lunedì 28 giugno 2021

Gli Stati Generali della Pesca prima grande occasione rilancio di Chioggia con lo Chef Massimo Bottura testimonial

Il Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia – la Wall Street dell’Adriatico – ha lanciato per i giorni 11 e 12 dicembre 2021 gli ‘Stati Generali nazionali della Pesca’ a Chioggia invitando ben 3 ministri del Governo Draghi a confrontarsi con il mondo della pesca italiano, in subbuglio a causa della paventata riduzione dello sforzo pesca proposto dalla Commissione Europea. Il direttore Emanuele Mazzaro - amministratore unico di S.S.T. spa società servizi territoriali ha già nel cassetto un’ambiziosa bozza di programma per l’happening del prossimo dicembre: “Gli Stati Generali nazionali della Pesca saranno la prima grande occasione dopo tanti anni per il rilancio di Chioggia e di tutto il distretto ittico di Chioggia Rovigo. Chioggia merita un posto di rilievo nei tavoli della contrattazione economica e politica italiana e non c’è dubbio che un evento simile possa generare solamente ricadute positive per il presente e per il futuro non solo di Chioggia Sottomarina, ma anche di tutta l’area interessata del distretto ittico di Chioggia Rovigo, ma anche del Veneto orientale ed – in generale di tutta l’area veneta e delle regioni limitrofe.” Sono stati già precettati per l’occasione tre big del Governo Draghi: Stefano Patuanelli Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, Roberto Cingolani della Transizione Ecologica e Massimo Garavaglia per il Turismo, visto l’evidente e manifesto legame tra pesca, offerta gastronomica e turistica.
Ma non finisce qui e il vulcanico direttore Emanuele Mazzaro sta già allargando la platea degli interventi coinvolgendo il mondo della politica a 360° ma non solo: “Gli Stati generali della Pesca devono rappresentare un momento di coesione non solo per il settore Pesca, ma per l’intero territorio. Noi come Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia abbiamo sempre ragionato in questi termini, anteponendo gli interessi di Chioggia ai calcoli da pizzicagnolo della bassa politica: verranno interessati tutti i partiti su scala nazionale e tutti i rappresentanti istituzionali che si sono dimostrati sensibili ai problemi del settore ittico, sia di governo ma anche di opposizione”. E rilancia: “Questa è l’occasione più ghiotta che Chioggia ha di emergere su scala nazionale ed appropriarsi del primato della pesca italiana, cosa assolutamente non scontata. Per questo stiamo stilando un programma ambizioso con ospiti prestigiosi e riconosciuti su scala internazionale. Uno fra tutti lo Chef Massimo Bottura ambasciatore italiano del gusto e del Made in Italy, eletto best chef of the world e influencer riconosciuto e stimato su scala globale che sarebbe un ottimo brand ambassador anche per il turismo della gola che registra numeri sempre più rilevanti.”

giovedì 24 giugno 2021

LE SIRENE DI TUTTE LE NAVI SUONERANNO DOMANI ALLE 12 PER LA VACCINAZIONE DI TUTTI I MARITTIMI

L’International Chamber of Shipping (ICS), con le associazioni mondiali dell’industria armatoriale, ha lanciato la campagna #ShouOutForSeafares per sottolineare l’urgente necessità di vaccinare tutti i marittimi. Le navi che vorranno aderire all’iniziativa, ormeggiate nei porti di tutto il mondo, il 25 giugno, quindi domani, alle ore 12:00 suoneranno all’unisono le proprie sirene, incluse le navi e i pescherecci ormeggiati nel porto di Chioggia. Il giorno scelto coincide con la “Giornata del Marittimo” che si celebra ogni anno su iniziativa dell’International Maritime Organization (IMO)

