Ieri mattina al mercato ittico di Chioggia si è tenuto un incontro che ha coinvolto personalità del mondo politico, del mondo della pesca e del turismo.
Presentato dal direttore del mercato ittico Emanuele Mazzaro che ha mediato gli interventi, il meet ha riguardato due temi che toccano Chioggia nel vivo, il Turismo e la Pesca, la sfida della blue economy.
L’apertura ha visto l’intervento dell’eurodeputata On. Rosanna Conte, la quale ha a cuore Chioggia e la pesca di Chioggia.
Turismo e pesca sono due settori che devono cominciare a creare sinergie, ha affermato, sottolineando le difficoltà che ora vive il mondo della pesca, passata dall’emergenza Covid al caro gasolio. Cruciale è difendere la tassazione agevolata in Europa, misura che proprio in Europa è vista in modo negativo, ma si deve anche calmierare il prezzo del carburante.
La blue economy è spinta dalle politiche europee che sta attivandosi per mettere in campo politiche a lungo termine che devono vederci al passo.
A seguire gli interventi dell’onorevole Fogliani e del consigliere regionale Dolfin.
Il caro gasolio è il tema centrale allorché si parla di pesca e qua serve un ristoro immediato, afferma l’onorevole Fogliani che riporta altri temi che si specchiano sulla blue Economy, quale la ferrovia che arrivando a Piove potrebbe risolvere alcuni problemi per il trasporto merci e passeggeri, o quale il porto, che necessita di un protocollo fanghi per poter ampliare il tema sulla crocieristica. Per aumentare le presenze turistiche servono strategie nuove sui trasporti.
Il consigliere Dolfin insiste sull’importanza del dover fare squadra. Il turismo è l'industria più importante nella regione Veneto. Sostenendo l’importanza delle Tegnue, riconosce che ci sono delle sfide enormi da affrontare, soprattutto le difficoltà che vive ora la pesca, incluso il Mo.S.E. e riprendendo la necessità di risolvere il protocollo fanghi per la laguna. Di solo ambiente non si vive , ha affermato.
Settori importanti per la nostra città, afferma il sindaco Armelao, che vede una crisi seguirsi a un’altra. Ma servono fondi per poterle affrontare. Vorrebbe avere un faccia a faccia con chi prende le decisioni nel Parlamento Europeo riguardanti la Pesca, per cercare di fargli capire che le norme non possono andare bene indistintamente.
Il mercato ittico, con la conduzione di Mazzaro, è diventato un punto di riferimento per il mondo della pesca, ha affermato, ricordando la necessità di gettare le basi per cambiare la sua sede spostandolo a Val da Rio. Il binomio turismo e pesca si rivela importante nella città di Chioggia, e vanno a pari passo.
Presente in qualità di armatore Elio dall’Acqua il quale ha voluto evidenziare l’attività di spazzini del mare che esercita con alcuni suoi colleghi, anche a suo parere il mercato ittico sta facendo un importante salto di qualità a livello mediatico.
Per Dall’Acqua non ci sono prospettive forti, in quanto non ci sono finanziamenti per portare avanti le modifiche richieste. Il pesce di Chioggia è talmente importante che alcuni ristoranti hanno tenuto chiuso in quanto in questa settimana di sciopero non c’è stato pesce fresco da dare alla propria clientela. Dall’Acqua non vede futuro ma è sempre presente per creare sinergie con chi il futuro lo vede.
Per il settore del Turismo è intervenuto il presidente di Gebis, Gianni Moretto, che ha ricordato la candidatura di Chioggia a Capitale Italiana della Cultura 2024, Ha ricordato i maggiori eventi di promozione territorio che coinvolgono turismo e gastronomia. Il futuro potrebbe essere sulla diportistica in tema di blue economy.
Giuliano Cegion , presidente di ASA, sottolinea l’importanza dei valori che stanno diffondendo la green economy e la blue economy e che interessano il settore del turismo. L’attenzione all’ ambiente è ciò che aiuterà a rilanciare il turismo e la sua Associazione è molto attenta, tanto da dare vita a una nuova idea di Hotel, i Bio Hotel a chilometri zero, mettendo a disposizione della clientela materiali con il minor impatto ambientale possibile.
Silvia Vianello, presidente del Consorzio Con Chioggia Si, riconosce l’importanza dell’attenzione che è stata data all’evento organizzato dal Mercato Ittico, grazie alla presenza dell'Europa, nella figura della Conte, dello Stato, nella persona della Fogliani, e della Regione, con la presenza di Dolfin. Il turismo ora sta chiedendo di poter continuare a lavorare. Non accetta la frase "l’Europa ce lo chiede", in quanto, in questo momento storico, l’Europa non deve permettersi di chiedere nulla, deve solo permettere di lavorare e di fare economia. Le norme devono consentire che in tema Covid non ci siano distinzioni tra una nazione e l’altra, tutt'ora non si sa ancora come ci si deve comportare con i turisti che arrivano da oltre confine. Il mercato ittico ha già creato una sinergia con il mondo del turismo con le visite notturne che danno la possibilità al turista, e al residente, di scoprire la realtà del mercato.
Elena Boscolo Nata, presidente del Consorzio Lidi di Chioggia, vede una situazione preoccupante ma sente la necessità di dare un segnale positivo. Pesca e turismo possono elaborare strategie per valorizzare il territorio. Il turista ora cerca vacanze esperienziali da riportare quando torna a casa e da condividere.
Alessandro Brenton di Unionmare Veneto riconosce il momento critico. Chioggia oltre che essere la capitale della pesca è anche un’ambita meta turistica e il milione e trecentomila presenze turistiche annue sono un dato sicuramente migliorabile.
Ora il settore turismo è pressato dalla direttiva Bolkestein, ma turismo e pesca sono economie reali che si sviluppano sul territorio e non possono essere delocalizzate.
Molti punti di unione tra i due settori, la pesca deve assumere ancora di più un'accezione turistica proprio a sostegno del turismo esperienziale.
Paolo Caratossidis, presidente del festival della cucina veneta sottolinea l’importanza che i due settori dialoghino. La cucina è un enorme driver turistico. e a Chioggia c’è il pesce più buono. Il prodotto deve essere maggiormente valorizzato e diventare un valore aggiunto. I pescatori stessi sono una risorsa, e se la pesca dovesse morire, morirebbe anche il turismo della nostra città. Oggi è il momento di fare rete.
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