mercoledì 16 dicembre 2015

DENUNCIATO DAI CARABINIERI COMANDANTE DI PESCHERECCIO PER CAPPESANTE SOTTO MISURA

Durante alcuni controlli serali i militari della Motovedetta di questo Comando Compagnia Carabinieri durante un servizio di polizia finalizzato alla prevenzione e repressione della detenzione e della “commercializzazione” di prodotti ittici allo stadio giovanile (novellame), procedeva ad ispezionare il peschereccio in Chioggia di proprietà ed al comando di un chioggiotto. All’atto del controllo venivano rinvenuti sul ponte di coperta nr. 4 sacchi di plastica neri contenenti altrettanti sacchi traforati con all’interno molluschi della specie Pecten Jacobeaus (Cappasanta) per un peso complessivo di circa mezzo quintale. Tutti i sacchi erano nascosti tra gli attrezzi da pesca (ramponi e reti) del peschereccio, verosimilmente allo scopo di eludere i controlli. Poiché di primo acchito i molluschi sembravano al di sotto della taglia minima pescabile, detenibile e commerciabile (10 cm), come dispone il Reg. CE 1967/2006, le cappesante venivano misurate per mezzo di fettuccia metrica. A seguito di tale operazione emergeva che il 100% dei molluschi era ben al di sotto della misura minima predetta. Alla luce di quanto accertato, poiché l’art. 7 punto 1 lettera a) e b) del D.lgs. 9 gennaio 2012 n. 4 vieta espressamente di detenere, trasportare, scaricare e trasbordare esemplari di qualunque specie ittica di taglia inferiore alla taglia minima pescabile, in violazione della normativa vigente, l’intero prodotto ittico veniva sottoposto a sequestro Il prodotto ittico in questione veniva affidato in custodia giudiziale al comandante del peschereccio che depositava i molluschi in una cella frigorifera per il mantenimento del ciclo vitale, in attesa delle disposizioni da parte dell’A.G. circa lo smaltimento o il conferimento ad Ente benefico, previa visita veterinaria. Il comandante del peschereccio veniva denunciato in stato di libertà perché deteneva specie marine allo stadio giovanile. Verrà inoltre attivato il procedimento di assegnazione di n. 5 punti alla licenza di pesca.

martedì 15 dicembre 2015

LA GUARDIA DI FINANZA ( SEZIONE NAVALE DI CHIOGGIA) SEQUESTRA 4 TONNELLATE DI VONGOLE VERACI

foto di archivio non attinente all'articolo Maxi sequestro di vongole veraci, quasi quattro tonnellate, effettuato dalla Guardia di Finanza della sezione operativa navale di Chioggia. E’ praticamente un bollettino di guerra: quasi ogni notte uomini e mezzi della sezione operativa navale sono impegnati in azioni di contrasto alla pesca e al commercio abusivo di prodotti ittici e in particolare delle vongole veraci. Come è noto in prossimità delle feste Natalizie aumenta la richiesta e quindi il prezzo del prodotto e in tanti, spesso disoccupati, vanno ad aumentare le fila di chi corre nella notte a bordo di potenti barchini e le notti lagunari sono animate da appostamenti, inseguimenti e scontri. Poche settimane fa un barchino per fuggire alla gdf si è schiantato sotto un ponte. Il sequestro di questa notte è avvenuto nei pressi di un vivaio ubicato nelle vicinanze dell’ottagono, le fiamme gialle hanno sorpreso diverse persone mentre scaricavano da un barchino su di un barcone 420 kg di vongole veraci, in seguito al controllo sono stati trovati altri 3.600 kg di vongole veraci stipate in 120 ceste di plastiche. Il prodotto era privo di attestazione sanitaria ed è stato sequestrato e poi rigettato in mare. Sono ancora in corso gli accertamenti definitivi ma è lunga la sfilza di contestazioni che vanno dalle sanzioni per la mancata tracciabilità e le autorizzazioni sanitarie, è in corso anche l’identificazione delle persone di cui sembra certo che quasi nessuno sia in regola per svolgere l’attività di pesca. Oltre al prodotto i militari hanno sequestrato barchino con relativi motori, sprovvisti di copertura assicurativa e tutta l’attrezzatura. Eventuali ulteriori approfondimenti in seguito. foto di archivio di un barchino incidentato -