martedì 22 giugno 2021

STATI GENERALI DELLA PESCA A CHIOGGIA. L'ASSESSORE STECCO APPOGGIA LA PROPOSTA

Chioggia, 22.06.2021 – L'assessore alla Pesca Daniele Stecco, che lo scorso sabato 12 giugno ha partecipato in rappresentanza dell'amministrazione comunale di Chioggia alla mobilitazione nazionale a favore della pesca italiana contro una drastica riduzione dell'attività di pesca - manifestazione svoltasi in contemporanea a Venezia, Mazara del Vallo e in altri porti d'Italia - appoggia la proposta di una riforma e di un rilancio generale del settore. Un'idea da cui ripartire in questo periodo post-pandemia, che coinvolga varie forze politiche, lanciata qualche giorno fa dall'amministratore unico di S.S.T. spa società servizi territoriali e direttore del mercato ittico di Chioggia Emanuele Mazzaro.
«Mai come in questo momento la pesca italiana si trova ad un bivio – commenta l'assessore alla pesca Daniele Stecco – è fondamentale far comprendere all'Europa che il nostro settore non è “il male” e che le soluzioni a problemi complessi non possono essere semplici. È già stato chiesto ai nostri pescatori di ridurre le loro giornate di pesca limitandone a tre, ma a distanza di anni si vuole ridurre ancora lo sforzo portando a due giornate. Ma siamo sicuri che questa strada sia quella giusta? Inviterei i commissari europei a vedere come si lavora a Chioggia. I nostri pescatori hanno imparato a gestire la risorsa ittica nel modo migliore, rispettosa dell'ambiente e della pulizia del mare dai rifiuti e, anche dal punto di vista economico, un eccesso dell'offerta può creare problemi sulla stabilità dei prezzi. Un altro aspetto che si sottovaluta, ma che si dovrebbe studiare a fondo, sono i cambiamenti climatici e la presenza di nuove specie nel nostro mare: questi studi potrebbero portare a soluzioni più innovative ed efficaci rispetto a una mera limitazione delle giornate di pesca. Detto questo – conclude l'assessore Stecco – sarebbe importante analizzare tutti questi elementi in un momento di discussione aperta, con la presenza a Chioggia dei ministri Patuanelli, Cingolani e Garavaglia, oltre che della Regione. Un'occasione sarebbe proprio quella degli stati generali della pesca, dove potremmo essere uniti e portare la voce dei pescatori italiani, facendo squadra con gli altri paesi del Mediterraneo, per bloccare l'imposizione dell'Europa che porterebbe alla fine di una lunga tradizione della pesca italiana. I pescatori vogliono solo poter lavorare e, se non hanno certezze sul futuro, non possono investire anche per attuare interventi mirati alla tutela ambientale, come nuovi propulsori e attrezzature di pesca meno impattanti».

sabato 12 giugno 2021

STAMANE A VENEZIA LA MANIFESTAZIONE DELLE MARINERIE: ARMATORI, POLITICI E AMMINISTRATORI UNITI PER DIRE NO ALLA RIDUZIONE DELLO SFORZO DI PESCA

Sono partiti alle ore 8.30 dal mercato ittico all'ingrosso di Chioggia, questa mattina, i circa trenta pescherecci della marineria locale, volti alla manifestazione nazionale della pesca convocata a Venezia. Entrati a sirene spiegate nel canale della Giudecca, scortati dalla Guardia Costiera, dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri, i natanti si sono uniti a quelli provenienti da Caorle e dal Polesine per attraccare alle Zattere, davanti la Capitaneria di Porto veneziana.

la playlist video degli interventi:


La manifestazione nazionale, gemellata a quella in corso nelle stesse ore a Mazara del Vallo, è mirata a chiedere all'Unione Europea di ridiscutere la riduzione dello sforzo di pesca chiesta agli armatori, che costringerebbe molte imprese a chiudere, sbarcando i lavoratori. Tra gli esponenti del settore, in prima fila tra gli altri Marco Spinadin del FLAG, Elio dall'Acqua di Federpesca e Antonio Gottardo della Lega Cooperative.

