lunedì 10 gennaio 2022

IL MOSE SALVA LA LAGUNA: CHI SALVA I PESCATORI?

Come è noto le difese della laguna di Venezia dalle alte maree garantiscono la normale continuazione di tutte le attività salvaguardando da disastrose alluvioni come quella del novembre 2018. Ma se le paratoie del Mose da una parte salvano dall’altra stanno dando delle vere “picconate” al comparto della pesca. Nessun armatore chiede ovviamente che le paratoie non vengano sollevate, la richiesta della marineria è sempre quella: finire i lavori della conca di navigazione come era stato previsto fin dalla prima progettazione dell’infrastruttura. Questa mattina, 10 gennaio, c’è stato un qualche movimento attorno alle strutture del Mo.S.E l’Unità Assitenza in forza al cantiere, si è diretta in un primo tempo verso il mare aperto per poi, prima di uscire, fare manovra e tornare sui suoi passi. Non ha però proseguito la sua corsa nel tratto tra le due dighe, ma si è diretta all’imboccatura della conca di navigazione, scomparendo alla vista. Dopo qualche minuto la navetta è uscita dallo stesso punto da cui era entrata. Probabilmente si tratta di una normale routine di cantiere ma che ci ricorda sempre che il porto rifugio oltre a non disporre della conca di navigazione è privo della possibilità di ormeggio.
Ci permettiamo un’ulteriore considerazione: il porto rifugio, quello che dovrebbe accogliere la flotta peschereccia è p-r-o-n-t-o, mancano solo gli ormeggi. È mai possibile che a fronte di un investimento di diversi miliardi di euro non sia possibile spendere 100.000 forse 200.000 euro per predisporre gli ormeggi per il porto rifugio? Sarebbe un palliativo di fronte alla soluzione definitiva con conca funzionante però potrebbe accogliere un certo numero di pescherecci che potrebbero attendere in sicurezza lo scendere delle paratoie. Speriamo che nel frattempo nessuno perda la vita in mare.

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