venerdì 18 marzo 2022

CHIOGGIA CAPITALE DELLA PESCA ITALIANA. CERTI PRIMATI NON SONO IN DISCUSSIONE.

La vittoria di Pesaro nella finale della candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2024 ha lasciato – inutile nasconderlo – dell’’amaro in bocca’ alle altre 9 città e realtà che erano in lizza per il prestigioso riconoscimento promosso dal Ministero della Cultura. La città di Chioggia si è giocata la partita contro altre agguerrite rivali come l’altra finalista veneta, la città di Vicenza. Ma, la giuria presieduta da Silvia Calandrelli ha indicato al ministro Dario Franceschini un responso che – seppur unanime – sta lasciando spazio ad alcune polemiche. Il titolo di Capitale della Cultura è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 e nel 2021, Procida è la capitale del 2022, Bergamo e Brescia saranno le capitali nel 2023 e Pesaro nel 2024.

E se il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia si era espresso entusiasticamente: “Chioggia dimostra con questa candidatura di poter essere interpretata ben oltre la definizione di 'piccola Venezia. Collocata in un'area geografica unica al mondo, tra il mare Adriatico e la laguna di Venezia, vanta una storia secolare di altissimo valore, in cui la dimensione ambientale si intreccia con quella culturale
.”
Il direttore del Mercato Ittico all’ingrosso Emanuele Mazzaro - amministratore unico di S.S.T non è affatto scoraggiato e invita la città a stringersi attorno ai primati del territorio che non possono essere messi in discussione:
“Abbiamo sempre creduto che Chioggia avesse tutte le carte in regola per ambire a obbiettivi di rango nazionale, ed anche internazionale. La peculiarità delle sue bellezze artistiche, la posizione strategica, la sua storia e gastronomia sono un patrimonio da salvaguardare e valorizzare con un’attenta opera di marketing territoriale che stiamo promuovendo creando network allargati con progetti molto ambiziosi.
Si, la vittoria di Pesaro non ci ha di certo convinto, ma, dove Chioggia ha un primato insindacabile è sicuramente la Pesca e la Cultura del mare.  È su questo ‘terreno’ che bisogna rilanciare, sfruttando al massimo come leva turistica la sua grande offerta gastronomica, che ha nel pescato della Laguna di Venezia e dell’alto Adriatico i suoi punti di forza più apprezzati da un pubblico sempre più attento al valore della tipicità ed alle tradizioni del territorio.”
 
E continua: “Chioggia e il suo Mercato Ittico sono al centro del dibattito nazionale sulla pesca e sul futuro del settore ittico, avendo ospitato il Kick Off Day/giorno di lancio degli Stati Generali Pesca a dicembre. Lo stesso assessore regionale alla pesca e cultura Cristiano Corazzari ci ha definito ‘la capitale della Pesca’ e insieme alla Regione Veneto e con il Sindaco Mauro Armelao vogliamo investire su questo primato.”.
 
E conclude: “ Se è vero che la Cultura è un volano dell’economia, la Cultura del mare con la Pesca  è la radice profonda  di questa città, che su questo ‘campo’ non teme rivali né in Adriatico né in Italia”.



 

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