- il 50% in quota FEAMP (Euro 919.162),
- il 35% di quota nazionale, fondo di rotazione (Euro 643.413,40),
- il 15% di cofinanziamento regionale (Euro 275.748,60)
Dopo i ristori già stanziati per sopperire alle perdite subite a causa dell’emergenza Covid per le attività di pesca nelle acque marittime (Euro 1.723.430) e per l’acquacoltura (Euro 2.118.272) ora è il turno dei ristori per le attività nelle acque interne.
Il requisito necessario è l’iscrizione all’Anagrafe del Settore Primario e aver subito l’arresto temporaneo delle attività di pesca tra il 1° febbraio e il 31 dicembre 2020 come conseguenza dell’epidemia di COVID-19.
C’è tempo 60 giorni per presentare le domande attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto.
“La crisi provocata dal Covid ha colpito duramente il settore della pesca – commenta l’assessore alla Pesca della Regione del Veneto – con questo bando siamo al fianco dei pescatori, lavoratori di un settore importante per l’economia del nostro territorio e sentinelle preziose per la tutela di un ambiente fragile come quello dello spazio lagunare”.
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