giovedì 19 novembre 2015

SI SCHIANTANO CONTRO IL PONTE PER FUGGIRE ALLA FINANZA - UN CHIOGGIOTTO ARRESTATO

un barchino da caparossolanti incidentato - foto di archivio Si schiantano con il barchino contro il ponte girevole di Canal San Domenico per sfuggire alla Guardia di Finanza. Si è conclusa molto male la battuta di pesca di tre chioggiotti che ieri notte non si sono fermati all’alt delle fiamme gialle e, nel tentativo di fuggire, sono andati a sbattere danneggiando l’imbarcazione e riportando anche ferite: uno dei tre ( sembra fossero tre a bordo) ha dovuto rivolgersi al pronto soccorso dove i sanitari gli avrebbero riscontrato una frattura alla spalla. Alcune autorevoli fonti riferiscono anche di un arresto. I motivi della fuga, presumiamo, sono sempre i soliti : pesca abusiva di vongole in laguna. Ovviamente la Guardia di Finanza deve far rispettare le leggi, purtroppo però molte di queste persone sono praticamente costrette a scegliere questa attività pur di portare a casa un reddito per le loro famiglie; non si tratta solo di pescatori che se ne fregano delle leggi, ci sono anche padri di famiglia ormai disoccupati da molti mesi con l’incubo delle bollette da pagare. Però, sarebbe stato molto meglio fermarsi, le conseguenze sarebbero state di gran lunga meno pesanti.

giovedì 5 novembre 2015

MULTATO E DENUNCIATO PER UN'ORA DI DIFFERENZA....

Il giorno 03 novembre alle ore 23:00, l’equipaggio della Motovedetta dipendente da questo Comando Compagnia Carabinieri, nel corso di un servizio di Polizia finalizzato alla verifica della corretta etichettatura e della tracciabilità di filiera dei prodotti ittici sbarcati dai pescherecci procedevano, alla presenza del comandante chioggiotto di un peschereccio, al controllo delle specie ittiche appena scaricate ormeggiato alla panchina adiacente il mercato ittico all’ingrosso di Chioggia. Durante il controllo veniva accertato che su 10 sacchi retati contenenti molluschi della specie Murici Spinosi (Bulli) erano stati apposti della fascette ( c.d. Bollo Sanitario) indispensabili per immettere il prodotto ittico sul mercato per il consumo umano diretto riportanti la data di confezionamento posticipata al giorno 04.11.2015. Nel proseguo della verifica documentale emergeva che il documento di registrazione molluschi bivalvi vivi c. d. DDR sanitario emesso dal comandante del peschereccio riportava come data di raccolta il giorno 3/11/2015 e data di ricevimento dei molluschi anch’essa posticipata al giorno 04.11.2015. Anche il registro di carico e scarico dei molluschi per i centri di spedizione riportava la data di carico e scarico dei molluschi posticipata al giorno 4.11.2015. Alla luce di quanto sopra accertato il comandante veniva deferito all’A.G. di Venezia per i reati di Frode nell’esercizio del commercio e Falsità in registri. Tutti i molluschi per un valore commerciale di € 600 comprensivi delle etichette (c.d. Bollo Sanitario) riportanti la data di confezionamento posticipata al 4.11.2015, venivano sottoposti a sequestro penale ed affidati in custodia giudiziale fiduciaria e gratuita al comandante del peschereccio. E evidente che il prodotto ittico immesso al consumo umano diretto, riportante sull’etichetta (c.d. Bollo Sanitario) una data posticipata rispetto a quella reale, ne attesta una maggiore freschezza e conseguentemente una più lunga “scadenza”.

lunedì 2 novembre 2015

I CARABINIERI SANZIONANO UN PESCHERECCIO PER MOLLUSCHI SOTTO TAGLIA

foto di archivio La notte scorsa i militari della motovedetta del Comando Compagnia Carabinieri di Chioggia nel corso di un servizio di polizia marittima finalizzato alla prevenzione e repressione della, pesca, detenzione, sbarco e commercializzazione di molluschi allo stadio di novellame e/o sprovvisti di documentazione sanitaria, in Chioggia , lungo la banchina del punto di scarico del mercato ittico all’ingrosso controllavano un peschereccio ormeggiato di proprietà di un pescatore chioggiotto . All’atto del controllo sul ponte di coperta del peschereccio venivano rinvenuti: - una decina di sacchi per un peso complessivo di quasi 80 kg. contenenti molluschi della specie pecten jacobeaus (cappasanta). Da un primo controllo visivo la quasi totalità dei molluschi in questione appariva al di sotto della taglia minima pescabile e commerciabile (10 cm), come dispone il reg. ce 1967/2006, e pertanto venivano misurati con apposito “fettuccia metrica e calibro”. A seguito di tale operazione emergeva che il 100% delle cappesante misurava tra i 7 e gli 8 cm., quindi al di sotto della misura minima pescabile, detentiva e commerciabile per tale specie. Tutto il prodotto ittico in questione per un valore commerciale di € 1.000 circa veniva sottoposto a sequestro ed affidato in custodia giudiziale all’interessato per il successivo smaltimento; le cappesante sequestrate - diversi sacchi contenenti molluschi della specie ostrea edulis (ostriche) per un peso complessivo di circa kg. 60 , sprovvisti di bollo sanitario e del regolare documento di trasporto per i lotti di moluschi bivalvi vivi. le ostriche, per un valore commerciale di € 700 circa, venivano sottoposte a sequestro amministrativo ed affidate all’interessato per il successivo smaltimento. Il proprietario e comandante della imbarcazione veniva deferito all’A.G. di Venezia per la violazione dell’art. 7 del decreto legislativo 9 gennaio 2012 nr.4, poiché deteneva specie marine allo stadio giovanile ed inoltre veniva contravvenzionato per la violazione del reg. ce 29 aprile 2004 nr.853/2004- sezione molluschi – mancanza ddr , con sanzione amministrativa pecuniaria di € 2.000.

