domenica 30 dicembre 2018

“IN BARCA CON ENDRI DOVEVO ESSERCI IO”: VIVO PER MIRACOLO UN PESCATORE, HA RINUNCIATO ALL’ULTIMO ALLA TRAGICA SPEDIZIONE

Non ci sono purtroppo novità riguardo le ricerche del corpo di Endri Febo, il vongolaro 53enne vittima dell’incidente in laguna accaduto otto notti orsono. Ma si apprende che quella maledetta sera, al posto di Luca Formigoni (poi superstite e ferito al braccio dopo un’ora di lotta nell’acqua gelida), avrebbe dovuto esserci invece un altro pescatore: si tratta di un chioggiotto di circa 45 anni, disoccupato e con tre figli, che si era accordato con lo stesso Febo per la battuta di pesca il giorno stesso, come altre volte era successo.

Endri Febo

Per sua fortuna, una indisposizione di salute lo ha preservato, costringendolo ad abbandonare l’impresa, e al suo posto si è presentato appunto Formigoni, che con Febo aveva minore conoscenza. Una sliding door che ha risparmiato a questo padre l’esperienza indelebile, e possibili conseguenze peggiori: quel che gli resta di Endri sono gli ultimi messaggi prima di partire, con le indicazioni e la rinuncia.
Già un anno fa questo signore era scampato ad uno degli urti che non di rado accadono purtroppo in laguna, e che altrettanto non vengono denunciati. Quanto al barchino speronato, di proprietà di C.B., 40enne di Sottomarina con altre tre persone a bordo, era alimentato da due motori nuovi di zecca così come lo scafo: in un attimo è andato perso anche un investimento non inferiore a 60mila euro.

venerdì 28 dicembre 2018

SEQUESTRATO UN QUINTALE DI FASOLARI A UN PESCATORE GORANTE: MULTA DI DUEMILA EURO

Ieri mattina l'equipaggio della motovedetta della Compagnia Carabinieri di Chioggia ha rinvenuto tre borsoni contenenti un quintale di fasolari nella disponibilità di un pescatore gorante, che conduceva un motopeschereccio. I bivalvi erano privi di etichette e documenti sanitari, atti a stabilirne la tracciabilità di filiera: il pescatore è stato multato con 2mila euro di sanzione amministrativa. I molluschi, del valore commerciale di 1500 euro, sono stati sequestrati.

sabato 22 dicembre 2018

FERMO PESCA 2018 IN SALVO, FIRMATO STAMANE A ROMA IL DECRETO DAL MINISTRO CENTINAIO: IN ARRIVO 12 MILIONI PER GLI ARMATORI E LA MARINERIA

Sospiro di sollievo per la marineria chioggiotta, e per tutte quelle adriatiche. È stato firmato infatti stamane, al Ministero dell'Agricoltura e del Mare, il decreto che garantisce agli armatori il rimborso dell'indennità di fermo pesca per l'anno in corso: la soluzione alla corsa contro il tempo era stata in dubbio fino all'ultimo, e la scorsa settimana i sindacati e le associazioni di categoria avevano minacciato di manifestare in piazza per scongiurare il pericolo di non riceverli. Ieri il giorno decisivo: l'impegno del sottosegretario Manzato ha fatto il resto, e i 12 milioni sono in salvo. In ballo restano i fondi per il 2017, già svincolati ma dei quali si riparlerà a gennaio, e quelli in previsione del prossimo anno.

PESCATORE DI GORO BECCATO DAI CARABINIERI DI CHIOGGIA CON 150 KG DI PESCE SENZA DOCUMENTI: MULTA DI 3500 EURO

L’equipaggio della motovedetta della Compagnia Carabinieri di Chioggia Sottomarina nella mattinata di giovedì ha sanzionato amministrativamente per totale di 3500 euro un pescatore gorante, il quale a bordo di un furgone trasportava circa 150 kg circa di prodotto ittico -sogliole, granceole, seppie, rombi, mazzancolle, cappesante, orate e branzini- pronto per la commercializzazione, ma privo dei documenti di accompagnamento. Il pesce, del valore commerciale di 1500 euro circa, è stato sottoposto a sequestro.

sabato 15 dicembre 2018

LA MARINERIA DI CHIOGGIA: O ARRIVANO I SOLDI DEL FERMO PESCA 2018 O SCENDIAMO IN PIAZZA

Marineria chioggiotta in agitazione per la perdurante mancanza del decreto attuativo che deve sbloccare i 12 milioni del fermo pesca 2018. Mancano solo 15 giorni alla fine dell’anno, e meno di una settimana alla pausa ministeriale, e il rischio che i fondi vadano persi prima della scadenza non è da sottovalutare: per scongiurarlo, i pescatori sono pronti anche a una manifestazione di piazza. Ieri nella sede del CoGeVo i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL e le associazioni degli armatori si sono riunite con l’assessore comunale Daniele Stecco per fare il punto della situazione: era stato invitato anche il sottosegretario Franco Manzato -richiesto pure dal comparto ortofrutticolo- ma è rimasto a Roma, assicurando la sua presenza al prossimo incontro di venerdì 21, che dovrebbe essere decisivo per le sorti del rimborso in questione. Al centro c’è sicuramente un intoppo nella burocrazia degli uffici, e il sottosegretario si era preso carico del discorso: in ballo anche i fondi per il 2017, già svincolati ma dei quali si riparlerà a gennaio, e quelli in previsione del prossimo anno. I ritardi in materia sono frequenti, ma giustamente la gente di mare non è più disposta a tollerarli: in assenza di sicurezze, l’iniziativa di ieri non ha escluso il ricorso al coinvolgimento della città, previo ulteriore passaggio in Regione con l’assessore Giuseppe Pan.

