venerdì 29 dicembre 2017

I VIGILI DEL FUOCO METTONO IN SALVO UN'ALTRA BARCA CHE STAVA PER AFFONDARE IN CANAL LOMBARDO

Questa mattina attorno alle 8.30 l'imbarcazione Liberatore, ormeggiata nel canal Lombardo, probabilmente a causa di una falla ha accusato un principio di affondamento. Pronto e rapido l'intervento dei vigili del fuoco di Chioggia, che adoperando una motopompa hanno risolto la situazione e impedito alla barca di colare a picco. Più tardi il Liberatore è stato rimosso dalla riva, presumibilmente per entrare in cantiere. Non è stata certo la prima volta, nell'anno che va a chiudersi, che i vigili del fuoco sono dovuti intervenire in situazioni analoghe nel canal Lombardo.

martedì 26 dicembre 2017

ROMINA TIOZZO: "L'INERZIA DELLA GIUNTA A CINQUE STELLE HA FATTO PERDERE I CONTRIBUTI PER PUNTA POLI"

L'amministrazione comunale ha perso il contributo regionale per le localizzazioni di sbarco a Punta Poli e l'isola ecologica al mercato ittico all'ingrosso. Lo rivela la consigliera di opposizione Romina Tiozzo, che parla di «regalo sotto l'albero» e quantifica in 280mila euro il denaro che non sarebbe stato prorogato per il primo progetto e 48mila il secondo, di cui il Comune aveva già beneficiato: «Con la precedente amministrazione -dice Tiozzo- tanto avevamo lavorato per dare dignità al lavoro degli operatori della pesca. Nel 2014 il Comune di Chioggia ha ricevuto un contributo di 280mila euro per la realizzazione delle postazioni di sbarco a Punta Poli, ma purtroppo ad oggi -dopo quasi due anni di insediamento di questa amministrazione- non si è proceduto con i lavori necessari a ottenere materialmente il contributo. È evidente che la pesca e le attività ad essa connesse non rappresentano una priorità negli interessi dei Cinque Stelle». Spiega la consigliera: «La Regione, non potendo mantenere i residui (come da disposizioni della Corte dei Conti), non può concedere alcuna proroga, e la città perde così un contributo tanto atteso per agevolare il lavoro dei pescatori e garantire maggiori controlli a tutela dei consumatori».
Chiosa Romina Tiozzo: «L'inadempienza e inadeguatezza al compito che i Cinque Stelle sono stati chiamati a svolgere non si smentiscono nemmeno riguardo ai cardini del loro programma». Sempre con la precedente amministrazione, ricorda Tiozzo, la città ha beneficiato di oltre 48mila euro per la realizzazione dell'isola ecologica al mercato ittico, ma a seguito di un controllo di secondo grado è stato appurato che il sito è in abbandono, ovvero mai utilizzato: lo attesterebbe un verbale della Regione controfirmato dal Comune e inviato al Ministero per procedere con la revoca del contributo. Racconta Tiozzo: «Per ovviare alla frana della vicina banchina, in progetto c'era lo spostamento dell'isola ecologica a Punta Poli, in modo da poter mantenere il contributo e garantire la tutela dell'ambiente. Ma non avendo proceduto in tal senso, ed essendo stata lasciata al totale abbandono, ad oggi ci troviamo costretti alla restituzione del contributo beneficiato. "Per fortuna" che il programma dei Cinque Stelle ha per principi fondamentali il lavoro e la tutela dell'ambiente, che non dovevano essere solo slogan bensì un programma integrativo, partecipato e condiviso. L'unica cosa che i Cinque Stelle hanno saputo fare -conclude l'esponente di "Chioggia è Libera"- è stato perdere ciò che la città aveva ottenuto, ma anche questa è un'arte: bisogna impegnarsi per perdere tanto, e i Cinque Stelle in questo sono artisti...».

sabato 16 dicembre 2017

IL MISTERO DELLE DEMOLIZIONI RICHIESTE E POI RIFIUTATE DA OTTO PESCHERECCI DI CHIOGGIA

Richiedono il contributo ministeriale per la demolizione del proprio motopeschereccio, questo viene accordato, ma poi gli armatori fanno marcia indietro e rinunciano. Il singolare comportamento ha coinvolto negli ultimi giorno ben otto delle nove imbarcazioni chioggiotte alle quali era stato riconosciuto il finanziamento governativo, finalizzato allo smaltimento in cantiere. E un analogo trend si riscontra fra le marinerie di tutta Italia, senza che vi sia una spiegazione. Le federazioni della pesca avevano dichiarato, tempo addietro, che tutte le 440 barche ammesse alla demolizione sarebbero state finanziate. Ciò era impossibile, secondo i più esperti, dal momento che il decreto faceva menzione solo del 6-8% degli aventi diritto. Alla fine è stato rimediato il denaro per finanziare lo smaltimento di circa 250-280 barche in tutta Italia, e per questo -dicono- comunque sono state date false speranze a tanti armatori.

