sabato 27 febbraio 2021

APPROVATO ALL'UNANIMITÀ IL REGOLAMENTO PER IL CENTRO DI SBARCO DEI MOLLUSCHI A PUNTA POLI, GESTITO DA SST: FISSA ORARI E MODALITÀ DI ACCESSO

Il consiglio comunale di ieri ha unanimemente approvato il regolamento per l'utilizzo del centro di sbarco dei molluschi a punta Poli. Il regolamento è composto da 5 articoli: finalità e ambito, gestione del centro, orario di apertura, ingresso e circolazione di veicoli, sanzioni. «A seguito dell'affidamento pluriennale, come da apposita deliberazione consiliare del novembre scorso, del servizio di gestione a SST, società partecipata che già gestisce il mercato ittico – spiega l'assessore alla Pesca e alle Partecipate, Daniele Stecco – ora abbiamo concertato questo regolamento con tutti gli enti preposti, ovvero Capitaneria di Porto, veterinari, associazioni di categoria e cooperative di molluschicoltura.
Esso disciplina le modalità di utilizzo dello stesso, compresi gli orari. Siamo orgogliosi perché il nostro è il primo centro di sbarco pubblico dei molluschi, richiesto da molto tempo dalla Regione Veneto ai Comuni interessati. Inoltre, abbiamo portato a compimento uno dei progetti previsti dai patti territoriali. Voglio tranquillizzare i cittadini residenti – conclude l'assessore – che il traffico non aumenterà con questa regolamentazione, poiché l'attività di sbarco avveniva regolarmente ben prima della realizzazione del centro. Da oggi chi conferisce in altro luogo è sanzionabile».
Il regolamento mira ad assicurare la parità tra gli operatori, l’economicità nella gestione e nella commercializzazione del prodotto ittico, garantendo il rispetto delle norme di settore, la qualità del prodotto e la tutela dei consumatori. Inoltre, facilita lo svolgimento delle operazioni di controllo da parte dell’autorità sanitaria competente e il conferimento del prodotto in sicurezza. Nel centro di sbarco di Chioggia transitano vongole di mare, vongole veraci, fasolari, mitili, capesante, canestrelli, "garusoli".
Il centro di sbarco è stato finanziato con 200mila euro derivanti dai patti territoriali e 180mila euro della Regione Veneto. La superficie è di circa 800 metri quadrati, di cui 64 coperti da un manufatto prefabbricato (dotato di due uffici, uno ad uso amministrativo e uno per l’adempimento delle funzioni istituzionali di verifica e controllo, un magazzino e un servizio igienico), una tettoia lungo la banchina per consentire che le operazioni di scarico del prodotto siano opportunamente protette dalle precipitazioni atmosferiche e dall’irradiamento solare, la rimanente superficie e area scoperta. Le operazioni di sbarco e controllo del pescato avverranno mediante un nastro trasportatore e un sistema di pesatura elettronica, già disponibili per la futura installazione.
Il servizio sarà completato dalla verifica del rispetto dei limiti imposti alle quantità massime pescabili giornalmente, dalla certificazione della provenienza del prodotto, dal controllo dello stato di salute del pescato e della possibilità di immetterlo o meno in commercio. Il centro sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle 13, per tutto l'anno. Non è consentita la sosta ma solo la fermata limitata al tempo necessario per le operazioni di carico del prodotto sbarcato. Tutti i carrelli a mano devono essere muniti di ruote gommate, e recare l'indicazione dell'impresa o persona cui appartengono. All'interno del centro devono procedere a passo d'uomo, e, per quelli sprovvisti di motore, essere condotti a mano. Negli orari di chiusura è fatto divieto a chiunque di intrattenersi all'interno dell’area.

giovedì 25 febbraio 2021

L'ASSESSORE REGIONALE ALLA PESCA CRISTIANO CORAZZARI "SCOPRE" IL MERCATO ITTICO DI CHIOGGIA E SUONA LA CAMPANA DELL'ASTA

Oggi pomeriggio l'assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari, accompagnato dal consigliere Marco Dolfin ha visitato il mercato ittico all'ingrosso di Chioggia, dando simbolicamente il via alle contrattazioni attraverso l'azionamento della campana.