venerdì 14 dicembre 2018

NUOVE BRÌCOLE LUNGO IL CANALE SAN DOMENICO, APPROVATO DALLA GIUNTA IL PROGETTO DEL PROVVEDITORATO ALLE OPERE PUBBLICHE

Una delibera di giunta comunale, datata 30 novembre, ha approvato il progetto del Provveditorato alle Opere Pubbliche (l’ex Magistrato alle Acque) per la collocazione di nuove brìcole di ancoraggio lungo il canale San Domenico a Chioggia, che saranno finanziate da un contributo regionale di 108mila euro a fronte di una spesa complessiva di 135mila.
L’appalto sarà affidato secondo gara dallo stesso Provveditore, che curerà anche la direzione dei lavori: il programma degli scavi impegnerà il canale per circa 45 giorni. Da molto tempo il problema è sentito dalla marineria, anche in virtù del fatto che i vecchi ormeggi vengono lasciati andare alla deriva, con grave danno per la navigazione e i pescherecci alla fonda.

mercoledì 12 dicembre 2018

OGGI COMMISSIONE CONSILIARE PER MODIFICARE IL REGOLAMENTO DEL MERCATO ITTICO ALL'INGROSSO

Oggi alle ore 17 la I commissione consiliare, presieduta da Gianluca Naccari, è stata convocata in seduta nella sala maggiore del municipio per dibattere del nuovo regolamento relativo al mercato ittico all'ingrosso. Il testo corrente infatti verrà presto modificato dal consiglio comunale, mentre resta sul terreno l'ipotesi di un trasloco a Val da Rio del quale si parla da troppi anni. La seduta odierna è come sempre aperta al pubblico, e a differenza del consiglio comunale non sarà trasmessa in streaming dal sito del Comune.

lunedì 10 dicembre 2018

ANCORA UNA CHIAZZA DI CARBURANTE LUNGO IL CANAL LOMBARDO INTERNO: I RESPONSABILI DELLO SVERSAMENTO HANNO LE ORE CONTATE

Anche oggi il canal Lombardo interno ha presentato una estesa chiazza di carburante inquinante, proveniente da alcuni pescherecci ormeggiati nella parte nord del canale, nei pressi di calle Gradara. Sono state avvisate la Guardia Costiera e i Vigili del Fuoco, che hanno determinato come il gasolio fosse presente anche sotto ulteriori otto o dieci imbarcazioni: il ristagno è dipeso dal flusso di marea in entrata, e la perdita (più o meno volontaria) potrebbe risalire anche alle ore precedenti. Fatto sta che non ci sarà clemenza una volta individuati i responsabili di questa o altre situazioni consimili.

venerdì 7 dicembre 2018

I CARABINIERI DI CHIOGGIA SEQUESTRANO UNA TONNELLATA DI VONGOLE ED UN QUINTALE DI FASOLARI

L’equipaggio della motovedetta della Compagnia Carabinieri di Chioggia Sottomarina nelle scorse settimane ha eseguito nella città lagunare una serie di servizi finalizzati al contrasto alle violazioni in materia di pesca e commercializzazione di prodotti ittici. In particolare è stato sanzionato amministrativamente per 2mila euro un pescatore chioggiotto, il quale a bordo della propria imbarcazione deteneva 100 kg di fasolari privi di documentazione attestante la provenienza. I molluschi sono stati sottoposti a sequestro per il successivo smaltimento.
Inoltre, i militari hanno sanzionato amministrativamente sempre per 2mila euro un altro pescatore, il quale trasportava a bordo del proprio furgone una tonnellata circa di vongole veraci, pronte per la commercializzazione, prive di documentazione di accompagnamento. I molluschi sono stati sottoposti a sequestro e, in quanto ancora vivi, versati in mare per ripristino del ciclo vitale.

lunedì 3 dicembre 2018

DA GENNAIO I PESCHERECCI NON POTRANNO RIGETTARE IN MARE IL PESCE SOTTO MISURA: MA CHIOGGIA NON È ATTREZZATA PER LO SMALTIMENTO A TERRA

Una imminente novità normativa rischia di mettere in subbuglio l’ambiente della pesca, e quindi anche la marineria chioggiotta. Dal 1° gennaio 2019 infatti scatterà il divieto di rigettare nel mare il pesce sottomisura, quello non commerciabile né commestibile: i pescherecci saranno quindi obbligati a tenerlo a bordo e a sbarcarlo una volta giunti a terra. Il “tavolo azzurro” più volte avanzato da esponenti dell’amministrazione per discutere argomenti come questi non è ancora operativo, e tra gli uomini di mare serpeggia il dubbio che il Comune e SST -la società partecipata che gestisce il mercato ittico- non abbiano ancora destinato un’area ad hoc per lo stoccaggio di queste varietà di pescato, né che siano state contattate le imprese del settore per il successivo smaltimento di un prodotto che non potrà approdare ai normali circuiti di vendita al dettaglio.

I PESCHERECCI DI CHIOGGIA POTRANNO SCIOGLIERE GLI ORMEGGI PRIMA DI MEZZANOTTE. ABBUONATE ANCHE LE VECCHIE MULTE?

C’è una svolta nella vertenza che riguarda le sanzioni amministrative comminate dalla Guardia Costiera a non pochi pescherecci della marineria di Chioggia, sorpresi a lasciare gli ormeggi e a prendere la via del mare prima della mezzanotte. La questione era uscita lo scorso settembre, quando gli armatori si sono visti raggiungere da una pioggia di multe, anche di importo considerevole, e tali da mettere a rischio la licenza di pesca a seguito della perdita di punti. Alcune cooperative di pescatori nei giorni scorsi hanno espresso formale richiesta di anticipare i tempi dell’uscita in mare, cercando così di rientrare dal pagamento di queste contravvenzioni, e motivando la domanda con l’ingente traffico marittimo che si incontra attorno a mezzanotte tra le dighe di Sottomarina e di Ca’ Roman.
La Capitaneria di Porto ha risposto positivamente, nel senso che è stata accordata la possibilità di mollare gli ormeggi mezz’ora prima della mezzanotte, ovvero dalle ore 23.30, senza però uscire dalle bocche di San Felice prima che siano scattate le 24: la circostanza è stata spiegata con l’evitare l’affollamento al porto. Quanto all’abbuono delle multe precedenti, la Capitaneria non conferma la retroattività del provvedimento, anche se la cosa viene data per probabile in ossequio al principio che vuole sia applicata la norma più favorevole.

