UE APRE A ULTERIORI MISURE DI SOSTEGNO CONTRO LA CRISI



Bruxelles, 14 apr 2022

Le nostre pressioni sulla Commissione europea stanno dando frutto: dopo aver attivato il meccanismo di crisi e un quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, come sollecitato dalla Lega al Parlamento UE, adesso Bruxelles apre alla possibilità di ulteriori misure di sostegno per la pesca e l’acquacoltura.

Rispondendo a una interrogazione prioritaria che ho presentato insieme ai colleghi Lega in commissione Pesca, il commissario Virginijus Sinkevičius ha confermato di stare esplorando ‘altre soluzioni complementari, tra cui eventuali azioni nel quadro del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (2014-2020) per utilizzare le restanti risorse finanziarie disponibili perché rimaste inutilizzate.

Si tratta di un’apertura importante, a cui però devono seguire atti concreti per far sì che pescatori e acquacoltori possano davvero beneficiare di questi aiuti.

I nostri pescatori stanno pagando un prezzo altissimo per le conseguenze del caro gasolio e della guerra in Ucraina. Il meccanismo di crisi, con sostegni finanziari immediati a carico del FEAMPA per compensare le perdite subite dallo scoppio delle guerra fino alla fine dell'anno, e l’ok ad aiuti di Stato fino a 35mila euro, sono stati un primo passo per tamponare l'emergenza.

Ma serve fare di più. Noi continueremo a battere i pugni a Bruxelles per difendere le nostre marinerie".

Lo dice l'eurodeputata e capogruppo della Lega in commissione Pesca al Parlamento UE Rosanna Conte, prima firmataria dell'interrogazione scritta prioritaria insieme a Valentino Grant, Massimo Casanova e Annalisa Tardino.

NICOLA BOSCOLO PECCHIE - IMPORTANTE LA COLLABORAZIONE DELLA COSTA VENETA A DIFESA DELLA RISORSA


Riguardo il progetto che coinvolge le vongolare appoggiate al Co.Ge.Vo, partito questa mattina, abbiamo interpellato il responsabile alla Pesca per il Veneto di Fratelli d’Italia, Nicola Boscolo Pecchie. 

Il progetto permetterà che la semina delle vongole venga portata dalle aree del litorale dell’alto Adriatico aventi una maggior risorsa a ripopolare il nostro litorale, che ora sta soffrendo per varie concause.

Pecchie ha affermato che si guarda con grande interesse a questo progetto in quanto dà il senso che la pesca, al di là dei tentativi di riconversione, di integrazione e diversificazione del reddito dei pescatori, a Chioggia e a Sottomarina rappresenta l’identità della città.


Le azioni messe in atto sul settore della pesca si riflettono di conseguenza sulla città stessa. La pesca a Chioggia  rappresenta un’identità economica e sociale. Ogni sforzo fatto per contribuire allo sviluppo economico del settore ittico si riflette sull’identità del territorio.

Chioggia è pesca, Sottomarina è pesca. Il rischio conseguente alla crisi della pesca è la loro stessa esistenza.


Quindi grande interesse sul progetto e grandi aspettative. Ovviamente si devono monitorare con attenzione tutti i possibili feedback e le risultanze dei processi.


Inoltre le unità da pesca che trasferiranno la semina da Porto Caleri e Porto Levante sul nostro litorale indicano che esiste una costa Veneta e non solo singoli compartimenti marittimi.

La pesca  purtroppo è un argomento che riguarda una minoranza di operatori, anche quando se ne parla in Regione, prosegue Pecchie, in quanto in definitiva sono solo due provincie ad essere interessate, Venezia e Rovigo.

Nel passato il fatto di costituire una minoranza e di contare poco anche nelle sedi regionali e parlamentari ha costituito un problema.

Ma la pesca identifica la costa veneta e questa collaborazione tra diversi siti geografici dà un'idea di unità della costa a difesa della risorsa anche nell’ambito della Blue Economy la quale riguarda molte attività che si svolgono nel mare, oltre alla pesca.

Questa cooperazione tra i vari comparti dimostra che tutta la costa veneta ha nell’ittico un’importante risorsa. Questo progetto dà fiducia nel futuro, nel rafforzare economia e identità e dovrebbe portare a far rivalutare il settore e non dare più l’impressione che la pesca sia solo la sorella povera dell’agricoltura.


mercoledì 13 aprile 2022

PARTE IL PROGETTO REGIONALE IN COLLABORAZIONE CON IL CO.GE.VO. PER IL RIPOPOLAMENTO DELLE VONGOLE


Si tratta di un progetto finanziato da fondi regionali quello che parte parte oggi e che coinvolge il settore delle vongolare riunite sotto l'egida dei Co.Ge.Vo. il cui fine sarà il ripopolamento delle acque del nostro litorale di semina di vongole.