«Al settore serve il supporto delle istituzioni - spiega Corazzari davanti alle telecamere di Chioggia Azzurra - ma provvedimenti come il raddoppio delle giornate di fermo pesca vanno nella direzione contraria.

Il Veneto lavora per valorizzare la pesca sostenibile, fattore di dignità e di identità del territorio: grazie a chi nonostante tutto continua ad andare avanti».

Una scoperta utile a prendere contatto con le materie delle sue nuove deleghe, là dove - gli è stato ricordato dal decano degli astatori, Ervino Gallimberti - alle 3.45 di notte la campana suona, e alle 4.30 i gabbiani puliscono per terra, dopo che il pesce chioggiotto ha già preso la via delle tavole.

mercoledì 24 febbraio 2021

I SINDACATI DELLA PESCA CONDANNANO IL DECRETO MINISTERIALE CHE RADDOPPIA I GIORNI DI FERMO: «ACCANIMENTO NORMATIVO SENZA EGUALI»

I sindacati dei lavoratori della pesca, federati a CGIL, CISL e UIL, attraverso un comunicato unitario esprimono forte preoccupazione per gli effetti del decreto ministeriale che raddoppia le giornate di fermo per la pesca a strascico. Passano infatti da 15 a 30 i giorni di stop per le barche inferiori a 24 metri, da 20 a 40 per quelle di lunghezza superiore.
Il decreto - si legge nel testo - mette a rischio la sopravvivenza stessa delle imprese del settore ittico, con pesanti ripercussioni occupazionali: «La mancanza di ammortizzatori sociali strutturati rischia di far implodere un settore già in sofferenza, ma che ha continuato a lavorare nonostante le gravissime ripercussioni dell'emergenza sanitaria nell'economia, con la chiusura di hotel, ristoranti e catering».
Una decisione sbagliata - ripetono FAI CISL, FLAI CGIL e UILa Pesca - «frutto di accanimento normativo senza eguali, che non trova giustificazioni e che niente ha a che fare con il mantenimento degli stock ittici. Garantiamo ai pescatori l'impegno dei sindacati confederali ad assumere tutte le iniziative necessarie per scongiurare questa ulteriore minaccia alla continuità lavorativa».

lunedì 22 febbraio 2021

NUOVO FONDO EUROPEO PER LA PESCA, SODDISFAZIONE DALLA LEGA: «MA RIMANE LA PREOCCUPAZIONE PER IL BUDGET RIDOTTO E I RISCHI BUROCRATICI»

Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Fondo per gli affari marittimi, la pesca e l'agricoltura nel periodo 2021-2027. «Una buona notizia per tutto il settore - commenta l'eurodeputata Rosanna Conte, relatrice ombra del provvedimento - dopo lunghi negoziati. Si tratta di un regolamento equilibrato tra istanze ambientali ed esigenze socio-economiche, pur con alcune criticità che permangono e andranno affrontate.
La Lega esprime soddisfazione per il via libera agli emendamenti migliorativi che ha condiviso, a tutela degli interessi delle categorie: dagli investimenti che portano al potenziamento della capacità di pesca alla promozione del dialogo sociale, passando per gli strumenti assicurativi e finanziari ad hoc per i pescatori, misure concrete per sostenere gli operatori.
Resta la preoccupazione per alcuni aspetti attorno ai quali la Lega non ha mai nascosto la propria perplessità, come la riduzione del budget complessivo e i rischi di complicazioni burocratiche. Anche in vista dell’applicazione del provvedimento da parte degli Stati membri - conclude il deputato Lorenzo Viviani, capo dipartimento Pesca della Lega - continueremo a batterci contro le rigidità burocratiche, in favore della tutela degli interessi dei pescatori».

sabato 20 febbraio 2021

NUOVA ILLUMINAZIONE AL MERCATO ITTICO ALL'INGROSSO, AIUTERÀ GLI OPERATORI A FAR PERCEPIRE APPIENO LA FRESCHEZZA DEL PESCE