mercoledì 28 novembre 2018

SESSANTA KG DI PESCE SENZA DOCUMENTI SEQUESTRATO A DUE CINESI DALLA GUARDIA DI FINANZA: MULTE PER 1500 EURO

La Guardia di Finanza di Chioggia ha sequestrato 60 kg di pesce a due cittadini cinesi che li stavano trasportando entro due camion in transito lungo corso del Popolo, nelle ore notturne in cui è aperto il mercato ittico all'ingrosso. Gli agenti sono andati a colpo sicuro e hanno riscontrato branzini, aragoste, granchi e gamberi senza alcun documento per la tracciabilità della filiera. I due cinesi, che erano diretti a Milano e Vicenza, sono stati sanzionati con 1500 euro, il pesce è stato devoluto alla Caritas.

mercoledì 7 novembre 2018

SEQUESTRI E SANZIONI DEI CARABINIERI DI CHIOGGIA A PESCATORI, BAR E RISTORANTI IN VIOLAZIONE DELLE NORME IGIENICHE O DI TRACCIABILITÀ

L’equipaggio della motovedetta della Compagnia Carabinieri di Chioggia Sottomarina nelle scorse settimane ha eseguito una serie di servizi finalizzati al contrasto alle violazioni in materia di pesca e commercializzazione di prodotti ittici. In particolare, in data 10 ottobre, sanzionava per la cifra di 1500 euro un pescatore chioggiotto, il quale a bordo della propria imbarcazione trasportava, per la successiva vendita, 500 kg di vongole di mare, prive di documentazione attestante la loro provenienza. Il prodotto, sottoposto a sequestro, è stato versato in mare per il ripristino del ciclo vitale.
Medesima sanzione veniva comminata in data 24 ottobre ad un altro pescatore locale, il quale a bordo a bordo del proprio peschereccio trasportava, per la successiva vendita, un quintale di alici, anch’esse prive di documentazione attestante la provenienza. Il prodotto veniva sottoposto al sequestro per il successivo smaltimento. Nell’ambito degli specifici servizi venivano rinvenuti e sequestrati ulteriormente 500 kg di vongole, prive di documentazione attestante la provenienza, abbandonate da ignoti pescatori che alla vista dei militari si davano alla fuga a bordo di un barchino. I molluschi, comunque sottoposti a sequestro, venivano versati in mare per il ripristino del ciclo vitale.
Nei primi giorni del mese di novembre i Carabinieri di Chioggia hanno eseguito, invece, controlli nei bar e ristoranti finalizzati al contrasto delle violazioni in materia di tracciabilità alimentare e rispetto delle norme igienico-sanitarie. Difatti, il 5 novembre, i militari sanzionavano con 1500 euro un chioggiotto, titolare di un bar, poiché all’interno della cucina venivano rinvenuti 35 kg di pesce e carne privi di documenti attestante la provenienza. Il prodotto veniva sottoposto a sequestro per il successivo smaltimento. Ieri, infine, in collaborazione con il personale della ULSS 3 Serenissima, durante un controllo i Carabinieri deferivano in stato di libertà per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione un cittadino di nazionalità cinese, titolare di ristorante etnico a Sottomarina. All’interno dei frigoriferi, i militari rinvenivano circa un quintale di alimenti, carne e prodotti ittici, conservati in maniera non conforme alla normativa vigente e privi di documentazione attestante la provenienza; alcuni in cattivo stato di conservazione, poiché esposti a diretto contatto con il congelatore e quindi ricoperti di ghiaccio, disidratati, ossidati e con evidenti segni di bruciatura da freddo. Inoltre, veniva riscontrata una generale carenza di pulizia della cucina. Il prodotto alimentare veniva sottoposto a sequestro per il successivo smaltimento.

mercoledì 19 settembre 2018

SCOOTERISTA CADE SU UNA MASSA DI PESCE FUORI DAL MERCATO ITTICO E SI INFORTUNA: MERCE IN SOVRANNUMERO, PREZZI A PICCO

Questa mattina attorno alle ore 5 uno scooterista si è infortunato cadendo dal proprio motociclo al mercato ittico all’ingrosso, dopo essere scivolato su una notevole quantità di pesce (azzurro o triglie), abbandonato da qualche pescatore nella zona di passaggio sulla banchina invece di collocarlo correttamente ai lati. Come mai questo pesce era abbandonato? Il fermo pesca è finito il giorno 10, l’attività è ripresa a regime, tanto che certi giorni viene pescata una notevole quantità di triglie, il cui prezzo diventa bassissimo e non diventa remunerativo venderlo al mercato. C’è chi, come i vongolari del consorzio, portano al mercato la quantità richiesta dal mercato stesso, senza sfruttare la risorsa marina inutilmente. Altri modelli di pesca, invece, riducono la scorta di prodotto già nel mare, col risultato di non venderlo e di abbandonarlo: almeno (è il suggerimento) servisse per le opere caritatevoli verso gli indigenti, da parte dei servizi sociali o delle comunità cattoliche che siano.

venerdì 14 settembre 2018

I CARABINIERI SEQUESTRANO PESCE SENZA DOCUMENTAZIONE: MULTA DI 1500 EURO PER ALCUNI COMMERCIANTI CINESI

Questa mattina attorno alle 5, al mercato ittico all’ingrosso di Chioggia, alcuni commercianti cinesi sono stati fermati per accurati controlli da parte dei Carabinieri della Compagnia di stanza a Sottomarina. I militari hanno attestato che circa 50 kg di pesce fra granchi, triglie e gallinelle venivano caricati senza alcun documento che ne attestasse la provenienza. I cinesi sono stati quindi sanzionati con 1500 euro di multa, oltre al sequestro del pesce. Già nei giorni scorsi altri asiatici sono stati fermati e multati dalla Guardia di Finanza con ben 560 kg di pesce e molluschi trasportati senza documenti nel lungomare di Sottomarina. In quell’occasione il prodotto è stato devoluto alla Caritas diocesana.