Nello specifico le vongolare appartenenti alla flotta clodiense si divideranno i compiti, una parte si dedicherà alla pulizia e all’ossigenazione del fondo, un’altra parte porterà sullo stesso litorale la semina prelevata da altre coste dell’alto Adriatico quali Cavallino TrePorti, Porto Levante e Porto Caleri. Si spera che dalla mescolanza di vongole provenienti da habitat leggermente diversi possano riprodursi vongole più resistenti e forti e che possano crescere più di quelle che si raccolgono attualmente. 

Il progetto è seguito da Veneto Agricoltura, Agriteco e dall’Università di Padova, Enti che supervisioneranno le attività e che cercheranno di capire anche come i nuovi apporti reagiranno a questa transizione.

Il settore, che da anni sta subendo le conseguenze prima dell’acqua granda, poi della tempesta Vaja, ha molta fiducia nell’iniziativa. 


BANDO FEAMP DA 1,8 MILIONI DI EURO - CONTRIBUTI DI SOSTEGNO ALLA PESCA IN ACQUE INTERNE COLPITA DALLA CRISI COVID


La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore regionale alla Pesca, ha approvato un bando dedicato alle imprese di pesca attive nelle acque interne per un valore complessivo di 1.838.324 Euro, di cui
  • il 50% in quota FEAMP (Euro 919.162),
  • il 35% di quota nazionale, fondo di rotazione (Euro 643.413,40),
  • il 15% di cofinanziamento regionale (Euro 275.748,60)
nell’ambito del Piano Finanziario FEAMP 2014-2020.

Dopo i ristori già stanziati per sopperire alle perdite subite a causa dell’emergenza Covid per le attività di pesca nelle acque marittime (Euro 1.723.430) e per l’acquacoltura (Euro 2.118.272) ora è il turno dei ristori per le attività nelle acque interne.

Il requisito necessario è l’iscrizione all’Anagrafe del Settore Primario e aver subito l’arresto temporaneo delle attività di pesca tra il 1° febbraio e il 31 dicembre 2020 come conseguenza dell’epidemia di COVID-19.

C’è tempo 60 giorni per presentare le domande attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto.

“La crisi provocata dal Covid ha colpito duramente il settore della pesca – commenta l’assessore alla Pesca della Regione del Veneto – con questo bando siamo al fianco dei pescatori, lavoratori di un settore importante per l’economia del nostro territorio e sentinelle preziose per la tutela di un ambiente fragile come quello dello spazio lagunare”.

sabato 9 aprile 2022

CRISI PESCA - I PESCATORI STANNO ANCORA ATTENDENTO I FONDI DEL FERMO PESCA DELLO SCORSO ANNO

Il settore della pesca continua a essere un settore in crisi. Seppure non sia quotidianamente all’ordine del giorno i problemi che vive sono quotidiani.

Le riunioni si susseguono, talvolta per ogni singola categoria e talvolta vedendo di riunirle insieme in discussioni che possano coinvolgere tutte, come tutte sono coinvolte, anzi travolte, dagli stessi problemi. 

Il caro gasolio non è un problema accantonato, il prezzo al litro resta alto e l’influenza del prezzo incide in modo importante, riducendo le parti che vanno suddivise tra l’armatore e i marinai.

Tanti armatori, ritenendo antieconomico uscire in mare a causa non solo dell’aumento del carburante ma anche del calo del prodotto disponibile, pensano di fermarsi tra un paio di settimane, ben distanti dal fermo obbligatorio di  luglio. 


Numerose le spese aumentate, non solo quelle riguardanti la gestione della barca, l’attrezzatura il suo mantenimento in buono stato ma anche la spesa che riguarda gli uomini a bordo come, ad esempio, è aumentato il minimo garantito anche se l’armatore fa sempre maggior fatica ad assicurarlo.


L’ultima cosa che vorrebbero gli armatori è sbarcare l’equipaggio, farlo ha sicuramente un costo,  ma non vogliono neppure lasciare i loro uomini a casa senza un lavoro. 

I marinai non sono tutelati, non hanno la cassa integrazione e la cisoa per il momento chiede pagamenti agli armatori ma non è adeguata al settore pesca e non elargisce nulla agli uomini. 