giovedì 29 ottobre 2015

LUCIO TIOZZO NUOVO PRESIDENTE DI " ITTICA SERVICE ALTO ADRIATICO "

LUCIO TIOZZO nuovo presidente del Comitato di gestione della rete di imprese “Ittica Service Alto Adriatico”: «Il lavoro di rete delle coop fattore vincente per la competitività e la crescita del settore». Marghera-Venezia, 29 ottobre 2015 – È Lucio Tiozzo il nuovo presidente del Comitato di gestione della rete di imprese cooperative “Ittica Service Alto Adriatico”, il più grande polo integrato di servizi e assistenza su base multiregionale a disposizione delle coop della filiera ittica del Distretto della Pesca del Nord Adriatico (Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia). L’elezione è avvenuta il 26 ottobre scorso nel corso dell’assemblea delle cooperative socie della rete d’imprese, tenutasi a Mestre. Lucio Tiozzo, consigliere della Regione Veneto dal 2000 al 2015, nasce nel 1956 a Chioggia (Venezia) e ne è sindaco dal 1988 al 1991. Cooperatore di lunga data è stato, tra l’altro, presidente di una cooperativa specializzata nella consulenza d'impresa; dal 1992 al 2000 è stato vicepresidente di Legacoop Veneto. Conclusa la sua esperienza lavorativa in Legacoop Veneto nel settembre 2015, è presidente della rete di imprese Ittica Service Alto Adriatico dal 26 ottobre 2015. Il presidente sarà affiancato da Sandro Vendramini di Agri.te.co (Veneto), Lara Faggi della Co.se.mar.-cooperativa Servizi Marittimi (Emilia Romagna) e Roberto Odorico di Shoreline (Friuli Venezia Giulia). Sette imprese fanno parte di “Ittica Service Alto Adriatico”, che ha base operativa a Marghera presso la sede di Legacoop Veneto e sede legale a Goro: Isfid Prisma e Agriteco del Veneto, Contabilcoop di Rimini, Cooperativa Mare di Cattolica, Co.se.mar-Cooperativa Servizi Marittimi di Goro (Ferrara), Almar di Marano Lagunare (Udine), e Shoreline di Trieste. «Abbiamo la grande opportunità di poter contare sulla messa in rete di risorse umane, competenze e infrastrutture informative che ci permette di lavorare, a supporto delle linee programmatiche condivise dalle tre Legacoop regionali, a nuove proposte per rilanciare il comparto della pesca nell’Alto Adriatico» afferma il neopresidente Lucio Tiozzo, che prosegue: «Non partiamo dall’anno zero, sia chiaro, ma ci sono progettualità da mettere in campo da subito o da riprendere in modo più incisivo e con maggiore impegno. Metteremo a disposizione del settore l’esperienza e il know how delle nostre cooperative per migliorare i sistemi di pesca, valorizzare il prodotto ittico e garantire il reddito per le imprese e tutelare il mare e l’ambiente. E ancora, rafforzeremo la rete di relazioni con le amministrazioni pubbliche, a partire dal Ministero e dalle tre Regioni interessate, per proporre e sviluppare progetti finanziati dalla Comunità Europea e realizzati in partnership con le amministrazioni locali». «Nel 2013 abbiamo scelto uno strumento innovativo quale quello della rete d’impresa, oggi una delle esperienze più significative a livello nazionale -, spiega Franco Mognato, direttore di Legacoop Veneto - perché ben si adattava alla necessità di fornire servizi alle imprese della pesca con modalità agili e che limitassero al massimo i costi di struttura. I primi passi non sono stati semplici ma oggi la Rete è pronta a fare il salto definitivo e sicuramente il contributo di Lucio Tiozzo, che porta con sé un bagaglio importante di esperienza e di conoscenza del settore, costituisce un valore aggiunto per il rilancio di tutta l’azione di Legacoop nel comparto». «Siamo pronti – prosegue Mognato - ad affrontare la programmazione europea 2014-2020 e a supportare le nostre imprese a coglierne al meglio tutte le opportunità».