Ampia anche la rappresentanza della politica, imbarcata al seguito degli operatori del mare: con il direttore del mercato ittico Emanuele Mazzaro c'era l'assessore alla pesca Daniele Stecco, mentre l'assessore regionale Cristiano Corazzari ha aperto la schiera dei consiglieri Marco Dolfin, Jonatan Montanariello ed Erika Baldin. Da Bruxelles è arrivata anche l'europarlamentare Rosanna Conte, mentre numerosi sono stati gli esponenti politici cittadini che hanno manifestato solidarietà in loco, da Lucio Tiozzo a Barbara Penzo.

venerdì 11 giugno 2021

MANIFESTAZIONE DELLA PESCA SABATO MATTINA A VENEZIA: PARTENZA ALLE 8.30 DAL MERCATO ITTICO DI CHIOGGIA, PRESIDIO ALLE ZATTERE DALLE 10.30

Domani, sabato 12 giugno, a partire dalle ore 10.30 lungo la Fondamenta delle Zattere a Venezia avrà la manifestazione nazionale della pesca, promossa dal coordinamento dei pescatori interno all’Alleanza delle Cooperative italiane. Il settore ittico nazionale e veneto si è sollevato in prospettiva della riduzione dello sforzo di pesca, prevista per il futuro imminente dalla Commissione Europea (tra il 10% ed il 30% per la pesca a strascico nel mar Mediterraneo occidentale e nell'Adriatico).
È prevista una pacifica invasione del capoluogo lagunare da parte dei pescherecci di numerose marinerie, con in prima fila quella di Chioggia, la quale già a dicembre aveva fatto risuonare le sirene dei propri pescherecci per contrastare uno scenario che si prevede tragico per l'economia del mare. Emanuele Mazzaro, amministratore di SST e direttore del mercato ittico all’ingrosso di Chioggia, giungerà a Venezia a bordo di un peschereccio, assieme ai principali rappresentanti delle istituzioni e del distretto ittico del Veneto.
«Lo scenario che abbiamo di fronte è molto grave», commenta Mazzaro. «La pesca italiana rischia concretamente di subire un colpo mortale, in grado di far collassare attività che fino ad oggi sono state emblema stesso di un territorio, sopra il quale si è investito sempre poco. L’intero settore ittico è in agitazione, e prevedo una grande mobilitazione a Venezia, ma anche a Mazara del Vallo e in tutti le altre banchine dei porti italiani dove i pescatori sono stati e sono le sentinelle del mare, i "custodi dell’Adriatico come li abbiamo definiti a Chioggia»
I pescherecci chioggiotti partiranno dalla banchina del mercato ittico verso le ore 8.30 del mattino, accompagnati dai rappresentanti delle istituzioni di categoria, che in questi giorni hanno già partecipato a un flash mob spontaneo in tutta Italia. «La pesca - conclude Mazzaro - non può e non deve essere criminalizzata da burocrazie che non vivono e non conoscono il mare. Il rischio è fare un regalo enorme alle multinazionali e ai Paesi che da sempre sfruttano le risorse marine senza alcun limite o freno. La pesca italiana e adriatica rappresenta invece- un valore aggiunto per tutto il territorio, anche in termini turistici e gastronomici».

giovedì 10 giugno 2021

MARITTIMO AVVERTE UN MALORE DURANTE UNA BATTUTA DI PESCA A 35 MIGLIA DALLA COSTA: SUBITO SOCCORSO, MIGLIORA DURANTE IL TRASPORTO VERSO CHIOGGIA

Un marittimo colpito da malore mentre era imbarcato nel peschereccio Marilena è stato soccorso dalla Guardia Costiera nel pomeriggio di oggi, giovedì 10 giugno. La segnalazione è arrivata attorno alle ore 14 alla sala operativa della Capitaneria di Porto di Chioggia: il comandante dell'imbarcazione chiedeva soccorso per il lavoratore, che accusava un forte malore durante la battuta di pesca a 35 miglia dalla costa.
Immediatamente contattato il CIRM (centro nazionale radio medico), la centrale operativa di Venezia -competente per territorio- inviava l’unità navale SAR 833 per il recupero. Fortunatamente, dopo essere stato stabilizzato, le condizioni del pescatore sono migliorate durante la navigazione verso Chioggia, dove è stato sbarcato in piazza Vigo e assistito da un'ambulanza del 118 che lo stava attendendo.

