mercoledì 1 febbraio 2023

INTERVENTO IN MARE DELLA GUARDIA COSTIERA PER IL MALORE DI UN MARITTIMO DEL PESCHERECCIO “FRANCESCO B

 Chioggia, 1 Febbraio 2023

Poco prima delle 11:40 di questa mattina alla Sala Operativa della Capitaneria di porto - Guardia costiera di Chioggia è giunta la segnalazione da parte di un peschereccio con cui si avvisava che un membro dell’equipaggio era stato colto da un malore improvviso e da forti dolori addominali.

Non appena è stata ricevuta la segnalazione la Sala Operativa della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia, ha allertato l’equipaggio della motovedetta S.A.R. “CP 826” e il 118 predisponendo l’uscita in mare della vedetta per il trasbordo e il trasporto a terra dell’uomo, un venticinquenne imbarcato sulla Francesco B.

Contemporaneamente sono stati fatti vari tentativi per mettere in contatto il peschereccio con il personale medico del Centro Italiano Radio Medico (CIRM).

Il peschereccio è stato raggiunto dalla motovedetta a circa 10 miglia nautiche al traverso del porto di Chioggia alle 12:16 provvedendo a trasbordo del marinaio trasportato alla banchina d’ormeggio in Piazza Vigo.

Qua si è presa carico del trasporto fino all’ospedale una pattuglia della Capitaneria in quanto le ambulanze erano impegnate in altri interventi.

All’ospedale, ad attendere il marittimo c’era la madre. L’uomo è stato quindi affidato alle cure del personale sanitario.

Eventi simili che si concludono con operazioni svolte come da manuale fanno pensare alle situazioni in cui le cose potrebbero non andare così lisce.

Basti pensare alle paratoie del Mo.S.E. sollevate e al dover svolgere una simile operazione in questo contesto.

Senza la possibilità di usufruire delle conche di navigazione attraverso le quali si procederebbe con troppa lentezza comunque.

Si tratterebbe di una situazione di vera emergenza per l’impossibilità di prestare soccorso in tempi congrui via mare. Si deve pensare seriamente a gestire operazioni di soccorso tramite elicottero, in grado di percorrere distanze in breve tempo senza la preoccupazione di trovare ostacoli nel percorso.

Sono ipotesi già ventilate, andrebbero stilati dei protocolli d’emergenza in grado di contemplare anche questa eventualità.