Si tratta di un limite da non sottovalutare in quanto ultimamente sono state più frequenti le richieste di diminuzione dello sforzo di pesca a causa delle restrizioni imposte dall’Unione Europea. Quindi perché la CISOA sia realmente efficace deve coprire tutte le motivazioni che portano al periodo di sospensione, incluso il fermo pesca.
Come afferma il segretario nazionale della FAI Cisl, Patrizio Giorni, ora la CISOA non ha né una regolamentazione e neppure fondi sufficienti per consentire l’avvio.
Sono 25mila gli addetti del settore che ne potrebbero usufruire, ma per il momento lo strumento è solo sulla Carta ed è inapplicabile. Qualora partisse, le imprese sarebbero gravate da un nuovo contributo, legato all’erogazione della Cisoa, che andrebbe a intaccare un settore già colpito da aumenti di costi e restrizioni.
Secondo Fai Cisl è necessario che venga riconvocato immediatamente il tavolo di confronto presso il Ministero del Lavoro, composto da tutti coloro che ne sono coinvolti, firmatari del CCNL, in modo che il sostegno al reddito venga reso usufruibile dai pescatori al più presto e le tempistiche vadano accorciate.
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