(immagini di repertorio)

PROROGATO IL PROGETTO PER L'INFORMATIZZAZIONE DELLA SALA ASTE AL MERCATO ITTICO, AL COMUNE 800MILA EURO DALL'UE E DALLA REGIONE

Buone notizie per il mercato ittico all'ingrosso. Il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, attraverso la Regione Veneto, ha concesso -lo scorso 18 maggio dopo soli otto giorni dalla richiesta- la proroga per il finanziamento del progetto di informatizzazione della sala aste, della nuova illuminazione interna ed esterna, del condizionamento d'aria: il contributo, al quale il Comune di Chioggia era stato ammesso già nel dicembre 2019, ammonta a quasi 813mila euro e impone la revisione del programma presentato alla Regione.
Ora la scadenza è fissata al 13 gennaio 2022, data nella quale l'ente incamererà il contributo regionale, a consuntivo delle spese e dietro presentazione degli stati di avanzamento dei lavori. Gli interventi specifici saranno a carico dell'ufficio Politiche Comunitarie, per quanto riguarda la digitalizzazione della sala aste, dei Lavori Pubblici quelli relativi all'illuminazione e al condizionamento d'aria. La determinazione emanata lo scorso 9 giugno dal dirigente Gianni Favaretto accerta infatti l'entrata dei fondi a bilancio e prenota le spese nei due settori coinvolti.

martedì 8 giugno 2021

IL SINDACO E L'ASSESSORE STECCO SCRIVONO AL MINISTRO PATUANELLI: «NO ALLA RIDUZIONE DELLO SFORZO DI PESCA, CI SONO ALTRE STRADE»

Il sindaco Alessandro Ferro e l'assessore alla Pesca Daniele Stecco hanno inviato una lettera al Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, per dare il pieno sostegno alla marineria locale, in opposizione all'ipotesi della Comunità Europea di ridurre le giornate di pesca in Adriatico. La flotta clodiense è ancora oggi una delle più numerose d'Italia: il settore conta infatti ben 862 aziende nell'area metropolitana di Venezia, 2000 unità contando il Polesine: le due realtà hanno costituito il distretto ittico di Rovigo e Chioggia, che raggiunge un fatturato annuo intorno a 800 milioni di euro, e che dà lavoro a circa 8500 persone. Le imprese hanno sede nei territori comunali di Chioggia, Ariano nel Polesine, Loreo, Porto Tolle, Rosolina, Taglio di Po, Porto Viro e operano nei settori della pesca/allevamento, della conservazione e commercio, e della trasformazione di pesce, crostacei e molluschi.
«Siamo consapevoli che la politica comunitaria tenda a gestire il settore della pesca europea come una risorsa comune - spiega l'assessore Daniele Stecco – dando a tutte le flotte europee un accesso paritario alle acque dell'UE, con attenzione a garantire la sopravvivenza delle specie ittiche e della biodiversità marina. Ma il raggiungimento di questi obiettivi non può essere attuato con la riduzione delle giornate di pesca in Adriatico, mare che ha caratteristiche ben diverse dal resto del Mediterraneo e soprattutto dell'oceano Atlantico, e che richiede misure specifiche al contesto.
L'idea portata all'attenzione del ministro - prosegue Stecco - consiste invece nel presentare alla Comunità Europea una nuova immagine della pesca, atta a non ostacolare o ridurre il lavoro dei pescatori ma ad impiegarli per la tutela e salvaguardia dell'ecosistema marino, attuando politiche diverse per lo sviluppo, che incentivino l'innovazione del settore e l'aggregazione sociale, e che consentano una più attenta gestione della risorsa ittica, migliorando e salvaguardando l'ecosistema marino. Occorre quindi l'avvio un piano di sviluppo a favore della pesca, che favorisca investimenti nell'ammodernamento della flotta, incentivi la ricerca scientifica, promuova azioni concrete per la pulizia dei mari e dei fiumi dalla plastica e dagli altri rifiuti, individui soluzioni per il loro utilizzo come risorsa».
Aggiunge il sindaco Ferro: «L'amministrazione comunale, nella seduta del;'11 maggio scorso, ha approvato all'unanimità in consiglio un ordine del giorno, finalizzato ad esprimere la propria contrarietà a tale istanza dell'Unione Europea, e a dare pieno sostegno ai pescatori del territorio, evidenziando come un'azione simile porterebbe sicuramente alla definitiva chiusura di molte aziende, già fortemente penalizzate in un anno di pandemia, a seguito anche della chiusura dei canali ricettivi e della ristorazione. Diamo il pieno sostegno, quindi, a quanti operano nel settore della pesca e dell’acquacoltura e auspichiamo che anche il governo italiano come hanno già fatto Francia e Spagna, si attivi per continuare il negoziato con la Commissione Europea, individuando altre soluzioni percorribili per tutelare l’ecosistema, salvaguardare l’ambiente marino e quanti vivono in simbiosi con il mare».