venerdì 7 settembre 2018

L'ISPRA ANALIZZA I RIFIUTI RECUPERATI IN MARE DAI PESCATORI: PER DUE TERZI SONO DI PLASTICA

Dopo la pausa estiva dovuta al fermo biologico, i pescatori della marineria di Chioggia riprendono l’attività nota come fishing for litter (la pesca dei rifiuti), contribuendo così alla pulizia del mare Adriatico. Dal gennaio 2018, infatti, nell’ambito del progetto internazionale di cooperazione tra Italia e Croazia “ML-REPAIR” (REducing and Preventing, an integrated Approach to Marine Litter Management in the Adriatic Sea) di cui l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) è partner, è ripartita l’attività di raccolta dei rifiuti pescati in mare. Chioggia, avendo iniziato nel 2014, è pioniera di questa meritevole iniziativa, attualmente oggetto di grande interesse anche da parte del Ministero dell’Ambiente: «Nei primi 6 mesi di attività sono state raccolte all’incirca 30 tonnellate di reti dismesse e rifiuti marini. Un quantitativo davvero significativo che, grazie al prezioso aiuto dei pescatori di Chioggia, è stato sottratto al mare», afferma il responsabile del programma per ISPRA.
I pescatori che partecipano al progetto infatti selezionano e raccolgono i rifiuti dal pescato stoccandoli a bordo in appositi sacchi. Una volta a terra, i rifiuti vengono conferiti in un contenitore collocato all’interno del mercato ittico all'ingrosso, regolarmente svuotato dal gruppo VERITAS che si occupa dello smaltimento, e analizzati dai ricercatori ISPRA: i rifiuti marini analizzati nei mesi di giugno e luglio scorso, per il 67% si sono rivelati essere plastica, il 17% tessile e l’8% gomma. Il progetto ML-REPAIR ha come obiettivo principale quello di creare azioni comuni tra Italia e Croazia, per la riduzione dei rifiuti nel mare Adriatico attraverso campagne di sensibilizzazione e il coinvolgimento diretto dei pescatori. ML-REPAIR prevede la realizzazione del fishing for litter anche in tre porti italiani e in sei porti croati. Il cassone ospitato da SST nell’area del mercato ittico è a disposizione di tutti i pescatori della marineria di Chioggia per depositarvi i rifiuti pescati accidentalmente in mare, così come le reti dismesse.

mercoledì 5 settembre 2018

SFUGGONO ALLA GUARDIA DI FINANZA, VONGOLARI CHIOGGIOTTI ROVESCIATI IN LAGUNA: UN ARRESTO

Nella notte fra martedì e mercoledì, in laguna di Venezia dalle parti dell'isola di San Giorgio in Alga, due vongolari di frodo chioggiotti hanno cercato di fuggire alla vista dell'imbarcazione della Guardia di Finanza. Ne è nato un inseguimento che ha visto i militari avvicinarsi allo scafo, quindi un urto che ha rovesciato il natante, con i molluschi finiti di nuovo in acqua. Dei due pescatori uno è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, un altro anche arrestato. Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito nei blog di Chioggia Azzurra.

domenica 2 settembre 2018

PIOGGIA DI MULTE ALLA MARINERIA PER ORMEGGI LASCIATI PRIMA DI MEZZANOTTE: 4MILA EURO ANCHE PER UN SOLO MINUTO, REGOLE DA RIVEDERE

Quattromila euro di multa per aver tolto gli ormeggi un minuto prima di mezzanotte. È accaduto a circa venti pescherecci chioggiotti, che due giorni fa si sono visti notificare le ingenti contravvenzioni dalla Capitaneria di Porto di Chioggia: l'infrazione al severo regolamento risale al mese di giugno, quando la Guardia Costiera ha monitorato per tre domeniche consecutive l'uscita in mare. La legge dice che lo scafo deve abbandonare gli ormeggi non prima di mezzanotte: la rilevazione avviene automaticamente, attraverso lo strumento AIS (Automatic Identification System) che ricorda l'autovelox o il t-red al passaggio col semaforo rosso. Ogni imbarcazione lo detiene a bordo, con l'obbligo di tenerlo acceso durante la navigazione, di modo che ogni operazione resti tracciata e memorizzata, potendola controllare a ritroso anche dopo moltissimo tempo.
I pescatori sono naturalmente al corrente delle imposizioni, e soprattutto del fatto che la macchina non fa differenza tra pochi secondi e mezz'ora; ciò che sgomenta non è l'applicazione delle regole effettuata di default dalla Capitaneria, che svolge il proprio compito e più volte ha avvisato chi va per mare, quanto appunto l'esistenza di una norma inflessibile e priva di una adeguata proporzione tra il fallo e la sanzione. Questo perché oltre ai 4mila euro -decisamente tanti- ogni infrazione comporta la perdita di 6 punti dalla licenza che abilita alla pesca: e si sono verificati casi di natanti che -avendo accumulato anche tre multe- dopo il depennamento di 18 punti rischiano di restare al palo, ora che si avvicina il 10 settembre, data di rientro al lavoro a seguito del fermo biologico.
Il fatto che tutti i pescherecci siano stati tracciati quando ancora erano dentro le dighe del porto aumenta il fermento della marineria: domattina il consorzio armatori e le cooperative incontreranno il nuovo assessore alla Pesca, Daniele Stecco, per prospettargli la situazione e sperare in un dialogo con il comandante della Capitaneria di Porto, utile magari a scontare il numero di pagamenti -e di punti da detrarre- per chi è più esposto. Ma la grande battaglia dev'essere politica e spostarsi sul piano legislativo, a Roma, dove cum grano salis può essere corretta la stortura che equipara il lieve vantaggio alla frode: la palla ai parlamentari del territorio, e a coloro che sono stati eletti nei collegi dei litorali di pesca. Perché quattromila euro per un minuto di anticipo, specie se decretati da un sistema elettronico, sono veramente troppi.

