Questa mattina alle 9 i vongolari di mare del CoGeVo (consorzio gestione vongole) di Chioggia si sono incontrati in Capitaneria di Porto per protestare contro il mancato accordo che dovrebbe loro garantire di spostare in sicurezza il prodotto coltivato dal tratto di mare antistante il litorale di Isolaverde, oggetto dei lavori per la diga soffolta. Il presidente Michele Boscolo Marchi si dice «d’accordo con l’opera per la tutela della spiaggia dopo le mareggiate invernali, ma occorre rispetto reciproco con chi lavora nel settore della pesca gestita. Gli associati al CoGeVo sono in difficoltà, perché viene distrutto un habitat necessario alla vongola di mare, che vive in tratti distinti e limitati dei fondali sabbiosi, entro un miglio dalla riva».
In futuro interventi come la diga soffolta saranno praticati in tutto il litorale veneto, quindi è necessario che la Regione trovi una soluzione definitiva: lo ha ricordato anche l’assessore alla pesca Daniele Stecco, che ha partecipato al concentramento. «Si tratta della solita questione ormai da anni – ha detto l’assessore – perché il ripascimento crea disagi a chi lavora nel mare. L’amministrazione c’è, e auspica collaborazione e programmazione, sapendo che ogni anno avviene questa erosione. Il settore non è contrario, abbisogna solo di conoscere i tempi certi di intervento di modo da spostare la risorsa. A seguito dell'incontro ho contattato l'assessore regionale Giuseppe Pan, il quale -sentito il Genio Civile- ha fatto sospendere le operazioni fino al prossimo incontro del 18 febbraio in Regione. In questa occasione verrà esposta al comparto la programmazione dei lavori per limitare al massimo eventuali danni e chiesta l'attivazione a carattere periodico della commissione pesca».
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