La crisi che sta colpendo la pesca in Italia a causa del caro gasolio sta interessando anche la vicina Croazia, ciò dopo una buona ripresa del settore nel 2021.
Le ripercussioni nell’economia sono state ravvisate già prima dell’inizio della guerra in Ucraina a causa dell’aumento dei prezzi delle risorse energetiche e del tasso di inflazione.
La Croazia dipende dalle importazioni di combustibili fossili e di gas.
Come per l’Italia, l’attuale guerra può compromettere interi settori dell’economia croata, soprattutto la pesca, uno dei settori trainanti dell’economia croata, mettendo in difficoltà una filiera da cui dipendono 3000 operatori.
Il Ministero dell’Agricoltura croato ha promesso circa 10 milioni euro per mitigare gli effetti dei rincari del carburante che toccano non solo la pesca ma anche altri settori, infatti ha dovuto chiudere temporaneamente anche una fabbrica di fertilizzanti che dà lavoro a 1600 persone
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