Anche la deputata europea Rosanna Conte interviene in merito al raddoppio dei giorni di fermo pesca, sancito da un decreto ministeriale le scorse settimane. «Il provvedimento della direzione Pesca del Ministero - commenta l'esponente leghista - è frutto di un paradigma sbagliato che l’Europa continua a perseguire, per cui l’ambiente marino va tutelato colpendo i pescatori. Questo paradigma va ribaltato, perché è vero semmai il contrario: i pescatori sono vittime dei cambiamenti climatici, e pertanto vanno tutelati con misure economiche ad hoc».
È il concetto centrale del report, firmato dalla stessa Conte, d'iniziativa del Parlamento europeo a proposito delle conseguenze dell'aumento della temperatura nelle acque marine per gli stock ittici. «Un report - spiega l'europarlamentare - che è stato apprezzato anche dagli altri gruppi parlamentari e dalla Commissione UE, in cui si afferma chiaramente che la pesca, in particolare quella artigianale, rappresenta una soluzione al problema, e non parte di esso.
Sono felice che anche il MEDAC (Consiglio regionale per il Mediterraneo) stia preparando un parere relativo al cambiamento climatico e ai suoi effetti sulla pesca, segno che la strada intrapresa a Bruxelles è quella giusta». Rosanna Conte invita il MEDAC a «fare fronte comune per ribaltare stereotipi che non solo colpiscono i pescatori, ma non servono neanche a tutelare adeguatamente gli ecosistemi».
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