Un fermo biologico per la pesca al branzino. Lo suggeriscono alcuni pescatori professionisti, al Tavolo Azzurro della provincia di Venezia: il progetto prevede l'imposizione dello stop forzato nel periodo della riproduzione delle spigole, ovvero da novembre a dicembre, più propriamente da novembre a febbraio. Sarebbe un'autoregolamentazione da parte del settore, che cerca di mettere un freno al danno praticato soprattutto dai pescatori sportivi, che decimano la specie ancora quando è giovane, poco pesante e redditizia, e non ancora riprodotta: specie se si considera che un pesce di 500-600 grammi è più fecondo di uno adulto, ovvero di 5-6 kg. In questo periodo, purtroppo, continua la mattanza del pesce sotto misura, proprio perché non tutti si fermano.
I professionisti propongo per il danno creato dagli sportivi? Se ci fosse un blocco dovrebbe in primis fermare il professionista e spesso il semiprofessionista con reti che fa mattanze in questi periodi, le norme per gli sportivi ci son basta farle rispettare,fate i controlli le normative ci sono gia e sono chiare,dal prossimo anno dovrebbero anche aumentare le taglie minime, gli argomenti vengono sempre affrontati da prospettive di interesse senza centrare quello che gia abbiamo in mano. Ennio Simion presidente asd veneto pesca apnea
RispondiEliminaSono d'accordo. Iniziamo con il far rispettare le regole che già ci sono!
EliminaSono un pescatore sportivo e pratico anche la pesca sub selezionando la taglia del pesce, e oggi speranzoso di portare a casa un pesce per Natale ho dovuto fare marcia indietro verso casa per....Oggi 😂 rete attorno a faro Alberoni, poi 3 sui 200 m attorno alla lunata. Poi sempre i due banchini calata da punta San Piero sino a centro canale, dove un altro barchino blu rete tutto sotto riva Alberoni e una a semicerchio angolo Mosè sino centro canale e ritorno verso sotto riva....Pazzesco 😤nessun controllo, niente di niente...
RispondiEliminaImpossibile pescare tropppo pericoloso vista l acqua bianca..Bastava un unità di controllo...e questo l ho riscontrato anche 2 gg prima assieme al mio compagno a di pesca...
Professionisti e semiprifessionisti grazie
Sono un appassionato pesca sportivo amante del mare e rispettoso di questo elemento liquido in cui spesso mi immergo, ma purtroppo non è così per molti....ieri domenica 10 dicembre decido di affrontare assieme al mio compagno una battuta di pesca in apnea affrontando la rigida temperatura....arrivati sulla digha degli Alberoni abbiamo visto l impossibilità di farlo per non rischiare la nostra vita... �� rete attorno a faro Alberoni, poi 3 sui 200 m attorno alla lunata. Poi sempre i due banchini calata da punta San Piero sino a centro canale, dove un altro barchino blu rete tutto sotto riva Alberoni e una a semicerchio angolo Mosè sino centro canale e ritorno verso sotto riva....Pazzesco ��nessun controllo, niente di niente...
RispondiEliminaImpossibile pescare tropppo pericoloso!!!
Bisogna fermare le mattanze fatte con le reti , la pesca notturna con mezzi non consentiti .
RispondiEliminaNon e' il pescato dell'amatore o del dilettante che rovina .
Mi sono trovato davanti a un barchi o che pescava di frodo gettando delle reti a sbarramento ho chiamo enti competenti e mi hanno risposto:
Non abbiamo tempo,appena possiamo interveniamo.
Ma se non si becca sta gente in fragante mai cambiera niente.
Ci vorrebbero più controlli da parte delle unità preposte, é anni che va avanti la storia delle reti di frodo attorno alle dighe e non solo!
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