sabato 31 ottobre 2020

MERCATO ITTICO, CERIMONIA PER I PRIMI 60 ANNI: IL DIRETTORE MAZZARO, «ANDREMO AVANTI, SE NECESSARIO CONTINGENTANDO GLI ACCESSI»

Una sobria cerimonia, a mezzogiorno di oggi, ha commemorato i 60 anni dall'inaugurazione del mercato ittico all'ingrosso di Chioggia. Nella sala aste si sono radunati, a debita distanza, il direttore Emanuele Mazzaro, il sindaco Alessandro Ferro, l'assessore Daniele Stecco, il presidente del consiglio comunale Endri Bullo, i consiglieri regionali Erika Baldin, Marco Dolfin e Jonatan Montanariello: ospiti speciali l'assessore regionale alla pesca Cristiano Corazzari e l'eurodeputata Rosanna Conte, attiva nel settore a Bruxelles, oltre al vescovo Adriano Tessarollo.

Prima della cerimonia, gli astanti si sono prodotti in un flash mob istantaneo, recando cartelli per chiedere la liberazione dei pescatori di Mazara del Vallo sequestrati in Libia. Nel suo discorso, il direttore Mazzaro è proiettato al futuro, che passa attraverso la resistenza al Covid fino alla sua sconfitta: lunedì un incontro con l'ULSS potrebbe preludere all'eventuale riduzione della disponibilità di posti all'interno, attraverso un contingentamento simile a quello della primavera.

la playlist video:


«Speravamo di fare una festa piena di persone, con gli operatori - ha detto Mazzaro - ma abbiamo deciso comunque di ricordare l'inizio di questa storia. Questo mercato è un simbolo, e deve rimanere aperto per aiutare il lavoro della più grande marineria dell'Adriatico». Il sindaco Ferro ha ribadito il ruolo di "custodi" del mare, di «un mercato di fuoriclasse» che fa della città una delle capitali italiane ed europee del settore. Negli interventi degli altri oratori anche l'ipotesi di un trasferimento dell'attuale struttura in una location più consona al traffico.

venerdì 30 ottobre 2020

IL MERCATO ITTICO COMPIE 60 ANNI: SABATO A MEZZOGIORNO IN SALA ASTE SOBRIA CERIMONIA CON LE AUTORITÀ

Il mercato ittico all’ingrosso di Chioggia celebra i suoi ben 60 anni di attività. Sabato 31 ottobre, dalle ore 12, di fronte all'ingresso della sala aste avrà luogo una cerimonia sobria e senza brindisi, con gli interventi del direttore Emanuele Mazzaro, del sindaco Alessandro Ferro, dell'assessore Daniele Stecco, del presidente del consiglio comunale Endri Bullo, dei consiglieri regionali Erika Baldin, Marco Dolfin e Jonatan Montanariello, dell'europarlamentare Rosanna Conte, del sottosegretario Giuseppe l'Abbate e del vescovo Adriano Tessarollo. Contestualmente verranno ricordati attraverso un flashmob i pescatori sequestrati in Libia.
Il direttore Mazzaro ricorda come «il mercato non ha mai chiuso i battenti, pur vivendo una consistente perdita di traffico e pagando gli effetti pesantissimi dell'emergenza sanitaria che ha colpito l'intero sistema della pesca. Ma abbiamo messo in sicurezza il mercato e le sue risorse, gli operatori e il lavoro, attraverso un piano seguito da tutti con ordine. Sapendo che senza questo servizio il pesce fresco, alimento fondamentale nella dieta nazionale, sarebbe scarseggiato o addirittura scomparso nelle catene della distribuzione. L'iniziativa di domani sarà anche trasmessa in diretta dagli account facebook e instagram del mercato ittico all'ingrosso di Chioggia.

domenica 25 ottobre 2020

PESCA E ACQUACOLTURA, MARCO SPINADIN NUOVO PRESIDENTE DEL GRUPPO DI AZIONE COSTIERA CHIOGGIA DELTA DEL PO

Il consiglio direttivo del Gruppo di Azione Costiera FLAG Chioggia Delta del Po, riunitosi venerdì sera, ha eletto Marco Spinadin alla presidenza in luogo del predecessore, il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli. L'esponente di Federcoopesca era stato indicato dal sindaco di Chioggia Alessandro Ferro, dal momento che nella logica dell'alternanza ora la presidenza spetta alla città lagunare. Nel consiglio di amministrazione sono rappresentati il Comune di Porto Viro, la Lega Cooperative, Coldiretti e Banca Adria. Il FLAG distribuisce i fondi destinati al settore pesca e acquacoltura provenienti dall'Unione Europea.

