Il presidente del Consorzio Pescatori del Polesine, Luigino Marchesini, nei giorni scorsi ricordava quali sono i problemi ancora da affrontare ricordandoli anche all’assessore Regionale. Ci sono lavori già appaltati che vanno eseguiti, vanno liquidati i contributi per l’acqua granda del 2019 e risolte le problematiche legate al Porto Peschereccio di Pila, Bocca Sud. Problematiche che vanno risolte quanto prima.
Nei tempi d’oro la produzione di vongole arrivava a 80mila quintali, ora si è ben lontani, come sembra essere lontani anche dal risolvere le problematiche legate agli scavi nella Sacca di Scardovari, e ai lavori che ristagnano alle lagune del Canarin e del Barbamarco. Interventi che sono stati discussi anche al Tavolo convocato dalla Regione incentrato proprio sulle Lagune.
I pescatori stanno ancora attendendo che vengano liquidati i contributi per l’acqua granda del 12 e 13 novembre del 2019, nonostante ciò hanno ripristinato le funzionalità di ciò che con l’acqua granda era rimasto distrutto, stipulando mutui e addossandosi le spese. Sembrava che fosse questione di tempi brevi ma non si ha ancora idea di quando arriveranno.
In discussione anche la modifica dell’articolo 40 della legge 154/2016 per contrastare il bracconaggio fluviale, modifica che mette a rischio i pescatori che esercitano la loro attività nelle acque interne. La modifica è in discussione e ha l’appoggio delle associazioni di categoria.
Queste le motivazioni che hanno spinto il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine a dichiarare lo stato di agitazione e a chiedere la convocazione di un’unità di crisi.
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