ll Progetto Common, network delle città costiere, consiste in una rete per combattere il marine litter e gestire in modo sostenibile i rifiuti.
Si tratta di un progetto che vede coinvolti Legambiente, l’università di Siena, l’Istituto Nazionale di Scienze e Tecnologie del Mare di Tunisi, il CIHEAM Bari, l’ONG libanese Amwaj of the Environment, l’università di Sousse e la riserva naturale di Tyre, in Libano.
Lo scopo del progetto è ridurre il marine litter in 5 aree di osservazione, utilizzando un approccio che dovrebbe essere poi condiviso in tutte le aree costiere del bacino mediterraneo, agendo in due macro categorie: la riduzione dei rifiuti e la gestione dei rifiuti stessi durante le attività di pesca.
In Italia ha visto operativi a riguardo alcuni comuni della Maremma e della Puglia.
Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi da Legambiente e da Ciheam Bari, in un incontro che si è tenuto on line e che ha coinvolto le due aree interessate.
Nel periodo in cui il progetto è stato attivo, circa un anno e mezzo, Common ha creato tavoli di confronto in cui tutti gli attori coinvolti, enti, pescatori e turismo balneare, hanno potuto presentare le loro istanze che hanno avuto sfogo in nuove progettualità oltre che produrre una nuova informazione e sensibilizzazione sia nelle scuole con il contest We are all Med che tra i turisti durante la proposta Beach Clean.Le pratiche che sono state attuate sono condivise nella piattaforma commonproject, sezione Coastal Cities Network e breve verranno incluse quelle condivise dagli altri due Paesi del Mediterraneo facenti parte del progetto: Tunisia e Libano.
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