In merito all'articolo pubblicato la scorsa domenica 20 ottobre, relativa ai verbali stilati dalla Capitaneria di Porto di Chioggia ad alcuni pescherecci perché risultava spento il dispositivo di geolocalizzazione AIS a bordo, Chioggia Azzurra ha ottenuto ampie conferme di quanto aveva scritto. Ma intende tornare sull'argomento per delucidare che il frammento di conversazione radio pubblicato (dove la Capitaneria chiede spiegazioni a un comandante, di cui è stata modificata la voce) è stato estratto appunto da un discorso molto lungo tra le due parti, al cui inizio era stato segnalato un guasto all'AIS: «Stavamo navigando a 11 nodi e mezzo - afferma il comandante in questione - assieme ad altre barche che tenevano 10 nodi, ma non stavamo pescando perché non è possibile farlo sopra i 6 nodi».
Anche per il rientro dalle 3 miglia si sono dati casi di verbali inviati automaticamente a chi teneva una velocità inferiore ai 6 nodi, contestati però perché il peschereccio di turno non stava pescando bensì l'equipaggio voleva evitare un inutile stress ai motori. Inoltre, alcuni pescatori fanno notare che a bordo oltre all'AIS esiste anche un altro strumento che segnala la velocità alla Guardia Costiera: si chiama blue box ed è comunemente adoperato.
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