giovedì 22 ottobre 2015

LA GDF SORPRENDE UN PESCHERECCIO DI CHIOGGIA A PESCARE ENTRO LE TRE MM: 4.000 EU DI MULTA

NEL CORSO DI UN NORMALE PATTUGLIAMENTO NOTTURNO, UNA MOTOVEDETTA DELLA SEZIONE OPERATIVA NAVALE DELLA GUARDIA DI FINANZA DI CHIOGGIA HA SORPRESO UN PESCHERECCIO DELLA MARINERIA DI CHIOGGIA MENTRE PESCAVA A STRASCICO SOTTO COSTA, A CIRCA TRE MIGLIA AL LARGO DI PORTO BARRICATA (RO). COME È NOTO, DAL TERMINE DEL FERMO BIOLOGICO E SINO AL 31 OTTOBRE, LE UNITÀ DA PESCA CON LUNGHEZZA FINO A 15 METRI SONO AUTORIZZATE A PESCARE SOLO OLTRE LE 4 MIGLIA DALLA COSTA, SECONDO LE NORMATIVE COMUNITARIE POSTE A TUTELA DELLA RISORSA ITTICA, SALVAGUARDANDO LE ZONE DI RIPOPOLAMENTO. LA VIOLAZIONE SCOPERTA DAI FINANZIERI HA COMPORTATO UNA SANZIONE DI 4.000 EURO NEI CONFRONTI DEL COMANDANTE DEL PESCHERECCIO ED IL SEQUESTRO DELLA RETE DA PESCA, NONCHÉ L’APPLICAZIONE DI 6 PUNTI DI PENALITA’ AL COMANDANTE ED ALLA LICENZA DI PESCA. DALL’INIZIO DELL’ANNO SONO SETTE I PESCHERECCI MULTATI PER PESCA ABUSIVA SOTTOCOSTA DAI FINANZIERI DEI REPARTI AERO- NAVALI DEL VENETO.

sabato 17 ottobre 2015

TAGLIA MINIMA: LA SCIENZA DA' RAGIONE AI PESCATORI

C’erano un po’ tutti, venerdì, in sala consiliare, al convegno sulla taglia minima delle vongole. C’era il sottosegrretario alla pesca, Giuseppe Castiglione, il senatore Mario Dalla Tor (entrambi dell’Ncd), la consigliera regionale Erika Baldin (5 stelle), qualche politico locale, i rappresententi delle associazioni di pesca, (non stiamo qui a elencarli), compreso il “notissimo” Medac (Mediterranean advisory council) e una settantina di vongolari provenienti da Veneto, Friuli ed Emilia Romagna. C’era, soprattutto, il professor Corrado Piccinetti, biologo e ricercatore dell’Università di Bologna che ha illustrato una ricerca condotta da cinque università, sotto il suoo coordinamento, che ha concluso quello che i pescatori sostengono da tempo: si possono pescare vongole un po’ più piccole (fino a 22 mm, invece che 25) senza danneggiare la specie e le sue capacità di sopravvivenza. E questo perché le vongole da 22 mm si pescano già ora, visto che gli attrezzi (i vagli) trattengono una “fascia” di taglie (dai 22 ai 28 mm) per motivi puramente meccanici irrisolvibili. La differenza sarebbe che, mentre adesso le vongole più piccole non sono commerciabili, e se ne scappa anche solo una nel carico, arrivano multe e processi per pescatore, trasportatore e commerciante che le vende, con la nuova taglia minima tutta questa trafila di sanzioni, avrebbe fine e tutti lavorerebbero più tranquilli. Non occorre cambiare attrezzi, non occorre cambiare regole di pesca, basta cambiare un numero in un testo di legge. E le vongole sopravviveranno, come specie? Sicuramente sì, dice la ricerca di Piccinetti, perché la capacità riproduttiva della specie dipende da molti fattori, compresa la taglia, ma la normale distribuzione demografica di questi banchi di molluschi comprende individui di tutte le taglie, per cui quelli più grossi e maturi, producono seme che aiuta la riproduzione anche di quelli più piccoli e in crescita. Tutto sta a non distruggere completamente i banchi, ovviamente. Insomma, quello che i vongolari dicono da tempo, lo hanno fatto anche con le note manifestazioni nelle capitanerie di porto dei tempi recenti, viene convalidato dal punto di vista scientifico e, tra poco, potrà essere presentato alla Ue per ottenere l’auspicata revisione della norma. I politici si sono tutti appuntati qualche medaglia per il risultato, ma la verità, ci sembra, è che è tutto merito dei pescatori che si sono “sbattuti” parecchio per attirare l’attenzione delle istituzioni.