venerdì 23 ottobre 2020

PESCHERECCIO CHIOGGIOTTO URTA UNA BRICOLA SOMMERSA IN LAGUNA E IMBARCA ACQUA: TRATTO IN SALVO DA VIGILI DEL FUOCO E CAPITANERIA

Ieri sera attorno alle ore 19.30 il peschereccio Valentina Z., in forza alla marineria di Chioggia, ha imbarcato acqua in laguna all'altezza di Malamocco, dove inizia il canale San Leonardo, forse a causa dell'urto con una brìcola sommersa. Dopo l'allarme per la falla, sono intervenuti i vigili del fuoco e la guardia costiera, entrambe da Venezia: l'imbarcazione è stata poi rimorchiata anche grazie all'aiuto di un altro peschereccio intervenuto nei pressi, e trasportata fino a un cantiere nautico di Pellestrina.

A 46 GIORNI DAL NAUFRAGIO NEL CANALE SAN DOMENICO IL PESCHERECCIO ADELINDA NON È STATO RECUPERATO: E C'È CHI COGLIE L'OCCASIONE PER UNA FOTO RICORDO

Sono trascorsi ormai 46 giorni dal naufragio del peschereccio Adelinda, affondato il 7 settembre scorso nel canale San Domenico a Chioggia, dopo qualche mese di disarmo. Da allora, il recupero tentato più volte non ha mai avuto luogo, e lo scafo si trova transennato in "bella" vista (si fa per dire) nei pressi del mercato ittico all'ingrosso. Della questione si occupa il consigliere comunale e regionale Marco Dolfin, che ricorda come tra una settimana verranno celebrati i 60 anni dalla costruzione dello stesso mercato: «Il relitto non è certo un bel biglietto da visita - commenta l'esponente della Lega - oltre a costituire un pericolo per l'ambiente in un canale navigato da pescherecci in ormeggio, manovra e scarico».
L'Adelinda è ormai diventata una sorta di "attrazione" per le fotografie di turisti e residenti, come accadde all'isola del Giglio per la nave Costa Concordia: la sua rimozione era stata ostacolata sia dalle proporzioni della falla e dalla difficoltà di intervenire con mezzi normali, ma anche -a quanto pare- dalle condizioni economiche dell'armatore, che aveva lasciato appunto la barca in disarmo. «A questo punto - prosegue Dolfin - le autorità intervengano a prescindere. La competenza è del Provveditorato alle Opere Pubbliche, della cui azione siamo ancora in attesa dopo una presa di posizione forte anche da parte della Capitaneria di Porto, e i solleciti del Comune e di SST».
È l'inerzia a lasciare perplesso il politico chioggiotto, che invoca una soluzione: «Potrebbe essere la Fondazione della Pesca ad anticipare i fondi necessari alla rimozione, rivalendosi in seguito. Certo è che non si può lasciare il natante in quelle condizioni. Come l'ho fatto presente all'assessore regionale Corazzari -il quale non ha la competenza per intervenire- anche il Comune muova i propri contatti a Venezia o nei ministeri, affinché il relitto vada collocato dove non può nuocere».

mercoledì 21 ottobre 2020

L'ASSESSORE DANIELE STECCO: «DAGLI IMBALLAGGI IN POLISTIROLO FORSE SARÀ POSSIBILE RICAVARE CARBURANTE PER LE IMBARCAZIONI»

Nell'ambito della costituenda isola ecologica, emerge una novità che consentirebbe di smaltire le scatole di polistirolo dove è contenuto il pesce portato al mercato ittico. «Si tratta di un progetto sperimentale - dice l'assessore Daniele Stecco - che mette assieme il Centro Nazionale per le Ricerche e una cordata di imprese torinesi, le quali hanno ottenuto i contributi europei per trasformare la plastica in carburante. E quindi anche il polistirolo, attraverso un procedimento di pirolisi». Una serie di incontri al mercato ittico all'ingrosso ha testato come serva materiale plastico costante, quindi anche le reti che raccolgono i bivalvi, oltre alle scatole.

