A quanto afferma Penzo Roberto, che con Francesco Calderoni ha tenuto accesa la riunione che si è tenuta sabato scorso al mercato Ittico all'ingrosso di Chioggia, ora non c'erano i presupposti per continuare lo sciopero.
In primis si sarebbe dovuto stilare un elenco di richieste da presentare al governo, grazie anche alla disponibilità di alcuni esponenti. Un elenco che si doveva discutere tra tutte le marinerie in modo da uscire concordi con le stesse richieste.
Inoltre, allorché si decise lo sciopero al termine della riunione che si era tenuta a Civitanova Marche, si era chiaramente detto che il fermo sarebbe durato una settimana e che il lunedì successivo si sarebbe tornati a lavorare.
A quanto afferma, la sua credibilità tra i colleghi sarebbe decaduta se non avesse mantenuto la parola data su cui tutti hanno sempre fatto affidamento.
Non da ultimo gli equipaggi non hanno una cassa integrazione o un qualsiasi sostegno al reddito e ora non si possono permettere di non lavorare per troppo tempo, come tra l'altro molte unità da pesca non posso garantire la paga minima prevista se non escono in mare.
Quindi questa notte, per i pescatori di Chioggia e dell'Adriatico, si torna a lavorare.
Nessun commento:
Posta un commento