Il 20% promesso per mitigare le spese aumentate a causa del caro gasolio non sembra essere ancora a norma di legge ma gli stessi contributi dei fermo pesca dello scorso anno devono ancora arrivare alle tasche dei pescatori e sarebbero anch’essi un ristoro per la categoria. 


E i sindacati? Per il momento sindacati e armatori non sembrano essersi sentiti e ora più che mai sembrerebbe utile un confronto. Sono gli stessi armatori a vedere una situazione nera ma abbandonare l’equipaggio o parte di esso sarebbe solo l'ultima spiaggia.


MAZZARO - SOLIDARIETA' AL MONDO DELLA PESCA


La giornata del mare è una ricorrenza entrata in vigore nel  2018 con lo scopo di valorizzare il mare e sensibilizzare i più giovani sull’importanza del rispetto e della conoscenza del mare, risorsa fondamentale per l’Italia anche considerando le economie che produce. 

In questo senso le località della costa, in particolar modo quelle della costa Veneta, dovrebbero farsi fautrici della cultura del mare.

Chioggia, ritenuta Capitale della Pesca per storia e tradizione, è la sede del maggiore Mercato Ittico sul Mare Adriatico, il cui claim è “Custodi dell’Adriatico”.


L’amministratore unico del Mercato Ittico all’Ingrosso di Chioggia, Emanuele Mazzaro, sostenendo l’importanza della pesca nella Blue Economy considera che il settore viene penalizzato da molti fattori, dal caro gasolio alle pressioni esercitate dall’Unione Europea.


I problemi del settore si riversano su tutta la comunità costiera. Negli ultimi 35 anni il 40% della flotta italiana è andato in disarmo secondo Coldiretti Pesca , ci informa Mazzaro.

Il kick off degli Stati Generali Pesca, organizzati dal Mercato Ittico all’Ingrosso, afferma, si erano tenuti a dicembre nella speranza di essere alla fine del periodo buio della pandemia mentre ora la situazione vede il conflitto bellico alle porte dell’Europa, con effetti, anche economici, che possono diventare devastanti e trascinare nel baratro intere economie.

Lunedì mattina, verso le 9:30, l’avvocato Mazzaro per solidarietà al mondo della pesca chioggiotto e italiano, parteciperà all’asta delle seppie, chiamate l’oro nero dell’Adriatico.



Si tratta di essere solidale con chi lavora per garantire un prodotto d’eccellenza che rischia di essere sostituito con prodotto di importazione se non vengono presi adeguati provvedimenti per la sua tutela. 


Intanto gli Stati Generali della Pesca sono stati annunciati dal 3 al 6 maggio prossimi, come riporta l’ultimo comunicato del 3 dicembre scorso all’alba del kick off day.

Anziché tenersi totalmente a Chioggia, come si era pensato in un primo momento, si terranno a Chioggia, Caorle, sul Delta del Po e a Venezia. 

La scelta non sembra essere stata molto apprezzata dai pescatori chioggiotti, i quali riconoscono in Chioggia la supremazia nel mondo ittico rispetto alle altre città costiere; probabilmente gli addetti al settore si aspettavano che tutte le quattro giornate  si svolgessero a Chioggia, proprio per il ruolo che riveste.


giovedì 7 aprile 2022

IL CARO GASOLIO METTE A RISCHIO IL SETTORE ITTICO CROATO


La crisi che sta colpendo la pesca in Italia a causa del caro gasolio sta interessando anche la vicina Croazia, ciò dopo una buona ripresa del settore nel 2021.

Le ripercussioni nell’economia sono state ravvisate già prima dell’inizio della guerra in Ucraina a causa dell’aumento dei prezzi delle risorse energetiche e del tasso di inflazione. 

La Croazia dipende dalle importazioni di combustibili fossili e di gas. 

Come per l’Italia, l’attuale guerra può compromettere interi settori dell’economia croata, soprattutto la pesca, uno dei settori trainanti dell’economia croata, mettendo in difficoltà una filiera da cui dipendono 3000 operatori.

Il Ministero dell’Agricoltura croato ha promesso circa 10 milioni euro per mitigare gli effetti dei rincari del carburante che toccano non solo la pesca ma anche altri settori, infatti ha dovuto chiudere temporaneamente anche una fabbrica di fertilizzanti che dà lavoro a 1600 persone


domenica 3 aprile 2022

IL PROGETTO FIRESPILL RENDERÀ PIÙ EFFICIENTI I SERVIZI DI EMERGENZA CROATI E ITALIANI


Secondo il capo del dipartimento amministrativo per i veterani  croati, protezione civile e i diritti umani croato Damir Gabrić, il servizio che offre la Croazia in risposta alle catastrofi che si verificano anche in mare, ha un livello invidiabile sia per la formazione del personale che per la preparazione. Manca però l'eccellenza dell'attrezzatura tecnica. 