martedì 28 agosto 2018

TRASPORTAVA OLTRE UNA TONNELLATA DI CAPAROSSOLI NOVELLI: MULTA DI 25MILA EURO A UN 51ENNE CHIOGGIOTTO

Ingente sequestro di bivalvi stamane lungo la strada Romea. Le motociclette dell'Aliquota Radiomobile dei Carabinieri hanno fermato un 51enne chioggiotto alla guida di un furgone bianco notevolmente sovraccaricato: a bordo hanno scoperto 50 ceste di plastica contenenti vongole veraci, per un peso di 1.3 tonnellate e un valore commerciale di 15mila euro. Successive ispezioni hanno portato a misurare le conchiglie in 15-20 millimetri ciascuna, ovvero una soglia inferiore ai 25 mm consentiti dalla legge per la pesca. All'uomo è stata comminata una sanzione amministrativa di ben 25mila euro (particolarmente aspra per il divieto di pesca e di commercio del novellame specifico), oltre al sequestro dei molluschi, rigettati nelle acque poiché ancora vivi.

mercoledì 22 agosto 2018

SEQUESTRATE VONGOLE VERACI SENZA DOCUMENTI, MULTATO UN PESCATORE CHIOGGIOTTO DI 33 ANNI

I carabinieri della motovedetta di Chioggia hanno sequestrato 250 kg di vongole veraci, prive di documenti che ne attestassero la provenienza, a un pescatore chioggiotto di 33 anni, il quale a sua volta è stato sanzionato con una multa di duemila euro. Le vongole, dal valore commerciale di 2500 euro, sono state rigettate in acqua perché ancora vive. I militari stanno continuando in queste settimane la loro opera di controllo, finalizzata alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di igiene, sbarchi, commercializzazione e trasporto illeciti dei prodotti ittici.

domenica 29 luglio 2018

FESTA DEL PESCATORE: STAMANE LA BENEDIZIONE DEL MARE, PREMIATI IN MUSICA I PESCATORI ANZIANI

Tradizionale benedizione del mare questa mattina, nello specchio d'acqua antistante l'isola di San Domenico, in occasione della Festa del Pescatore. Dopo la messa celebrata dal vescovo Tessarollo nella chiesa cara agli uomini di mare, dove sono venerati il Cristo tratto in salvo dal naufragio e le tavolette votive dei secoli scorsi, la Fondazione della Pesca ha premiato i veterani della marineria, accompagnati dai canti del Coro Popolare Chioggiotto: le onorificenze 2018 ad Elio Casson, Mario Tiozzo Celi, Renzo Rosteghin, Emilio Chiereghin, Maurizio Fabris e Doriano Scarpa.

Poi l'uscita in laguna, ad omaggiare con una corona d'alloro e di fiori la candida statua della Madonna Immacolata che protegge chi pesca. Si conclude così il fine settimana iniziato ieri lungo la riva di piazzetta Vigo, dove si sono affrontate in regata le mascarete a due remi.

sabato 28 luglio 2018

IL GAC DI CHIOGGIA E DELTA DEL PO COMPLETA LA RETE NATURA 2000 NELL'ALTO ADRIATICO

La direttiva europea “Rete Natura 2000”, per l’alto mare Adriatico rivolge l’attenzione in particolare ai luoghi in cui si è individuata la presenza di delfini, specie tursiope (Tursiopstruncatus) e tartarughe marine (Caretta caretta). Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di recente ha affidato all’Ispra uno studio per individuare l’area del Sito di Interesse Comunitario (SIC), che rientra nell’ambito di competenza e azione del FLAG GAC Chioggia e Delta del Po, di cui fanno parte i Comuni di Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e Chioggia. Spiegano i quattro sindaci (di Porto Tolle Roberto Pizzoli, di Porto Viro Maura Veronese, di Rosolina Franco Vitale e di Chioggia Alessandro Ferro): «Le nostre amministrazioni esprimono corale preoccupazione in merito alle attività in corso di svolgimento da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM). Questa preoccupazione è motivata soprattutto dal mancato coinvolgimento dei diversi attori territoriali, pubblici e privati, portatori dei più diversi interessi sullo spazio acqueo in questione, che risulta caratterizzato da notevoli conflitti e da complesse dinamiche naturali e antropiche fortemente condizionanti. Chiediamo che questo studio sia condotto secondo principi di integrazione, partecipazione e co-pianificazione con i territori alla scala locale, soprattutto in merito alla definizione di eventuali ambiti di tutela e protezione dell’ambiente marino, ammesso che ne sia riconosciuta la necessità. La stessa direttiva riconosce il valore delle aree nelle quali la secolare presenza dell'uomo e delle sue attività tradizionali ha permesso il mantenimento di un equilibrio tra attività antropiche e natura. Le attività di pesca, in questo caso, vanno tutelate, nel rispetto della fauna da salvaguardare come delfini e tartarughe».
Le quattro amministrazioni evidenziano che il territorio è interessato da diverse progettualità di carattere partecipativo, costruite con le comunità locali nell’ambito dei progetti di cooperazione territoriale europea, che prevedono l’attuazione delle politiche comunitarie e nazionali in materia di gestione integrata delle zone costiere e strategia marittima. La ricognizione di tali progettualità, nonché degli esiti delle rispettive fasi di concertazione con gli attori territoriali e la capitalizzazione delle buone pratiche emerse, potrebbero costituire base e patrimonio comune su cui avviare la discussione anche per il completamento della “Rete Natura 2000” in oggetto. Viene espressa infine l’opportunità di uscire da logiche di tutela rigidamente imposte dall’alto e la volontà, nonché l’impegno, a trovare con il territorio le forme più sostenibili per la tutela e la protezione dell’ambiente marino dell’Alto Adriatico, secondo l’interesse e gli obiettivi che appartengono a tutti. A tal proposito, i sindaci si sono attivati nell’ambito delle azioni FEAMP previste dal FLAG e di concerto con la Regione del Veneto, per ipotizzare possibili criteri e forme di individuazione degli ambiti di tutela e protezione dell’ambiente marino alla luce e in recepimento della normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente.