venerdì 9 ottobre 2015

LA GUARDIA DI FINANZA SORPRENDE TRE TURBOSOFFIANTI IN LAGUNA: SANZIONATI E SEQUESTRI

FOTO DI ARCHIVIO CHE NON HA COLLEGAMENTO CON LA NOTIZIA DI OGGI LA GUARDIA DI FINANZA DI CHIOGGIA SEQUESTRA TRE IMBARCAZIONI SORPRESE IN ATTIVITA’ DI PESCA ABUSIVA. L’ EQUIPAGGIO DI UNA MOTOVEDETTA DELLA SEZIONE OPERATIVA NAVALE DELLA GUARDIA DI FINANZA DI CHIOGGIA, NEL CORSO DI UN PATTUGLIAMENTO NELLA LAGUNA SUD, HA SORPRESO NOTTETEMPO TRE IMBARCAZIONI CON TURBOSOFFIANTE INTENTE A PESCARE ABUSIVAMENTE VONGOLE VERACI NEL CANALE PEROGNOLA. I FINANZIERI HANNO PROCEDUTO AL SEQUESTRO DELLE 3 IMBARCAZIONI E DEGLI ATTREZZI UTILIZZATI. A BORDO DELLE TURBOSOFFIANTI SONO STATI RINVENUTI 260 KG. DI VONGOLE VERACI CHE, DOPO IL CONTROLLO DEL SERVIZIO VETERINARIO DEL COMUNE DI CHIOGGIA INTERVENUTO SU RICHIESTA DEI FINANZIERI, SONO STATE RIGETTATE IN ACQUE PROFONDE LAGUNARI, IN QUANTO ANCORA VIVE E VITALI. I FINANZIERI HANNO INOLTRE VERIFICATO LE POSIZIONI LAVORATIVE DELLE PERSONE FERMATE, SCOPRENDO CHE UNO DEI MARINAI IMBARCATI ERA ASSUNTO IRREGOLARMENTE. VERRA’ QUINDI INOLTRATA SEGNALAZIONE ALLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO, PER LE RELATIVE SANZIONI.

mercoledì 22 luglio 2015

INCONTRO SULLA PESCA CON L'EURO PARLAMENTARE DAMIANO ZUFFOLI

Importante incontro sul tema della pesca avvenuto mercoledì presso la sede del cogevo di Chioggia con l'europarlamentare Damiano Zuffoli ( sub entrato alla Moretti che si era dimessa per correre alle regionali del Veneto ) insieme con i rappresentanti di tutte le quattro federazioni della pesca venete con delegazione dell'Emilia e del Friuli. I temi sul tavolo sono sempre il solito:il regolamento europeo sulla pesca, sullo strascico il punto è sulla misura delle maglie e il pressante problema dei punti che vengono tolti alle licenze per le sanzioni pesantissime per quanto riguarda le vongole la discussione è sulla sottotaglia. Un problema molto pesante per i pescatori del cogevo che pur facendo una pesca responsabile, sicuramente sostenibile,una pesca gestita vengono pesantemente penalizzati. Sul piano commerciale in quanto se viene trovato un quantitativo anche minimo di vongole sotto taglia scatta il penale anche per i commercianti, che di conseguenza abbandonano quella tipologia di prodotto per non correre rischi il secondo problema, non meno importante riguarda la risorsa stessa, infatti per motivi non ancora noti il prodotto non ha più quella crescita che aveva un tempo.... L'europarlamentare Damiano Zuffoli con il presidente del cogevo di Chioggia Michele Boscolo Marchi

sabato 11 luglio 2015

L'EUROPA INASPRISCE LE SANZIONI SPINGENDO LA MARINERIA D'ITALIA AL FALLIMENTO

Drammatico confronto venerdì pomeriggio presso la sala maggiore del consiglio comunale durante l'incontro convocato dal consorzio armatori di Chioggia per parlare delle nuove sanzioni dell'unione europea che in pratica spingono la marineria di chioggia e d'italia verso il fallimento. " Abbiamo chiesto questo incontro invitando il sindaco, l'assessore alla pesca, tutte le parti politiche e l'intera marineria perché è un momento drammatico - riferisce Elio Dall'Acqua - chioggia rappresenta la seconda città d'italia e dobbiamo affrontare insieme questa emergenza " " Questa nuova normativa - ci racconta Roberto Penzo Tanfa - armatore - ha effetti retroattivi con un impatto devastante, in pratica se qualcuno prende una nuova sanzione a seconda dei punti ti chiedono la restituzione fino a quattro anni indietro del rimborso del fermo biologico, certi pescherecci hanno sei imbarcati provate a pensare che cosa vuol dire...." Lo stesso sindaco Giuseppe Casson pubblicamente ha interpretato questo " giro di vite " come una strategia dell'Unione Europea per " eliminare " la marineria d'italia, non solo di chioggia. Gli altri interventi : Sindaco, pescatori, marineria tutti molto interessanti verranno pubblicati in serata e tarda serata, e qualcuno anche domani scorrendo la play list trovate i vari interventi

