La Guardia di Finanza di Chioggia ha sequestrato 300 kg di tartufi neri, privi di documentazione o etichette per la tracciabilità della filiera. Il sequestro è avvenuto lungo la strada Romea: la merce, del valore commerciale di circa 30mila euro, è stata rinvenuta all’interno di un furgone con targa bulgara, contenuta in 15 grossi sacchi privi di qualsiasi etichettatura.
Il trasportatore non è stato in grado di dimostrare la data ed il luogo di raccolta attraverso idonea documentazione. Le norme di settore prevedono che ogni vendita di tartufi, in tutti i passaggi della filiera, debba essere accompagnata dall’apposita registrazione di tracciabilità prevista dai regolamenti comunitari a tutela dei consumatori.
Dai documenti rinvenuti e dalle dichiarazioni rese dal conducente, è stato appurato che la partita sequestrata proveniva dalla Bulgaria ed era destinata alla commercializzazione nel centro Italia, verosimilmente in ristoranti e negozi specializzati. Tutti i prodotti sequestrati sono stati posti a disposizione della competente autorità sanitaria per i successivi accertamenti. L’autotrasportatore di origine bulgara è stato sanzionato con una pena pecuniaria che può arrivare fino a 4500 euro.
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