giovedì 28 febbraio 2019

CON IL PESCHERECCIO CONTRO IL RELITTO DELLA NAVE HALA B FUORI DALLE BOCCHE DI PORTO: "ERA BUIO, IL CARGO NON È SEGNALATO"

Poco prima delle ore 3.30, la scorsa notte, il peschereccio Stefania T ha urtato, a meno di tre miglia al largo delle bocche di porto di Chioggia, il relitto della nave cargo Hala B, andata a fuoco due sere fa. L’impatto è avvenuto di striscio e ha provocato ingenti danni alla barca -nell’ordine delle migliaia di euro- tra cui la rottura del cavalletto di prua, anche se per fortuna inferiori rispetto ai primi rilievi notturni, e nessun ferito. Lo scafo ora è stato portato in cantiere a Pellestrina. «Sono uscito in mare e non ho visto la nave – racconta l’armatore a Chioggia Azzurra – anche perché era completamente buio, il relitto non era segnalato da alcuna luce. Ero per la mia strada, abbiamo incocciato nel gancio della Hala B che sostiene una fune. Alfine siamo stati graziati, avessimo impattato di prua chissà i danni. Il radar non ha segnalato la nave, si vedeva solo che c’era un’ostacolo ma poi spariva all’orizzonte e pensavamo di averlo superato». Questa mattina il fatto è stato segnalato alla Capitaneria di Porto di Chioggia.

mercoledì 20 febbraio 2019

"SUPER" TRAPELLA TORNA E RIPARTE DALLA PESCHERIA AL MINUTO: È STATA ELETTA PRESIDENTE DEL CONSORZIO

Aveva lasciato l’assessorato alla Pesca, all’Agricoltura e alle Politiche Sociali lo scorso giugno, oberata da emergenze personali e qualche incomprensione di giunta. Ora l’avvocato Patrizia Trapella ("SuperTrapella" per i meriti acquisiti sul campo, specie nella soluzione dell'emergenza casa) rientra in pista a Chioggia, nella città di cui si dichiara innamorata e che l’ha “attirata” ancora una volta: è stata infatti eletta lunedì pomeriggio alla presidenza del consorzio La Pescarìa de Ciosa, che unisce i pescivendoli del pittoresco mercato al minuto. «Stiamo ancora gestendo la situazione che ha portato al mio disimpegno dall’amministrazione – ha detto stamane Trapella alle telecamere di Chioggia Azzurra – ma con minor fatica, tanto che il ponte translagunare mi ha richiamato ancora una volta all’interno delle “mura”». Un impegno non da poco per una donna in un ambiente prevalentemente maschile, per di più con le difficoltà insorgenti nel settore: «A me le sfide piacciono – continua la legale di origine polesana – e sono positiva. Ringrazio per l’offerta ricevuta e che ho accettato, con l’obiettivo dell’internazionalità: bisognerà stendere un programma per essere più visibili nei mercati nazionali ed esteri, e per accedere ai finanziamenti pubblici». Per eleggerla, il consorzio ha modificato lo statuto consentendo la partecipazione alle cariche anche ai non consorziati («le partecipazioni esterne servono a vedere le cose in modo più distante e oggettivo»), oltre alla proroga della durata del consorzio stesso, estesa dal 2020 al 2050. All’ex assessora fa eco Eris Gallo, uno dei membri del direttivo: «Per noi l’avvocato Trapella è un faro-guida. E all’amministrazione diciamo: riva Vena sta morendo, e non vogliamo fare la stessa fine».

martedì 19 febbraio 2019

L'EX ASSESSORA PATRIZIA TRAPELLA È LA NUOVA PRESIDENTE DEL CONSORZIO TRA I COMMERCIANTI DEL PESCE AL MINUTO DI CHIOGGIA

L'ex assessora alla Pesca e alle Politiche Sociali del Comune di Chioggia, avvocato Patrizia Trapella, è stata eletta presidente del consorzio La Pescaria de Ciosa per i prossimi tre anni. I 33 soci del consorzio, riunitisi ieri in assemblea nella sala del mercato al minuto, hanno designato la legale a dirigere una delle più importanti e tradizionali categorie di commercianti della città: «Ho accolto con piacere e con un pizzico di orgoglio - sono le prime parole della neopresidente - la richiesta di questi commercianti a rappresentarli. Devo ringraziarli della fiducia che mi hanno accordato e riposto nella mia figura professionale e umana. Il mercato del pesce al minuto, o più propriamente la Pescheria di Chioggia, è il fiore all’occhiello della città. L’istituzione ha superato i 100 anni di storia e con i propri commercianti garantisce tradizione, è un volano per l’economia ed è inoltre un luogo di arrivo per tutti i turisti che vogliono visitare una delle più belle e folcloristiche pescherie al minuto d’Italia».
Il consorzio ha introdotto variazioni al proprio statuto, rinnovando la scadenza dell’istituzione al 2050 e adeguandosi alla nuova norma in tema di commerciom per favorire la diffusione dei suoi prodotti e la presenza del marchio Pescaria de Ciosa nei mercati esteri, con attenzione ai finanziamenti europei nei settori pesca e commercio. «Voglio dare - conclude Trapella - un cambio di passo a questa realtà. Il mercato della pescheria ha bisogno di nuove idee e una location che risponda alle esigenze sia dei commercianti che dei cittadini. Cercheremo da subito un dialogo con il Comune e gli enti di competenza, e concorderemo nuove iniziative per il rilancio del mercato al minuto». Il consorzio ha eletto vicepresidente Giancarlo Penzo, mentre fanno parte del direttivo i consiglieri Eris Gallo, Alessandro Doria e Daniele Pagan.