giovedì 14 maggio 2015

I CARABINIERI DELLA MOTOVEDETTA CC 803 SEQUESTRANO MEZZO QUINTALE DI SOGLIOLE A COMMERCIANTE DI PESCE

la motovedetta dei carabinieri cc 803 Nottata odierna, l’equipaggio della Motovedetta CC 803, nel corso di un servizio di Polizia Marittima, finalizzato alla prevenzione e repressione dello sbarco di prodotti ittici di dubbia provenienza ed alla verifica della rintracciabilità di filiera degli stessi, nei pressi del mercato ittico all’ingrosso di Chioggia, notava una persona che alla vista dei militari nascondeva sotto un autovettura ivi parcheggiata una cassetta. A seguito del controllo si accertava che l’uomo, un commerciante chioggiotto, al di sotto della propria autovettura aveva nascosto due casse contenenti sogliole, altre 2 cassette della stessa specie ittica venivano rinvenute all’interno del portabagagli. Tutto il prodotto ittico per un peso complessivo di mezzo quintale circa per un valore commerciale di € 600, è risultato sprovvisto di etichettatura e documenti fiscali atti a risalire alla sua rintracciabilità, pertanto veniva sottoposto a sequestro amministrativo ed affidato in custodia all’interessato il quale dovrà smaltirlo secondo la normativa vigente. Il commerciante veniva contravvenzionato con sanzione amministrativa di € 1.500 , ai sensi dell’art.18 Regolamento CE 178/2002 per mancanza rintracciabilità di filiera. mercato ittico di chioggia

lunedì 11 maggio 2015

GUARDIA COSTIERA E NAS - SEQUESTRANO 321 TONNELLATE DI PRODOTTI ITTICI

Personale della Guardia Costiera di Chioggia e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (N.A.S.) dei Carabinieri di Padova ha sottoposto a sequestro 321 tonnellate di prodotti ittici, per un valore commerciale di oltre 650.000 euro. Il personale operante ha sottoposto a controllo un deposito, ubicato nel territorio delle Provincia di Rovigo, accertando svariate violazioni alle norme inerenti la tracciabilità dei prodotti. In particolare, il prodotto, appartenente a sette distinte ditte operanti il commercio dei prodotti ittici, mancava delle specifiche inerenti la tracciabilità e la rintracciabilità, ovvero tutte quelle informazioni necessarie a conoscere tipologia del prodotto, provenienza, data di cattura, eventuale precedente congelamento. Il prodotto, consistente in sarde, alici e cefali, è stato sottoposto a sequestro, con divieto di commercializzazione. È stato altresì informato il competente Servizio Veterinario per ulteriori verifiche. Oltre al sequestro del prodotto, sono state irrogate ai commercianti sanzioni amministrative per un importo complessivo di 18.600 euro. Le operazioni di controllo, volte alla tutela del consumatore e della salute pubblica, nonché ad assicurare le informazioni obbligatorie in materia di provenienza del prodotto ittico, che può essere commercializzato solo se tracciato e sicuro, continueranno anche nei giorni successivi. Una delle ditte è di Chioggia - eventuali ulteriori approfondimenti in seguito

mercoledì 8 aprile 2015

LUCIO TIOZZO ( PD ) UN MILIONE DI EURO PER I VONGOLARI DI MARE

video d'archivio Il consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi un finanziamento straordinario di un milione di euro per mitigare l’impatto sulle imprese dei vongolari di Venezia e Chioggia causato dalle barriere soffolte (cioè sommerse) in fase di realizzazione al largo della battigia per proteggere gli arenili dall’erosione marina. " Questi fondi serviranno al COGEVO - riferisce il consigliere regionale Lucio Tiozzo - perché i vongolari di mare possano razionalizzare lo sforzo di pesca, con le opere della diga soffolta che stanno per essere realizzate in difesa del litorale diminuisce la superficie di pesca, con questi fondi i cogevo possono pensare ad una rottamazione delle barche più vecchie e quindi una diminuzione dello sforzo di pesca. L'emendamento era stato presentato dal consigliere Lucio Tiozzo per 1,5 milioni di euro, l'aula ha votato all'unanimità per un milione. Comunicato Bilancio Regione: emendamenti a favore di Chioggia Sono stati approvati oggi in sede di discussione di bilancio regionale 2015 due importantissimi emendamenti presentati da Lucio Tiozzo, capogruppo PD in Regione Veneto, a favore di Chioggia e del suo territorio. Il primo emendamento riguarda la sistemazione degli arenili del litorale veneto. È stata infatti approvata dal Consiglio Regionale la proposta di Tiozzo di stanziare 3 milioni di euro a tutela della spiagge venete, tra cui quelle di Sottomarina e Isola Verde. Il secondo emendamento accolto dalla maggioranza del Consiglio Regionale e sempre presentato da Lucio Tiozzo riguarda la destinazione di 1 milione di euro a sostegno dei vongolari di mare di Chioggia. Questi ultimi sono stati infatti colpiti nell'ultimo anno da limitazioni produttive causate dai lavori di rinascimento degli arenili e dalla costruzione della diga soffolta. Ancora una volta Tiozzo ha fatto sentire la voce della nostra città in Regione.

