La Commissione Europea ha deciso di attivare nuove misure di crisi a sostegno dei settori della pesca e dell'acquacoltura, alle prese con le conseguenze economiche dell'invasione russa dell'Ucraina.
Il meccanismo di crisi del Fondo europeo per gli affari marittimi consente agli Stati membri di concedere una compensazione finanziaria agli operatori per il mancato guadagno dovuto all'attuale perturbazione del mercato, nonché aiuti allo stoccaggio alle organizzazioni di produttori.
L'attivazione del meccanismo di crisi, sottolinea in una nota la Commissione europea, si aggiunge al quadro temporaneo degli aiuti di Stato.
Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia è intervenuto anche sui canali social: “ Oltre al credito di imposta sulle spese sostenute per l’acquisto di gasolio, che si sommano ai 20 milioni stanziati per il settore, il Governo dovrebbe concedere una compensazione finanziaria per il mancato guadagno dovuto all’attuale grave situazione di mercato, nonché aiuti allo stoccaggio alle organizzazioni di produttori.
Già a inizio mese avevamo sposato le istanze dei pescatori, che avevano manifestato contro il caro-carburante. L’esecutivo ora ha la possibilità di ristorare le imprese e le famiglie che hanno subito fermi o grosse perdite in questo primo trimestre del 2022.
È necessario assicurare ancora una volta il sostegno al settore, che rappresenta un presidio economico e un simbolo identitario per il Veneto.”
Il Sindaco di Chioggia Mauro Armelao ha rilanciato: “ Questi aiuti siano anche erogati ai pescatori che ci sono a bordo dei pescherecci, oltre che agli armatori. Non dimentichiamo nessuno.”
A Chioggia – capitale simbolica della Pesca italiana – con un terzo della flotta di pescherecci della regione Veneto, l’allarme era stato lanciato già durante la celebrazione del Kick off day degli Stati Generali Pesca lo scorso dicembre e nelle manifestazioni dei pescatori con il seguente sciopero che si è celebrato in tutta Italia.
Ma, ancora oggi – infatti – le imprese faticano a resistere a questo ennesimo tsunami energetico e ai relativi rincari.
Anche il Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia interviene con il suo direttore Emanuele Mazzaro:
“La Pesca sta vivendo uno dei momenti peggiori della propria storia: le imprese arrancano e non hanno la forza per sostenere uno shock dei prezzi del carburante di questa portata.
Un aumento incontrollato del costo del gasolio significa in tempi brevi che molti pescherecci non andranno più in mare, con evidenti contraccolpi su tutta la filiera e l’economia delle comunità costiere.
La notizia è di certo positiva: una boccata d’ossigeno per le imprese della pesca. Ma bisogna perseverare e salvaguardare i nostri Custodi dell’Adriatico che, come ha ben ricordato il Presidente Zaia, rappresentano anche un simbolo identitario del nostro territorio e senza i quali anche la nostra offerta turistica sarebbe senz’altro più debole. ”
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