giovedì 14 febbraio 2019

ANCHE IL MERCATO ITTICO E LA FONDAZIONE DELLA PESCA ALLA BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO: "DA CONTENITORE AD AMBIENTE VIVO"

Non solo le organizzazioni del turismo di Chioggia e Sottomarina hanno partecipato nei giorni scorsi alla BIT di Milano, il più importante appuntamento nazionale nel settore. Anche il mercato ittico all’ingrosso e la Fondazione della Pesca erano presenti per la prima volta alla fiera del capoluogo lombardo, riportando risultati lusinghieri dall’incontro con diversi operatori e professionisti.

«Lo scopo della trasferta alla Borsa Internazionale del Turismo – racconta l’amministratore unico Emanuele Mazzaro – è trasferire anche fuori regione l’immagine del mercato ittico, trasformandola da contenitore ad ambiente vivo. Così il turista che arriva conosce la realtà e sceglie i suoi prodotti a km zero, a garanzia del consumatore stesso». Allo scopo è attivo da tempo anche il sito chioggiapesca.it

martedì 12 febbraio 2019

I VONGOLARI DEL COGEVO: "OK ALLA DIGA SOFFOLTA, MA CI VUOLE RISPETTO PER NON METTERCI IN GINOCCHIO"

Questa mattina alle 9 i vongolari di mare del CoGeVo (consorzio gestione vongole) di Chioggia si sono incontrati in Capitaneria di Porto per protestare contro il mancato accordo che dovrebbe loro garantire di spostare in sicurezza il prodotto coltivato dal tratto di mare antistante il litorale di Isolaverde, oggetto dei lavori per la diga soffolta. Il presidente Michele Boscolo Marchi si dice «d’accordo con l’opera per la tutela della spiaggia dopo le mareggiate invernali, ma occorre rispetto reciproco con chi lavora nel settore della pesca gestita. Gli associati al CoGeVo sono in difficoltà, perché viene distrutto un habitat necessario alla vongola di mare, che vive in tratti distinti e limitati dei fondali sabbiosi, entro un miglio dalla riva».

In futuro interventi come la diga soffolta saranno praticati in tutto il litorale veneto, quindi è necessario che la Regione trovi una soluzione definitiva: lo ha ricordato anche l’assessore alla pesca Daniele Stecco, che ha partecipato al concentramento. «Si tratta della solita questione ormai da anni – ha detto l’assessore – perché il ripascimento crea disagi a chi lavora nel mare. L’amministrazione c’è, e auspica collaborazione e programmazione, sapendo che ogni anno avviene questa erosione. Il settore non è contrario, abbisogna solo di conoscere i tempi certi di intervento di modo da spostare la risorsa. A seguito dell'incontro ho contattato l'assessore regionale Giuseppe Pan, il quale -sentito il Genio Civile- ha fatto sospendere le operazioni fino al prossimo incontro del 18 febbraio in Regione. In questa occasione verrà esposta al comparto la programmazione dei lavori per limitare al massimo eventuali danni e chiesta l'attivazione a carattere periodico della commissione pesca».

venerdì 8 febbraio 2019

I CARABINIERI SEQUESTRANO 2 QUINTALI DI PESCE PRIVO DI ETICHETTE, MULTATI COMMERCIANTI DI CHIOGGIA E DEL POLESINE

L’equipaggio della Motovedetta della Compagnia Carabinieri di Chioggia, nel mese di gennaio e nei primi giorni di febbraio, ha eseguito una serie di servizi finalizzati al contrasto alle violazioni in materia di pesca e commercializzazione di prodotti ittici. Nella scorsa notte, i Carabinieri hanno sottoposto a controllo diversi mezzi frigorifero in uscita dal mercato ittico all’ingrosso di Chioggia: in particolare, all’atto del controllo di tre furgoni -rispettivamente di due commercianti di Chioggia e di uno del Polesine- venivano rinvenuti all’interno dei vani di carico prodotti ittici consistenti in seppie, polpi, cozze, naselli, cappesante, canestrelli, rane pescatrici, seppie, cicale di mare e sogliole, tutti sprovvisti di etichettatura e di documentazione fiscale/amministrativa attestante la loro tracciabilità di filiera. Per questo motivo i prodotti, aventi un peso complessivo di quasi 2 quintali ed un valore commerciale stimato di 2300 euro circa, venivano sottoposti a sequestro per il successivo smaltimento. Ai conducenti sono state infine comminate sanzioni pecuniarie per l’ammontare di 4500 euro. I controlli della recente nottata si sono aggiunti a quelli effettuati nel mese di gennaio, quando i medesimi militari avevano sanzionato amministrativamente per un totale di 4000 euro due pescatori clodiensi i quali, a bordo della proprie autovetture, detenevano rispettivamente 250 e 500 kg circa di vongole veraci, prive di documentazione di accompagnamento. In entrambe le occasioni i molluschi, sottoposti a sequestro, sono stati rigettati in mare per il ripristino del ciclo vitale.