lunedì 30 marzo 2015

PESCHERECCIO DI CHIOGGIA SORPRESO A CORTELLAZZO A PESCARE ENTRO LE 3 MM

foto di archivio non attinente all'oggetto del post Primo peschereccio del 2015 a strascico colto dalla guardia di finanza a pescare entro le tre miglia dalla costa. Sicuramente non sarà molto contento il comandante del peschereccio di Chioggia sorpreso dalla GDF di Chioggia, l'anno scorso la guardia di finanza ha contestato a circa 30 pescherecci la pesca entro le tre miglia, 19 in una volta sola, il " famoso " fermo di 19 pescherecci delle fasolari avvenuto durante la festività della immacolata l'8 dicembre Scorso ( vedi nota sotto). Come noto le sanzioni per chi non osserva il divieto di pesca entro le tre miglia sono particolarmente pesanti: 4.000 euro di sanzione e sei punti di penalità sulla licenza di pesca ( al raggiungimento di 18 punti scatta il fermo di pesca per due mesi ). motoscafo gdf - foto di archivio I comandanti dei 19 pescherecci fermati e sanzionati per aver pescato durante la festività dell'immacolata l'8 dicembre scorso hanno fatto ricorso, tra le motivazioni sembra che ci sia stato un difetto di comunicazione l'anno precedente il ministero aveva concesso il permesso di pescare durante la festività della Immacolata. Inoltre c'è una notevole differenza di tipo di pesca tra quella a strascico entro le tre miglia e quella dei fasolari o delle vongole di mare che pescano solo limitati quantitativi di prodotto e in base alla domanda.

venerdì 20 marzo 2015

RIENTRATO IL " BLOCCO NAVALE" I VONGOLARI AUTORIZZATI A SPOSTARE IL PRODOTTO


Rientrato il “ blocco navale “ dei vongolari che giovedì scorso hanno praticamente bloccato l’inzio dei lavori per la realizzazione delle opere fisse per la salvaguardia dell’arenile ( diga soffolta). Venerdì mattina infatti dopo il monitoraggio effettuato in mare dall’istituto agriteco la capitaneria di porto ha concesso l’autorizzazione ai pescatori di vongole di mare ( cogevo) di pescare il prodotto per spostarlo in altre aree. “ Abbiamo iniziato immediatamente le operazioni di pulizia dell’area - riferisce Michele Boscolo Marchi, presidente del cogevo - in quanto nei prossimi giorni è previsto maltempo e da lunedì devono assolutamente iniziare i lavori per la diga. Abbiamo con noi il biologo che ci indicherà le aree dove spostare il prodotto valutato in 500 quintali “. La realizzazione delle dighe sottomarine andrà a diminuire l’area di pesca dei vongolari di mare su questa problematiche si era mosso il consigliere regionale Lucio Tiozzo che aveva chiesto con un emendamento che la regione costituisse un capitolo di 1,5 milioni di euro da destinare al cogevo affinché vengano utilizzati per la riduzione dello sforzo dipesca riducendo il numero delle barche da vongole.



I VONGOLARI BLOCCANO I LAVORI PER LA DIGA SOFFOLTA

giovedì 5 marzo 2015

INCIDENTE A BORDO DI UN PESCHERECCIO: " PER FORTUNA" MI SONO ROTTO SOLO ENTRAMBI I POLSI

VIDEO D'ARCHIVIO - non attinente al peschereccio dove è avvenuto l'incidente Un marittimo di un peschereccio di Chioggia la notte tra mercoledì e giovedì scorso è rimasto vittima di un infortunio che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi. “ Ci riteniamo fortunati - riferisce uno dei figli - nostro padre si è “ solo “ rotto entrambi i polsi e ha un riportato un taglio di sette punti sopra l’occhio, ma con il volo che ha fatto le conseguenze avrebbero potuto essere molto più gravi e ringraziamo Dio che gli è stato vicino “. Mercoledì le condizioni meteo del mare sono andate peggiorando e i pescherecci più piccoli ha iniziato a rientrare mentre alcuni, quelli più grandi, hanno continuato la battuta di pesca. E’ bastato scivolare un attimo, proprio nel momento in cui il colpo di mare colpiva il peschereccio, per volare letteralmente da un lato all’altro del peschereccio. Il marittimo si trova ora in ospedale e dovrà subire un intervento ad entrambi i polsi, ci auguriamo che possa ristabilirsi al più presto. video d'archivio - non attinente al peschereccio dove è avvenuto l'incidente

martedì 3 febbraio 2015

PER I PESCATORI: ATTENZIONE NEL RIGETTARE LE TARTARUGHE PESCATE ACCIDENTALMENTE

Ci permettiamo di ricordare agli amici pescatori che sarebbe opportuno NON rigettare in mare le tartarughe catturate accidentalmente durante le battute di pesca in quanto si tratta di animali che respirano aria, quando vengono prese con le reti subiscono dei forti shock e possono avere delle lesioni. La procedura corretta sarebbe quella di metterle in una tinozza di plastica messe in modo tale che non possano ferirsi, SE dopo qualche ora appaiono attive SOLO allora si possono rimettere in mare. Altra cosa DA NON FARE A-S-S-O-L-U-T-A-M-E-N-T-E è quella di " pulirle dai parassiti, la corazza della tartaruga, anche se dura è PELLE strappargli le " cappe" procura loro delle lesioni traumatiche che potrebbero infettarsi. Soprattutto in questa stagione trovare una tartaruga in mare è un indizio di cattiva salute e quindi sarebbe opportuno portarle a terra, a Chioggia, è possibile consegnarle presso la sede dell'università di Padova che c'è a San Domenico.

