È tornato alla ribalta in questi giorni il problema dei rifiuti marini nell'area del mercato ittico all'ingrosso, dopo la rimozione dei cassoni adibiti al loro stoccaggio. Molti cittadini hanno notato il proliferare di cassette di polistirolo che esorbitano la portata dell'area, e lo stesso assessore Stecco -in un articolo pubblicato oggi dalla Nuova Venezia- accusa taluni pescatori di aver usato i cassoni in maniera impropria, riponendovi reti in disuso, catene e oli esausti.
A tal proposito interviene oggi l'amministratore di SST e direttore del mercato, Emanuele Mazzaro, il quale lancia il progetto di creare un'area ecologica gestita attraverso badge e telecamere: quando sarà operativa vi potranno accedere solo gli operatori del mercato, e l'accesso sarà monitorato giorno e notte. Mazzaro parla di «situazione spiacevole per il conferimento di rifiuti non autorizzati nella banchina laterale, prontamente rimossi da Veritas ma in grado di generare un malcontento legittimo».
In una nota, il direttore parla di una soluzione-ponte in attesa dell'isola ecologica circoscritta e recintata, ovvero stabilire orari precisi per il conferimento dei rifiuti pescati in mare. La gestione dev'essere sostenibile e accompagnata da un percorso educativo: ma il servizio di Veritas non è stato capace di intercettare al completo gli orari dei pescatori, così i rifiuti si accumulano per qualche ora». Ancora non si conoscono i tempi di approvazione e della successiva realizzazione per quanto riguarda la futura isola ecologica al mercato ittico di via Poli.
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