Una grande novità sta per emergere, a Chioggia, nell'ambiente della pesca autorizzata alle vongole. Per la prima volta i pescatori di 37 cooperative creano una rete d'impresa, che già coinvolge oltre 300 persone, anche se a breve i numeri sono destinati ad aumentare: lo scopo dell'iniziativa è ottenere risposte dall'ex GRAL (ora società San Servolo) e dalla Città Metropolitana, alle quali gli aderenti alla rete d'impresa hanno già chiesto un incontro.
Nei prossimi giorni arriverà anche lo statuto ufficiale, intanto circola un programma corposo che va dalla richiesta in gestione di aree per la pesca, ora possedute dalla San Servolo, ai diritti esclusivi attraverso un tavolo di lavoro con funzione consultiva e decisionale. I soci chiedono che il prodotto pescato già maturo venga poi reimmerso all'interno dell’allevamento, nello specifico inserito in punti fissi: dal momento che il prodotto è maturo e pescato in zona B, potrebbe essere ipotizzata la vendita diretta ad un centro di depurazione.
Inoltre questa nuova realtà associativa chiede che le aree di semina appartenenti alla società San Servolo vengano gestite di comune accordo per la raccolta del seme e del prodotto maturo, sia dalla San Servolo stessa che dalla rete d'impresa e dai consorzi. Infine, obiettivo è vedere autorizzata la libera raccolta con la stessa attrezzatura consentita all’interno dell’allevamento. Tra le ulteriori richieste vi è anche non incrementare il numero degli aderenti attivi nella società San Servolo (oggi 550 identificati) per la libera raccolta.
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