In alcune situazioni Croazia e Italia devono cooperare in maniera sinergica per affrontare l'emergenza e, tale cooperazione, è necessario che agisca ai massimi livelli. 

Quello che potrebbe essere il teatro di un'operazione che necessita della totale cooperazione si ricorda potrebbe essere un'operazione di salvataggio in mare di più uomini intrappolati a bordo di un mercantile, come è effettivamente accaduto. 

Per attuare procedure migliori, la cooperazione transfrontaliera ha permesso lo sviluppo del progetto Firespill, cofinanziato nel programma transfrontaliero Interreg Italia-Croazia.

Il progetto coinvolge 14 partner provenienti da entrambi i Paesi, Italia e Croazia, e prevede la realizzazione e l'equipaggiamento del Centro Regionale di Addestramento delle Forze Operative di Addestramento dei Vigili del Fuoco a Vucevica, scelto come luogo unico da cui coordinare le operazioni di soccorso sul campo, ma anche come sede per educare e formare il personale sui temi della protezione da calamità naturali, ma non solo. 

Nel centro sarà prevista la costruzione e l'equipaggiamento di strutture di simulazione, l'organizzazione di esercitazioni, si terranno seminari di addestramento avanzato con uno scambio di conoscenze transfrontaliere oltre a esercitazioni dimostrative per il salvataggio di civili e altro. 

Il Centro avrà anche una filiale nella contea di Dubrovnik-Neretva, Kula Norinska, che asservirà alla prevenzione di incendi, di inondazioni e altri pericoli nella valle della Neretva e dintorni.

Entrambi i centri in Croazia stabiliranno una cooperazione transfrontaliera permanente con il Parco di Formazione del Belvedere di Fabriano nelle Marche.

Anche questo potrà trarre benefici dal progetto migliorando le proprie strutture.

venerdì 1 aprile 2022

REGIONE VENETO - BANDO PER LE ASSOCIAZIONI DI PESCA SPORTIVE E DILETTANTISTICHE


Con una delibera della Giunta Regionale del Veneto è stato approvato un nuovo bando per l’erogazione di contributi regionali per un valore complessivo di 776.500 euro a favore delle Associazioni di pesca dilettantistico-sportive e amatoriali del Veneto.

Il fine è sostenere i progetti delle associazioni di pesca dilettantistico-sportiva e amatoriale e per le iniziative per gestire, controllare e tutelare il patrimonio ittico autoctono, le specie quindi che vivono nelle acque interne e in quelle marittime interne.  

Inoltre si tratta di sostenere quegli investimenti che hanno lo scopo di ripopolare le acque regionali con investimenti sui centri di produzione e riproduzione della fauna ittica autoctona. 

A quanto afferma l’assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari “Le associazioni di pesca sportiva, come prevede la legge regionale 19 del 1998, hanno un ruolo di primo piano nelle attività di valorizzazione e presidio dei corsi d’acqua nonché nella promozione di tecniche di pesca a basso impatto ambientale come il no-kill e il catch & release e a loro dedichiamo questo bando per finanziare le migliori progettualità"

L'attività dei pescatori sportivi lungo i corsi d'acqua è di fatto un'attività di presidio che è stata costantemente favorita dalla Giunta Regionale  e che va quindi sostenuta anche con contributi economici

Il bando è stato condiviso con la Consulta regionale per la pesca ricreativa.

I progetti, per accedere al finanziamento, dovranno collocarsi in una delle tre Misure previste:

  • Misura 1 (Valorizzazione delle realtà associative della pesca dilettantistico-sportiva e/o amatoriale  operanti sul territorio veneto),
  • Misura 2  (Tutela e preservazione del patrimonio ittico regionale, con riferimento alle acque interne  e alle acque marittime interne),
  • Misura 3 (Investimenti a sostegno delle attività di formazione, divulgazione, vigilanza e tutela della  fauna ittica, nonché investimenti a supporto delle attività di sviluppo del patrimonio ittico regionale). 


L’importo complessivo del finanziamento è pari a Euro 776.500,00 suddiviso in 282.000 Euro per la Misura 1, 350.000 Euro per la Misura 2 e 144.500 Euro per la Misura 3.