Un'ipotesi di economia circolare che farebbe bene all'ambiente e pure alla marineria, la quale potrebbe godere di carburante ecologico a costo ridotto. «Chioggia diventa luogo di sperimentazione - conclude l'assessore - poiché ora il Comune firmerà un protocollo di partenariato con SST e in due settimane verrà installato l'impianto-pilota al mercato». Se i risultati dovessero essere quelli attesi, il progetto verrà promosso su larga scala, attraverso la richiesta formulata al GAC di Chioggia e Delta del Po di accedere a contributi per ulteriori finanziamenti di matrice europea.

sabato 17 ottobre 2020

INDENNITÀ PIÙ MAGRE PER IL FERMO PESCA 2019: FAI CISL, «DIPENDE DAI GIORNI DI INATTIVITÀ. SERVE UN AMMORTIZZATORE SOCIALE STABILE PER IL SETTORE»

In questi giorni ai pescatori della marineria di Chioggia, e alle altre che lavorano nell'Adriatico, stanno arrivando le indennità per il fermo biologico relative all'anno 2019. Esse si presentano più contenute rispetto all'anno precedente, circostanza che sta facendo arrabbiare non poco gli uomini di mare: il perché lo comunica Pierpaolo Piva, sindacalista della FAI CISL che sta seguendo la questione.

«Questo dipende dal numero dei giorni di fermo pesca - spiega Piva a Chioggia Azzurra - che sono stati inferiori rispetto al 2018. Allora infatti le "volanti" avevano effettuato 45 giorni di fermo, quindi l'ammontare netto dell'indennità per 30 giorni era poco superiore a mille euro, mentre per le altre barche a strascico i giorni sono stati 61, valevoli un'indennità netta di 1400 euro.
Nel 2019 invece i giorni di fermo sono stati 37 per le volanti e 59 per le altre barche, il che comporta un'indennità netta di 850 euro nel primo caso, di 1362 nel secondo. Senza contare le variabili individuali relative agli assegni familiari, o al fatto che il personale sia rimasto imbarcato per tutto l'anno al servizio dello stesso peschereccio».
Secondo il sindacalista, l'arrabbiatura dei pescatori è legittima: «Negli anni l'indennità è stata ridotta in modo impressionante - continua Piva - se è vero che prima del 2008 arrivava oltre i 2000 euro. Poi fino al 2016 garantiva l'80% sul minimo monetario, ma dal 2017 si è arrivati a percepire 30 euro giornalieri.
Così non va bene, perché se l'Unione Europea chiede la riduzione dello sforzo di pesca, questa non va pagata dal personale imbarcato. I decreti ministeriali devono coprire tutti i giorni in cui i pescatori sono rimasti fermi, dal momento che è già pesante dover attendere un anno per ricevere i soldi. FAI CISL chiede da sempre un ammortizzatore sociale ordinario e stabile negli anni a venire».

martedì 13 ottobre 2020

ARRIVA IL BONUS DI 950 EURO ANCHE AI PESCATORI AUTONOMI: LE DOMANDE RACCOLTE DAI PATRONATI

Finalmente anche per i pescatori autonomi con partita IVA arriva il bonus INPS di 950 euro. La categoria era l'unica rimasta fuori dagli ammortizzatori sociali, mentre i dipendenti avevano già ricevuto la cassa integrazione in deroga: le domande saranno raccolte dai patronati, come l'INAS CISL in calle Cesare Battisti a Chioggia.

sabato 10 ottobre 2020

MOSE, LA CONCA DI NAVIGAZIONE SARÀ PRONTA TRA UN ANNO: PROBLEMI PER LA MARINERIA CHIOGGIOTTA, SOLUZIONI ALLO STUDIO

Anche la marineria di Chioggia esprime la propria soddisfazione per l'entrata in funzione, la scorsa settimana, delle paratoie del Mose in caso di marea eccezionale e quindi con il rischio dell'acqua alta. Ma solleva anche una questione ben nota e non da poco, relativa alla conca di navigazione, che consentirebbe ai pescherecci di entrare in porto qualora siano rimasti al largo: «L'entrata secondaria sarà pronta tra un anno - dice l'armatore Elio dall'Acqua - e anche la Capitaneria di Porto ne sta parlando. Non è possibile per la marineria essere avvisata del sollevamento delle paratoie solo sei ore prima, dal momento che c'è chi esce in mare a mezzanotte e si dirige al largo, dovendo poi rientrare. Anche otto ore sarebbero un problema».
Ieri peraltro l'ennesima prova generale ha impiegato 43 minuti a rialzare le barriere al porto di Chioggia, liberando però il canale dopo altre tre ore. L'armatore ipotizza anche la possibilità di concedere una giornata di recupero alle imbarcazioni che dovessero astenersi dal lavoro, sfruttando anche il calendario successivo al fermo pesca, che non prevede ancora l'impiego full-time. Viene esclusa invece la praticabilità del rientro attraverso la foce del Brenta, specie per gli scafi di grandi dimensioni e pescaggio.