lunedì 16 luglio 2018

COOPESCA, UFFICI CHIUSI DA MESI: SOSPESA ANCHE L'ATTIVITÀ AL MERCATO ITTICO

Da qualche mese gli uffici della Coopesca in calle Gradara a Chioggia sono desolatamente vuoti, e anche la normale attività risulta sospesa, anche quella all'interno del mercato ittico locale. Lo riporta il Gazzettino con un articolo nel numero odierno, e lo conferma il direttore Alberto Corrieri: le normali operazioni di servizio ai pescatori sono ferme, quale atto finale della lunga controversia che dagli anni Novanta riguarda le agevolazioni statali agli armatori, mal viste dall'Unione Europea. Il blocco dei compromessi giudiziali avvenuto nel 2012 ha messo in ginocchio realtà come l'organizzazione di categoria di alcuni armatori, che avrebbe dovuto restituire al fisco milioni di euro, non presenti in alcun modo nelle casse. Il difficile recupero del denaro ricevuto a titolo di sgravio ha stravolto il corso delle cose per la società cooperativa che affilia centinaia di pescatori autonomi: un'insegna fondata addirittura 86 anni fa che ha segnato la storia del Novecento per la marineria cittadina, e ora con grande rammarico pare costretta ad avviarsi al tramonto.

sabato 7 luglio 2018

IL SINDACO DI PORTO TOLLE ROBERTO PIZZOLI PRESIEDE IL GRUPPO DI AZIONE COSTIERA CHIOGGIA-DELTA

Ieri sera, al Museo civico di Chioggia, il consiglio di amministrazione del GAC Chioggia-Delta del Po si è riunito per confermare l’ultimo anno di presidenza di Porto Tolle. Il neoeletto sindaco Roberto Pizzoli, votato all’unanimità dai componenti dell’assemblea, succede infatti a Claudio Bellan, che nel 2016 assunse la presidenza seguendo un principio di alternanza. Il consiglio ha per statuto durata triennale e scadrà nel giugno 2019. «Nell’ottica della continuità, per la conclusione naturale del mandato triennale – commenta il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro – abbiamo ritenuto opportuno confermare la presidenza di Porto Tolle, per non modificare la struttura organizzativa, eventualità che avrebbe inceppato il funzionamento del GAC, il quale ad oggi ha proseguito efficientemente la sua attività. Auguro un buon lavoro al neoeletto sindaco Roberto Pizzoli. Resta inteso – conclude Ferro – che il prossimo consiglio d'amministrazione verrà presieduto da Chioggia, come concordato per il principio di rotazione tra le aree del Polesine e della laguna sud».

martedì 3 luglio 2018

LA GUARDIA COSTIERA DI CHIOGGIA SEQUESTRA CINQUE QUINTALI DI TONNO ROSSO, SPECIE NON COMUNE

La Guardia Costiera di Chioggia ha compiuto stamane un ingente sequestro di tonno rosso, pari a ben 475 kg in tre esemplari di dimensioni davvero ingenti. L'operazione ha avuto luogo in un deposito logistico nella zona industriale di Porto Viro, e ha dato luogo a sanzioni per ben 12mila euro a carico dei trasgressori, oltre a sette verbali per tracciabilità ed etichettatura: il pesce risultava completamente privo di documentazione. L'azione del nucleo ispettori di pesca della Capitaneria clodiense è particolarmente importante dal momento che la specie non è diffusa nell'alto Adriatico, anzi le quantità di tonno rosso pescabili sono contingentate fra gli Stati europei e ripartite fra le imbarcazioni e le marinerie. Soddisfatto il capitano Giuseppe Chiarelli: «“I controlli che la Capitaneria svolge sono il frutto di un costante lavoro di monitoraggio svolto lungo tutta la filiera della pesca, per tutelare i consumatori e le nostre risorse ittiche, ma anche per garantire agli operatori del settore della pesca che il rispetto della vigente normativa non influisca sulla corretta e leale concorrenza di mercato, a scapito degli imprenditori onesti».

giovedì 28 giugno 2018

PAOLO TIOZZO RICONFERMATO PRESIDENTE NAZIONALE DI FEDERCOOPESCA

Si è svolta ieri a Roma l'assemblea per l'elezione degli organi dirigenti di FederAgriPesca, che associa le 3300 cooperative agricole e della pesca aderenti a ConfCooperative, ovvero oltre 430mila soci per un fatturato di 29 miliardi di euro. Il chioggiotto Paolo Tiozzo è stato nominato vicepresidente dell'organismo, con delega alle questioni della pesca, e riconfermato presidente nazionale di Federcoopesca. «Il cibo e la sua produzione sono la vera sfida del futuro in un'ottica di valorizzazione della cultura, dello stile di vita e dell'alimentazione del Paese», hanno dichiarato Tiozzo e il presidente Giorgio Mercuri. «Le cooperative intendono giocare un ruolo da protagonista, attraverso una strategia unitaria. Per questo motivo - concludono il presidente e il suo vice - abbiamo dato vita a un progetto di rappresentanza, che possa affrontare temi comuni ai vari settori, quali la sostenibilità, l'ambiente, la qualità del cibo, la sicurezza alimentare».