Gli operatori e gli acquirenti del mercato ittico di Chioggia godono da qualche giorno di un nuovo sistema d'illuminazione nella sala d'aste. L'intervento è stato portato a termine grazie ai fondi europei del FEAMP stanziati nel 2019 a vantaggio del Comune di Chioggia: si tratta di 813mila euro, ai quali si aggiungono finanziamenti statali e regionali, destinati all'informatizzazione della sala e appunto al rifacimento dell'impianto elettrico interno ed esterno.
«Una bella notizia in un periodo difficile - commenta Emanuele Mazzaro, direttore del mercato - dal momento che i prodotti ittici ora saranno maggiormente valorizzati nella loro esposizione, e gli operatori potranno percepire con maggiore chiarezza, a vista, la freschezza e qualità del pesce in commercio. Ma anche le immagini del mercato che corredano via web le vendite delle aziende e dei ristoranti ai propri clienti ne traggono vantaggio. La luce corretta è un elemento essenziale per la comunicazione odierna, che privilegia contenuti visivi». Si attende ora, per il 2021, la digitalizzazione dell'asta: il progetto era stato presentato l'anno scorso dall'assessore ai Mercati, Daniele Stecco.

martedì 16 febbraio 2021

RADDOPPIO DEL FERMO PESCA, L'EURODEPUTATA CONTE: «IL PARADIGMA EUROPEO È SBAGLIATO, I PESCATORI SONO VITTIME DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI»

Anche la deputata europea Rosanna Conte interviene in merito al raddoppio dei giorni di fermo pesca, sancito da un decreto ministeriale le scorse settimane. «Il provvedimento della direzione Pesca del Ministero - commenta l'esponente leghista - è frutto di un paradigma sbagliato che l’Europa continua a perseguire, per cui l’ambiente marino va tutelato colpendo i pescatori. Questo paradigma va ribaltato, perché è vero semmai il contrario: i pescatori sono vittime dei cambiamenti climatici, e pertanto vanno tutelati con misure economiche ad hoc».
È il concetto centrale del report, firmato dalla stessa Conte, d'iniziativa del Parlamento europeo a proposito delle conseguenze dell'aumento della temperatura nelle acque marine per gli stock ittici. «Un report - spiega l'europarlamentare - che è stato apprezzato anche dagli altri gruppi parlamentari e dalla Commissione UE, in cui si afferma chiaramente che la pesca, in particolare quella artigianale, rappresenta una soluzione al problema, e non parte di esso.
Sono felice che anche il MEDAC (Consiglio regionale per il Mediterraneo) stia preparando un parere relativo al cambiamento climatico e ai suoi effetti sulla pesca, segno che la strada intrapresa a Bruxelles è quella giusta». Rosanna Conte invita il MEDAC a «fare fronte comune per ribaltare stereotipi che non solo colpiscono i pescatori, ma non servono neanche a tutelare adeguatamente gli ecosistemi».

sabato 13 febbraio 2021

RADDOPPIO DEL FERMO PESCA, DOLFIN: «CI SARANNO ANCHE ULTERIORI VINCOLI AGLI ARMATORI PER IL PASSAGGIO DA UN ATTREZZO A UN ALTRO»

Emergono nuovi dettagli relativi al decreto ministeriale che sostanzialmente raddoppia le giornate di fermo della pesca a strascico per il 2021. Li ha individuati il consigliere regionale Marco Dolfin: «La nuova limitazione di giornate - nota Dolfin - avviene indipendentemente dalle ore passate in mare, con ulteriori vincoli per il passaggio da un attrezzo a un altro. Non solo, chi volesse vendere la propria imbarcazione non potrà farlo in altre zone del Paese: cosa che prima invece avveniva in maniera naturale».
Dolfin valuta che «il governo in carica fino a ieri, nonostante fosse operativo solo per il disbrigo degli affari correnti, si è reso protagonista di un decreto assai discutibile. Non bastava la flessione del mercato a causa della chiusura della ristorazione, viene così colpita una parte importante del prodotto interno lordo nazionale. Ciononostante, i pescatori sono assai favorevoli alla corretta gestione delle risorse ittiche, ma con un approccio tecnico e scientifico fondato sui dati».