Ai nove indirizzi chioggiotti aventi diritto era arrivata una lettera in cui venivano garantiti i fondi: da quel momento avevano quindici giorni di tempo per depositare la licenza e procedere alla demolizione. Ma di queste nove barche, appunto, solo una ha accettato: dovrebbe trattarsi del Sant'Agostino, una piccola imbarcazione ormeggiata in canal Lombardo. Tutte le altre otto hanno detto di no. Nel 2018 perciò si prevedono nuove selezioni: il sistema però non andrà avanti in eterno, a maggio si chiuderà anche se non andranno esauriti i 60 milioni di euro stanziati dal ministero. Viene da chiedersi quale senso abbia presentare una domanda di demolizione “tanto per fare” quando già si pensa di non avvalersene, specie per barche appena ammodernate.

venerdì 15 dicembre 2017

DOMENICA 17 DICEMBRE LA MARINERIA DI CHIOGGIA POTRÀ USCIRE IN MARE A PESCA

Una nota del direttore generale della pesca Riccardo Rigillo autorizza in via eccezionale lo svolgimento dell'attività ittica domenica 17 dicembre, per le unità abilitate allo strascico, alla volante e alla circuizione. La facoltà viene estesa alle imprese dedite alla cattura dei bivalvi, sempre che i relativi consorzi siano interessati all'attività di prelievo in deroga al decreto ministeriale del 2000. La giornata dovrà essere recuperata obbligatoriamente entro i successivi 15 giorni. Il provvedimento segue le rimostranze delle organizzazioni sindacali nazionali e di Federpesca, firmatari del contratto collettivo di lavoro.

giovedì 14 dicembre 2017

LE BARCHE A STRASCICO RIMUOVONO LE NASSE ENTRO LE 2 MIGLIA: DENUNCIA DEL CONSORZIO PESCA ARTIGIANALE

Il Consorzio Veneto Pesca Artigianale denuncia che a circa due miglia dalla costa di Chioggia alcune barche che praticano la pesca a strascico stanno rimuovendo le nasse appostate sul fondale dai pescherecci professionali aderenti al consorzio stesso. Quattro esposti in due giorni giacciono alla locale Capitaneria di Porto: in essi si legge che durante l'attività di salpamento i comandanti si sono accorti che mancavano ben cinquanta nasse. Fra l'altro la pesca a strascico sarebbe anche proibita entro le due miglia: «Loro sanno che ci sono le nasse appostate», dicono i pescatori professionali artigianali. «Quando è maltempo, e i piccoli pescatori non escono, le barche più grandi ne approfittano rimuovendo le nasse e portando via i segnali che restano sott'acqua. Il tutto per un kg di sogliole in più». Il danno non è solo economico -circa 5mila euro il valore dei manufatti- ma anche relativo al tempo: ci vogliono due o tre mesi per rifare duecento nasse, dal momento che non si trovano pronte e vanno assemblate artigianalmente nei garage della città, al ritmo di quattro nasse al giorno. Settimane senza attrezzi e quindi senza poterli calare in mare.

domenica 10 dicembre 2017

ALCUNI PROFESSIONISTI DELLA PESCA AL BRANZINO CHIEDONO IL FERMO BIOLOGICO INVERNALE

Un fermo biologico per la pesca al branzino. Lo suggeriscono alcuni pescatori professionisti, al Tavolo Azzurro della provincia di Venezia: il progetto prevede l'imposizione dello stop forzato nel periodo della riproduzione delle spigole, ovvero da novembre a dicembre, più propriamente da novembre a febbraio. Sarebbe un'autoregolamentazione da parte del settore, che cerca di mettere un freno al danno praticato soprattutto dai pescatori sportivi, che decimano la specie ancora quando è giovane, poco pesante e redditizia, e non ancora riprodotta: specie se si considera che un pesce di 500-600 grammi è più fecondo di uno adulto, ovvero di 5-6 kg. In questo periodo, purtroppo, continua la mattanza del pesce sotto misura, proprio perché non tutti si fermano.

venerdì 8 dicembre 2017

IMMACOLATA: LA MARINERIA CHIOGGIOTTA RESTA ALL'ORMEGGIO, DOMANI I PESCIVENDOLI NON SARANNO IN MERCATO

Anche oggi, 8 dicembre il mercato ittico all’ingrosso è aperto. Ma oggi, pur avendo il permesso di uscire secondo i regolamenti di pesca nel giorno di festa, la marineria chioggiotta ha preferito rimanere all’ormeggio. È cosa risaputa che armatori e pescatori non si tirano certo indietro per uscire in mare, pure quando il tempo non è clemente: anche perché con la barca alla riva non si pagano le bollette. Sulla decisione ha influito la volontà di tanti commercianti di pesce, all'ingrosso e al minuto, di disertare il mercato domattina -sabato 9 dicembre- lasciando chiusa la maggioranza dei banchi. Quindi anche se avessero deciso di uscire in mare, i pescatori avrebbero dovuto vendere lunedì il prodotto di oggi, a prezzi bassissimi dato che non sarebbe stato pescato di fresco. Inevitabilmente la festa caduta di venerdì ha limitato gli affari della gente di mare. Un periodo non negativo, comunque, se si considera che i prezzi sono in linea con l'anno scorso, escluso forse il merluzzo perché ve n'è abbondanza, come pure di sogliole. Per quanto riguarda le prossime settimane, quelle più vicine ai grandi pranzi e cene di Natale, il ministero ha concesso la deroga di pesca per sabato 16 dicembre, mentre le barche dovranno restare ferme domenica 17.

martedì 5 dicembre 2017

ARRIVANO LE NUOVE BRICOLE SUL CANALE SAN DOMENICO

Finalmente le nuove bricole nel canale San Domenico. I lavori di posa dei nuovi ormeggi, circa 50, sono iniziati da qualche giorno e proseguiranno per un mese, negli orari in cui i pescherecci sono al largo. Da mesi alcune bricole erano ormai del tutto erose o addirittura vaganti, con pericoli per la navigazione anche da diporto; la marineria aveva segnalato il problema, che è stato risolto con l'intervento del Provveditorato alle Opere Pubbliche (ex Magistrato alle Acque) su impulso dell'assessora alla pesca Patrizia Trapella. Entro l'anno si conoscerà l'esito di un bando cui il Comune ha partecipato per finanziare i nuovi ormeggi anche negli altri canali e in laguna.