lunedì 7 giugno 2021

ALLEANZA DELLE COOPERATIVE DELLA PESCA, LE MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO DI SABATO 12 E DELLA MANIFESTAZIONE A VENEZIA

Ferve l'attesa per la manifestazione nazionale che sabato 12 giugno, a Venezia, coinvolgerà il settore della pesca per protestare contro le restrizioni all'attività previste dall'Unione Europea. Indetta dall'Alleanza delle Cooperative, l'agitazione prende le mosse dalla decisione di ridurre i giorni annui di pesca, dopo che già l'Italia li aveva diminuiti del 20% in tre anni: «Non è bastato nemmeno demolire il 16% della flotta nell'ultimo decennio, si vuole azzerare la redditività delle imprese, portandole inevitabilmente a sbarcare gli equipaggi e a chiudere».
Lo stato degli stock ittici del Mediterraneo (sempre più carente), nell'accusa delle cooperative è imputato per intero alle attività di cattura senza considerare le altre fonti di impatto, come i cambiamenti climatici: «La tutela del mare e delle sue risorse non può che passare per la lotta all'inquinamento, certo più difficile da combattere. Il commissario Sinkevicius afferma che lo strascico è l'attività più dannosa per i fondali, ma è questo sistema che rifornisce i mercati ittici».
Adriatico e Ioni, continua l'Alleanza, sono ancora più a rischio rispetto all'intero bacino mediterraneo occidentale: «Non intendiamo subire ulteriormente la persecuzione ideologica - si legge nel documento - perpetrata ai danni della pesca italiana, che va salvata dalla sicura estinzione. Dobbiamo evitare che la domanda nazionale venga soddisfatta dalle importazioni, per non cancellare secoli di storia, tradizione, cultura della pesca in mare, non far chiudere i mercati ittici, non desertificare le comunità costiere, salvare migliaia di posti di lavoro e di imprese che escono ogni giorno per portare pesce fresco in tavola». Di qui la manifestazione di sabato a Venezia e a Mazara del Vallo.

sabato 5 giugno 2021

SABATO 12 GIUGNO MANIFESTAZIONE DELLE MARINERIE A VENEZIA CONTRO LE RESTRIZIONI EUROPEE, IL MERCATO ITTICO DI CHIOGGIA SOLIDALE CON I PESCATORI