venerdì 12 febbraio 2021

RADDOPPIANO NEL 2021 LE GIORNATE DI FERMO BIOLOGICO PER LA PESCA A STRASCICO? NO DEGLI ARMATORI: «AZIENDE AL COLLASSO»

Da una mattina all'altra, paiono raddoppiare le giornate di fermo biologico per la pesca a strascico nel 2021. Un decreto della Direzione generale della Pesca è stato infatti pubblicato in tal senso dal Ministero per le Risorse Agricole e Forestali, da cui dipende anche la regolazione dell'attività ittica: la norma prevede sostanzialmente quattro mesi di stop per i pescherecci, senza attenuare le spese di gestione che coprono l'intero arco dell'anno.
«Un provvedimento - dichiarano Elio dall'Acqua e Roberto Penzo, rappresentanti regionali di FederPesca - che di fatto determina l'insostenibilità di fare impresa in questo settore. La prevista riduzione delle giornate operative porta la produzione al di sotto della soglia di redditività, ma anche della sola sopravvivenza delle imprese». 
Il decreto - continuano gli armatori di Chioggia - non considera in alcun modo l’impatto derivante dall’emergenza sanitaria nel 2020 e certamente ancora nel 2021, il quale (con l'introduzione di simili misure) porterà inevitabilmente al collasso migliaia di aziende, assieme alla conseguente perdita di occupazione diretta e nell’indotto. La sofferenza si estenderebbe a tutta la filiera alimentare e colpirebbe, da ultimi, i consumatori».
Inspiegabile, secondo le organizzazioni datoriali, non aver condiviso la decisione al tavolo di consultazione permanente per la pesca e l'acquacoltura, peraltro in assenza di un ministro in carica. Per questo, Federpesca ha comunicato che metterà in campo ogni iniziativa ritenuta opportuna, a partire da un confronto urgente con il ministro competente del nuovo governo, non appena insediato.

lunedì 1 febbraio 2021

NASCE "ALLEVATORI VONGOLE VERACI DI CHIOGGIA", RETE D'IMPRESA CHE RAGGRUPPA 200 ADDETTI DI 40 AZIENDE E COOPERATIVE

È stata presentata ufficialmente oggi da Coldiretti Impresa Pesca alla Regione Veneto, durante un incontro a Mestre con l'assessore Cristiano Corazzari, la nuova rete d'impresa "Allevatori vongole veraci di Chioggia". La rete raggruppa quasi 200 addetti di oltre 40 aziende, tra cooperative e società agricole dedite all'attività di raccolta della vongola verace nella laguna di Venezia. Una realtà che si aggiunge al centinaio di imprese con più di 700 occupati, afferenti ad Impresa Pesca. Per la rete d'impresa era presente il consiglio di amministrazione, con il presidente Sauro Salvagno, il suo vice Lucio Perini e i consiglieri; fra i temi affrontati, la vivificazione delle lagune, la gestione della pesca del novellame di mollusco e del prodotto maturo, l’attrezzatura consentita e quella che si vorrebbe utilizzare.
«Questa rete - ha detto Alessandro Faccioli, rappresentante di Coldiretti Impresa Pesca - nasce dalla volontà e dalla maturata consapevolezza di voler dare una voce unica e autorevole, utile anche per interloquire direttamente con le istituzioni e gli enti preposti». I dirigenti della Regione - riferisce Coldiretti - hanno annunciato che nella prossima seduta di commissione verranno rilasciate nuove concessioni per la molluschicoltura nel territorio lagunare. I lavori sono proseguiti con un confronto tra le diverse marinerie dei porti veneti, per esaminare le criticità legate alla gestione della risorsa da parte dei Co.Ge.Vo. e la mancata attuazione della scelta dei mestieri legate alle vongole e fasolari. Grande preoccupazione per i redditi, considerato che nello stesso periodo di riferimento le marinerie di altre regioni hanno guadagnato cifre doppie o triple.