venerdì 24 ottobre 2014
lunedì 20 ottobre 2014
LA GUARDIA DI FINANZA SCOPRE QUATTRO PESCHERECCI A PESCARE ENTRO LE TRE MIGLIA
QUATTRO PESCHERECCI SORPRESI A PESCARE “A STRASCICO” IN
ZONA VIETATA.
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UN ELICOTTERO DELLA SEZIONE AEREA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI VENEZIA,
DURANTE UNA RICOGNIZIONE AEREA HA INDIVIDUATO QUATTRO PESCHERECCI,
UNO DELLA MARINERIA DI CHIOGGIA E 3 DI PORTO TOLLE, CHE PESCAVANO “A
STRASCICO” AD UNA DISTANZA DI 2,0 MIGLIA NAUTICHE DALLA COSTA, DI
FRONTE ALLA FOCE DEL PO’ DI PILA.
SINO AL 31 OTTOBRE, LA PESCA A STRASCICO È CONSENTITA, PER I
PESCHERECCI OLTRE I 15 METRI DI LUNGHEZZA, AD UNA DISTANZA NON
INFERIORE ALLE 6 MIGLIA DALLA COSTA E PER I MOTOPESCA ENTRO I 15 METRI
DI LUNGHEZZA, AD UNA DISTANZA NON INFERIORE ALLE 4 MIGLIA, PER
FAVORIRE LA RIPRODUZIONE DELLA FAUNA MARINA.
PESCARE CON RETI A STRASCICO ENTRO LE PREDETTE ZONE VIETATE
DANNEGGIA GRAVEMENTE L’ECOSISTEMA MARINO E MINACCIA LA
SALVAGUARDIA DELLE RISORSA ITTICA.
DALL’INIZIO DELL’ANNO, LE FIAMME GIALLE DEL REPARTO OPERATIVO
AERONAVALE HANNO SANZIONATO 18 MOTOPESCHERECCI SORPRESI A
PESCARE “A STRASCICO” IN ZONA VIETATA.
LA SANZIONE AMMINISTRATIVA APPLICABILE PER TALI COMPORTAMENTI VA DA
UN MINIMO DI 4.000,00 EURO AD UN MASSIMO DI 12.000,00 EURO.
OLTRE ALLA SANZIONE, AL COMANDANTE DEL PESCHERECCIO SARA’ APPLICATA
LA SANZIONE ACCESSORIA RELATIVA AL COSIDETTO “SISTEMA A PUNTI”, CHE
PREVEDE DI INFLIGGERE 6 PUNTI PER VIOLAZIONI DI SPECIE.
mercoledì 15 ottobre 2014
PESCHERECCIO RECUPERA ELICA DI UN AEREO DELLA II GUERRA MONDIALE
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" i se le và a cercare col lanternin " commentavano alcuni operatori del mercato ittico questa mattina presto nel guardare la grande elica ( diametro di circa tre metri) recuperata nel corso della battuta di pesca dal peschereccio ALESSANDRO N a circa 17 miglia a nord di Chioggia.
Effettivamente oltre ad un discreto numero di massi e di macigni " recuperati" sempre durante le innumerevoli battute di pesca, anche il famoso squalo elefante esposto al museo zoologico Giuseppe Olivi di palazzo Grassi era stato portato a terra dall'equipaggio del ALESSANDRO N.
La capitaneria di porto è stata regolarmente avvisata.
mercoledì 8 ottobre 2014
LA GDF SORPRENDE DUE PESCHERECCI CHIOGGIOTTI SOTTOCOSTA
DUE PESCHERECCI SORPRESI A PESCARE A STRASCICO
SOTTOCOSTA.
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UNA MOTOVEDETTA DELLA SEZIONE OPERATIVA NAVALE DELLA GUARDIA DI
FINANZA DI CHIOGGIA, IN SERVIZIO DI PATTUGLIAMENTO IN MARE, HA
SORPRESO A 0,6 MIGLIA DALLA COSTA, LUNGO IL LITORALE DI PO DI GORO, DUE
PESCHERECCI DELLA MARINERIA DI CHIOGGIA IN ATTIVITÀ DI PESCA A
STRASCICO IN COPPIA, COMUNEMENTE DENOMINATA “ VOLANTE” .
OLTRE ALLA MULTA DI EURO 2.000 ED AL SEQUESTRO DELLA RETE DA PESCA, AI
DUE COMANDANTI SARANNO DECURTATI DEI PUNTI DALLA LICENZA DI PESCA,
SECONDO IL MECCANISMO DI CUMULO DELLE VIOLAZIONI COMMESSE PER
INOSSERVANZA DELLE NORME SULLA PESCA.
IL CONTRASTO A QUESTE FORME DI PESCA ABUSIVA E’ NECESSARIO PER
TUTELARE LA RISORSA ITTICA E SALVAGUARDARE LE ZONE DI RIPOPOLAMENTO,
SECONDO LE NORMATIVE NAZIONALI ED EUROPEE.
LA VIOLAZIONE RISCONTRATA E’ AVVENUTA A POCHE SETTIMANE DALLA
RIPRESA DELLA PESCA, DOPO IL PERIODO DI “FERMO BIOLOGICO”.
SINO AL 31 OTTOBRE LA PESCA A STRASCICO È’ CONSENTITA PER I
PESCHERECCI OLTRE I 15 METRI DI LUNGHEZZA AD UNA DISTANZA NON
INFERIORE ALLE 6 MIGLIA DALLA COSTA E PER I MOTOPESCA ENTRO I 15 METRI
DI LUNGHEZZA AD UNA DISTANZA NON INFERIORE ALLE 4 MIGLIA.
venerdì 3 ottobre 2014
LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA 1400 KG DI VONGOLE APPENA PESCATE
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Giovedì mattina la gdf della sezione operativa navale di Chioggia ha sequestrato il primo importante quantitativo di vongole ( 1.400 chili) dopo della famosa operazione “ laguna reset” del maggio scorso ( centinaia di indagati, di cui 40 colpiti da provvedimenti cautelari)
Il prodotto, appena pescato, è stato rinvenuto a bordo di un mezzo galleggiante stabilmente ormeggiato all’interno di una concessione demaniale adibita all’allevamento di vongole.
Il titolare della concessione, rintracciato dai militari, ha disconosciuto la proprietà delle vongole esprimendo anche stupore per la presenza ma gli è stato ugualmente contestato il possesso e non essendoci la documentazione idonea per attestare la provenienza dei molluschi è stata elevata una sanzione di euro 2.000.
Dopo che che il personale veterinario dell’asl 14, intervenuto su richiesta degli operatori, ha accertato la vitalità e prelevato i campioni per sottoporli ad analisi l’intera partita di vongole è stata sequestrata e rigettata in acque profonde lagunari.
“ Con ogni probabilità pescate abusivamente” recita il comunicato stampa della gdf , gli ambienti di pesca , in modo non ufficiale, danno per probabile che le vongole oggetto del sequestro provengano da un’area SIN ( sito interesse nazionale) vicina a Venezia, un’area che, utilizzata in passato per il recupero della semina, da qualche tempo è libera di alghe e la semina è cresciuta diventando un bel prodotto, sembra anche salubre.
“ Considerando che la semina che perviene ai vivai non è minimamente sufficiente a garantire la redditività degli allevamenti se fosse consentita la pesca sotto controlli, anche stretti, è probabile che la pesca abusiva verrebbe fortemente ridotta “ E’ il commento di un operatore del settore.
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