lunedì 25 giugno 2018

FERMO PESCA DAL 31 LUGLIO AL 10 SETTEMBRE. MA LA MARINERIA ATTENDE ANCORA I RISARCIMENTI DEL 2017

Ultimo mese di lavoro estivo per i pescatori della marineria di Chioggia. Scatterà infatti il prossimo 31 luglio il fermo biologico stagionale, che si protrarrà per 42 giorni fino al 10 settembre: dopo quella data, e fino al 18 novembre, vigerà comunque un limite che imporrà ai pescherecci di non uscire in mare il venerdì e un altro giorno feriale, o comunque di lavorare al massimo 60 ore settimanali distribuite in quattro giorni, comunicati alla Capitaneria di Porto. Il decreto ministeriale per il 2018, che deve ancora essere emanato, prevede le deroghe per alcuni giorni festivi, soprattutto a ridosso del Natale e delle feste di fine anno. C'è comunque malumore per il fatto che il risarcimento non sarà integrale, bensì riferito ai soli giorni lavorativi andati perduti, ovvero circa 22 su 30 consecutivi. La carenza di fondi in capo al ministero è anche all'origine del fatto che gran parte degli armatori non abbia ancora ricevuto il risarcimento per la stagione 2017, e più di qualcuno è pronto a mobilitarsi e a scendere sul piede di guerra.

venerdì 8 giugno 2018

LA TARTARUGA ARIEL LIBERATA NEL MARE DI ISOLAVERDE DOPO LA GUARIGIONE

Ariel è libera e sta già nuotando nel mare Adriatico. La tartaruga della specie Caretta caretta, che era stata recuperata tra le onde da un peschereccio della marineria di Chioggia, è stata riaffidata alle acque stamane nella spiaggia antistante il villaggio turistico di Isamar a Isolaverde: protagonisti dell'operazione i volontari del WWF con il loro progetto di tutela delle tartarughe, e il dottor Luciano Tarricone, della clinica veterinaria CRAS di Polesella, che ha personalmente curato l'animale fino alla perfetta guarigione. Alla cerimonia hanno assistito, assieme all'assessore comunale Daniele Stecco, anche i bambini delle classi 3^C e 3^D della scuola primaria Don Milani, con le insegnanti Isabella Biasiato, Angelica Trevisan, Roberto Penzo e Stefania Boscarato. Da tempo i pescatori clodiensi e di tutto l'Adriatico sono parte integrante del progetto che mira a salvare le tartarughe raccolte dal mare, seguendo determinate procedure. La massima emozione quando Ariel, procedendo con difficoltà negli ultimi metri di sabbia bagnata, ha incontrato l'acqua del mare mosso dopo molto tempo, finché non è scomparsa del tutto tra i flutti.

mercoledì 6 giugno 2018

PESCA ILLEGALE DEI CAPAROZZOLI IN VALLE MILLECAMPI: UN PESCATORE CHIOGGIOTTO PROCESSATO PER DIRETTISSIMA

Un pescatore chioggiotto processato per direttissima per resistenza a pubblico ufficiale, uno fermato e due motoscafi da caparozzoli sequestrati. È il bilancio del blitz, avvenuto alle 4 della notte tra martedì e mercoledì, compiuto da unità della Guardia di Finanza di Chioggia e di Venezia. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno sorpreso numerose barche da pesca in località Millecampi, mentre effettuavano la pesca illegale delle vongole: alla comparsa degli agenti c’è stato l’immediato fuggi fuggi dei pescatori. Due di questi sono stati però individuati e fermati. Una delle barche da pesca, con tre persone a bordo, si è fermata senza opporre problemi; l’altra invece, nella speranza di “salvarsi”, ha cercato di fuggire. Ma dopo pericoloso inseguimento ad alta velocità, durato parecchi minuti, anche la seconda imbarcazione è stata fermata, e il conducente è stato poi arrestato per resistenza e processato per direttissima al Tribunale di Venezia. Purtroppo i pescatori di questa particolare marineria sono ben consapevoli che la pesca irregolare delle vongole comporta una serie di sanzioni molto pesanti per il danneggiamento ai bassi fondali, le quali portano al sequestro e spesso alla confisca dei loro natanti, che tra motori potenti motori e accessori rappresentano un notevole capitale. Ma fuggire altresì aggiunge gravissime infrazioni, che portano al sequestro penale, e quindi all'applicazione dell’articolo 40 che prevede la confisca dei motori, della barca e dell’attrezzatura. Senza contare il pericolo di un incidente, che alla velocità di 30/40 nodi -con manovre repentine e con scarsissima visibilità- potrebbe avere conseguenze gravissime.

martedì 22 maggio 2018

VONGOLARI DEL CO.GE.VO., IPOTESI FERMO BIOLOGICO ANCHE A LUGLIO PER TUTELARE LA QUALITÀ

I vongolari riuniti nel CoGeVo stanno valutando l'ipotesi di prolungare il fermo biologico anche nel mese di luglio. La decisione verrà presa dopo i monitoraggi da parte degli operatori scientifici di Agriteco, che saranno imbarcati assieme alle 60 imprese chioggiotte e alle quasi altrettante del consorzio veneziano per valutare la qualità del prodotto, dopo i due mesi di sosta obbligata che scadranno a giugno: se i rilievi diranno che la risorsa non si è riprodotta a sufficienza e se il mercato rischia di essere inflazionato, i “coltivatori del mare” lasceranno ancora le vongole in acqua senza problemi, oltre il dettato legislativo. Il fermo volontario, eventualmente deciso dagli aderenti al CoGeVo per tutelare la qualità del pescato, è uno degli accorgimenti che permettono di non deturpare il mare, al pari della rotazione tra le marinerie, nell'ottica cara al consorzio di essere appunto gestore del prodotto e non accumulatore di facili ricavi senza un futuro.