martedì 20 gennaio 2015

PRIMO FERMO DELL'ANNO PER UN PESCHERECCIO DELLA MARINERIA CHIOGGIOTTA

foto d'archivio: pescherecci in canal San Domenico interno Primo fermo dell’anno per un peschereccio della marineria di Chioggia. Qualche giorno fa l’intero equipaggio è stato sbarcato per il raggiungimento dei 18 punti di penalità. Le regole comunitarie prevedono per chi viene sorpreso a pescare entro le tre miglia dalla costa oltre ad una sanzione di ben 4.000 euro sono previsti sei punti di penalità al raggiungimento dei 18 è prevista come sanzione accessoria il blocco di due mesi del peschereccio. Le regole sono regole e devono essere osservate - commenta un operatore del settore - ci sono però tanti aspetti che dovrebbero essere regolati meglio, questi cinque marittimi che per due mesi non avranno reddito come potranno sostenere le rispettive famiglie? Lunedì scorso c’è stata la manifestazione dei pescatori di vongole di mare a Venezia, il motivo della protesta è il profondo malessere proprio per le norme comunitarie che hanno in effetti degli aspetti poco confacenti alle varie realtà di pesca. Come riferiva il presidente del cogevo di chioggia, Michele Boscolo Marchi, lo scorso dicembre, durante la festività dell’immacolata 18 pescherecci sono stati sanzionati ( 4.000 euro più i sei punti di penalità) per aver pescato in anticipo rispetto all’orario previsto ma in effetti non si capisce quale possa essere stato il danno all’ambiente e agli stock ittici considerato che i pescatori di vongole di mare pescano limitati quantitativi di vongole che vengono pescate solo sul venduto. Ma ci sono anche altre incongruenze relative alle tolleranze che mettono in forte difficoltà i pescatori che fanno sempre più fatica a ricavare una redditività adeguata. Sono previsti altri fermi nelle prossime settimane, si tratta di pescherecci che nei mesi scorsi sono stati più volte sorpresi a pescare entro le tre miglia. foto di archivio: pescherecci in canal San Domenico esterno

lunedì 19 gennaio 2015

VIDEO: E' IN CORSO LA PROTESTA DEI VONGOLARI A VENEZIA

I pescatori di vongole di mare ( COGEVO) sono a Venezia, un'ottantina di pescherecci sono attraccati alle zattere a Venezia. Sono in corso gli incontri della delegazione dei vari cogevo poco fa ( h 12 ) si è concluso l'incontro con l'ammiraglio e in questo momento sono dal prefetto. E' da sottolineare la compostezza e il senso civico dei pescatori di chioggia e dell'adriatico che stanno manifestando con grande compostezza contro gli impedimenti burocratici che, di fatto gli impediscono di lavorare, ricordiamo che il consorzio NON sfrutta le risorse del mare, anzi è uno dei rarissimi esempi di pesca rispettosa dell'ambiente.

giovedì 15 gennaio 2015

IL COGEVO ( VONGOLE DI MARE) LUNEDI' 19 GENNAIO IN PROTESTA A VENEZIA

UNO SPIRAGLIO NELLA NEBBIA?? Veniamo considerati alla stregua dei pescatori " abusivi " mentre noi andiamo in mare pescando SOLO le quantità di prodotto venduto, non sprechiamo la risorsa, settantasei pescherecci chioggiotti ( nel resto del Veneto ci sono altre 87 unità ) che osservano scrupolosamente un fermo biologico di quattro mesi SENZA essere retribuiti. E ancora: " Se UNA SOLA VONGOLA nell'intero lotto pescato è di sotto misura oltre che la sanzione amministrativa scatta anche la denuncia penale ( 4.000 euro di sanzione più sei punti al comandante e sei punti alla licenza della stessa imbarcazione) di conseguenza molti operatori hanno scelto di non acquistare più il nostro prodotto dicendoci in faccia che non è conveniente per il direttore di un supermercato rischiare una denuncia penale per 1.300 euro al mese " Questo è solo una parte dello sconfortante quadro descritto dal presidente del COGEVO ( consorzio gestione vongole) , Michele Boscolo Marchi presidente del compartimento di Chioggia , una serie di difficoltà che sta praticamente mettendo i pescatori del consorzio. Per questo e per molto altro è stata organizzata una manifestazione pacifica a Venezia che si terrà lunedì 19 gennaio ( le barche partiranno per le sette del mattina). Ascoltiamo le ragioni del loto forte disagio VIDEO D'ARCHIVIO DEI PESCHERECCI DEL COGEVO IN CARICAMENTO IL VIDEO DELLA RIUNIONE il video della riunione