L'amministrazione comunale ha perso il contributo regionale per le localizzazioni di sbarco a Punta Poli e l'isola ecologica al mercato ittico all'ingrosso. Lo rivela la consigliera di opposizione Romina Tiozzo, che parla di «regalo sotto l'albero» e quantifica in 280mila euro il denaro che non sarebbe stato prorogato per il primo progetto e 48mila il secondo, di cui il Comune aveva già beneficiato: «Con la precedente amministrazione -dice Tiozzo- tanto avevamo lavorato per dare dignità al lavoro degli operatori della pesca. Nel 2014 il Comune di Chioggia ha ricevuto un contributo di 280mila euro per la realizzazione delle postazioni di sbarco a Punta Poli, ma purtroppo ad oggi -dopo quasi due anni di insediamento di questa amministrazione- non si è proceduto con i lavori necessari a ottenere materialmente il contributo. È evidente che la pesca e le attività ad essa connesse non rappresentano una priorità negli interessi dei Cinque Stelle». Spiega la consigliera: «La Regione, non potendo mantenere i residui (come da disposizioni della Corte dei Conti), non può concedere alcuna proroga, e la città perde così un contributo tanto atteso per agevolare il lavoro dei pescatori e garantire maggiori controlli a tutela dei consumatori».
Chiosa Romina Tiozzo: «L'inadempienza e inadeguatezza al compito che i Cinque Stelle sono stati chiamati a svolgere non si smentiscono nemmeno riguardo ai cardini del loro programma». Sempre con la precedente amministrazione, ricorda Tiozzo, la città ha beneficiato di oltre 48mila euro per la realizzazione dell'isola ecologica al mercato ittico, ma a seguito di un controllo di secondo grado è stato appurato che il sito è in abbandono, ovvero mai utilizzato: lo attesterebbe un verbale della Regione controfirmato dal Comune e inviato al Ministero per procedere con la revoca del contributo. Racconta Tiozzo: «Per ovviare alla frana della vicina banchina, in progetto c'era lo spostamento dell'isola ecologica a Punta Poli, in modo da poter mantenere il contributo e garantire la tutela dell'ambiente. Ma non avendo proceduto in tal senso, ed essendo stata lasciata al totale abbandono, ad oggi ci troviamo costretti alla restituzione del contributo beneficiato. "Per fortuna" che il programma dei Cinque Stelle ha per principi fondamentali il lavoro e la tutela dell'ambiente, che non dovevano essere solo slogan bensì un programma integrativo, partecipato e condiviso. L'unica cosa che i Cinque Stelle hanno saputo fare -conclude l'esponente di "Chioggia è Libera"- è stato perdere ciò che la città aveva ottenuto, ma anche questa è un'arte: bisogna impegnarsi per perdere tanto, e i Cinque Stelle in questo sono artisti...».
Se è vero quanto dice Romina, qualcuno di nome “cinquestelle”, di cognome Ferro, dovrebbe andarsi a nascondere.
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