Si accende il dibattito in vista dello sciopero nazionale della pesca, lanciato per sabato 12 giugno dall’Alleanza delle Cooperative italiane. Sta infatti crescendo anche in Veneto, ed in particolar modo a Chioggia, il disagio rispetto alle prospettive di riduzione dello sforzo di pesca previste dalla Commissione Europea (tra il 10% ed il 30% per la pesca a strascico nel mar Mediterraneo occidentale, e per quella demersale e dei piccoli pelagici in Adriatico). Già a dicembre le sirene dei pescherecci della marineria clodiense si erano levate a protesta contro questo scenario, che potrebbe portare con sé effetti devastanti per l’economia del territorio.
Emanuele Mazzaro, amministratore di SST e direttore del mercato ittico all’ingrosso di Chioggia, chiama il settore a raccolta: «Quale simbolo della blue economy adriatica ho accolto di buon grado l’appello dei pescatori dell’Alleanza delle Cooperative. L’intero settore ittico è in subbuglio, e per la mobilitazione del 12 giugno prevedo una pacifica invasione di Venezia, per salvare l’avvenire di migliaia di posti di lavoro, e l’equilibrio economico di un territorio che negli anni è rimasto a galla grazie proprio all’attività della pesca».
Il rischio, secondo il direttore Mazzaro, è che «venga sferrato un colpo letale a moltissime imprese della filiera ittica, che generano quotidianamente ricchezza e sviluppo. Solo in Veneto, nel distretto di Rovigo e Chioggia, sono oltre duemila le aziende con quasi un miliardo di euro di fatturato. Una riconversione in tempi ristretti è pura utopia, e la politica dovrebbe fare quadrato per salvare l’avvenire di migliaia di operatori e famiglie. Invito il presidente della giunta regionale Luca Zaia a partecipare, o quantomeno a lanciare un segnale forte a difesa della pesca, che in Veneto ha una tradizione millenaria».
In questi giorni anche le università italiane – con in prima linea docenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Padova, di Napoli, Palermo e del CNR - ha chiarito che esiste una pesca sostenibile, e che in Italia la situazione è radicalmente diversa rispetto a quella descritta da "Seaspiracy", il discusso documentario (andato in onda su Netflix) che secondo Emanuele Mazzaro «criminalizza l’intero settore».

venerdì 4 giugno 2021

BARCHINO IMPATTA CONTRO UNA BRICCOLA IN LAGUNA, 56ENNE ALL’OSPEDALE: MA I SOCCORSI SONO UN GIALLO

Un pericoloso incidente nautico è avvenuto ieri pomeriggio nella laguna che circonda Chioggia. Un barchino, secondo una versione ancora non confermata, avrebbe centrato una briccola che ne avrebbe causato l'affondamento: a bordo c'era sicuramente un uomo di 56 anni, che ha dovuto ricorrere alle cure dell'ospedale per forti traumi.
Ancora ignoti i motivi dello schianto: dopo l'urto, il 56enne infortunato è stato trasportato dagli occupanti di un altro barchino fino alla caserma dei vigili del fuoco, in riviera Caboto a Chioggia, dove l'ambulanza del 118 e l'auto medica lo attendevano per il ricovero. Una volta affidato il ferito alle cure dei sanitari, coloro che lo hanno accompagnato a terra si sono allontanati senza fornire spiegazioni: comportamento alquanto discutibile, che ha fatto temere il fatto che nell’incidente potessero essere coinvolte altre persone e ulteriori imbarcazioni.
Solo in seguito, a qualche ora di distanza, un altro giovane si è presentato ai vigili del fuoco assicurando che nessun'altra persona o mezzo marittimo era rimasto coinvolto. La dinamica dell'urto è ora al vaglio della Guardia Cosriera, che sta indagando sulla dinamica dell’incidente: tra le ipotesi, la forte velocità tipica dei barchini da pesca e da diporto, abituati a sfrecciare oltre i limiti anche lungo i canali e nella laguna interna, sia di giorno che di notte.