martedì 15 maggio 2018

CHIOGGIA E SHIOGAMA, UNITE DALL'AMBIENTE E DAI PRODOTTI ITTICI: GLI ESITI DEL VIAGGIO IN GIAPPONE

È tornata a Chioggia la delegazione che ad aprile ha rinnovato, a Shiogama in Giappone, il rapporto di amicizia tra le due città. Ne hanno fatto parte i biologi marini dell'ISPRA ambiente, guidati da Otello Giovanardi, e la referente dell'associazione "Chioggia-Shiogama" Gianna Donaggio, attiva da tre anni. Al centro della visita, scambi culturali e professionali con una realtà all'avanguardia: Chioggia Azzurra ne ha parlato con Otello-San, in perfetto costume orientale con la scritta "Chioggia" in giapponese.
«Dopo la visita della loro delegazione a Chioggia - racconta Otello - e il dono dei ciliegi al Sagraeto, siamo stati ricevuti con tutti gli onori, in un party di benvenuto cui hanno partecipato le autorità assieme ai percussionisti e alle interpreti di cori tradizionali. A Shiogama amano Chioggia». Non solo la fratellanza e la cultura sullo sfondo, ma anche proficui interessi operativi, specie per la pesca e l'acquacultura: «Abbiamo partecipato a un simposio di confronto tra l'ambiente lagunare e la baia di Matsushima, una delle più belle del mondo, dove trapiantano piante marine come facciamo noi dell'ISPRA. Inoltre abbiamo riscontrato le affinità tra le imbarcazioni, antichi sistemi di pesca molto simili fra le due realtà».

Nell'ambito delle varie collaborazioni, una catena di ristorazione italiana locale ha mostrato interesse per la cucina chioggiotta, e nei prossimi mesi farà un sopralluogo in città per organizzare corsi destinati ai giovani cuochi. «Anche su altri fronti ittici ci sono discorsi aperti», conclude Otello Giovanardi. «Ad esempio, prodotti poco valorizzati o consumati qui -come certe specie di bivalvi, ascidie, oloturie- da quelle parti hanno un gran valore commerciale, e sono disposti a importarli da noi a prezzi molto interessanti, perché là si stanno quasi estinguendo».
Di contro, il Sol Levante intende esportare il miglior sakè in Italia, considerato il boom della ristorazione giapponese. Risultati ed esiti della spedizione sono stati presentati stamane in una conferenza alla sala dei Lampadari in municipio: Gianna Donaggio ha ricordato come «Chioggia ha caratteristiche per farsi amare dai turisti giapponesi» e le difficoltà di Shiogama dopo il sisma del 2011, di cui fu tra gli epicentri. Lo tsunami coinvolse anche alcuni membri dell'associazione Chioggia-Shiogama, ma già tutto è stato ricostruito, tra cui un ponte sopraelevato per far comunicare la terraferma e le isole. Anche l'Università veneziana di Ca' Foscari è interessata alla relazione tra le due località sull'acqua, ben rappresentata -oltre alla trasformazione del pesce- dai disegni del Divari riguardanti i molluschi adriatici ed esposti a Shiogama.

venerdì 11 maggio 2018

SABATO MATTINA 12 MAGGIO ASSEMBLEA SINDACALE DELLA PESCA AL MERCATO ITTICO

I sindacati FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILa Pesca convocano per domani mattina, sabato 12 maggio, i pescatori della marineria di Chioggia alla sala riunioni del mercato ittico all'ingrosso, per dibattere quattro importanti temi che stanno a cuore a tutta la categoria. L'assemblea, che inizierà alle ore 9, verterà attorno alla cassa integrazione straordinaria durante il fermo pesca, al riconoscimento del lavoro usurante e delle malattie professionali, all'applicazione della legge 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro. Proprio ieri pomeriggio, al largo di Albarella, è accaduto un incidente non grave al comandante del peschereccio Vichingo, presto soccorso dalla Capitaneria di Porto e dai sanitari del 118.

giovedì 10 maggio 2018

INCIDENTE SUL LAVORO PER UN PESCATORE DI CHIOGGIA AL LARGO DI ALBARELLA

Nel pomeriggio di oggi un marittimo imbarcato nel motopeschereccio Vichingo, in forza alla marineria di Chioggia, ha subìto un infortunio mentre stava lavorando a 35 miglia dalla costa, al largo di Albarella. Nell'urto, il pescatore -comandante dell'imbarcazione, 44 anni- ha riportato un trauma cranico, in stato vigile. Le condizioni del mare erano buone. La motovedetta della Capitaneria di Porto e i sanitari del 118 si sono portati in loco per prestare i primi soccorsi, assicurando un'ambulanza all'isola Saloni dove è stato sbarcato l'infortunato e curato al pronto soccorso dell'ospedale. Dalle prime informazioni, pare fortunatamente essere niente di grave.

sabato 28 aprile 2018

ORATE E BRANZINI SFILETTATI SENZA AUTORIZZAZIONE SANITARIA: MULTA DI 3MILA EURO A COMMERCIANTE CHIOGGIOTTO

Nel corso dei servizi finalizzati alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di pesca e commercializzazione dei prodotti ittici, svolti al mercato ittico di Chioggia, nelle prime ore di ieri mattina l’equipaggio della motovedetta CC 803 della Compagnia Carabinieri di Chioggia ha sanzionato amministrativamente, per un totale di 3mila euro, un commerciante chioggiotto che deteneva per la vendita 20 kg di orate e branzini, sfilettati senza la prescritta autorizzazione sanitaria.
Per effettuare tale lavorazione, infatti, l’uomo non era in possesso della necessaria registrazione sanitaria ai sensi dei regolamenti dell’Unione Europea. Il prodotto ittico, del valore commerciale di 200 euro, è sottoposto a sequestro per successivo smaltimento. Nell’ambito degli stessi controlli, sempre nel mese di aprile, è stato sanzionato con 1500 euro di multa un altro commerciante, il quale deteneva per la vendita 4 kg di moléche, privo di documentazione attestante la provenienza. Anche in quest’ultimo caso il prodotto ittico, del valore commerciale di 200 euro, è sottoposto a sequestro per il successivo smaltimento.