giovedì 24 ottobre 2019

IL PESCHERECCIO RICCARDO T DEPREDATO DEI FANALI MENTRE ERA IN ACQUA. A PELLESTRINA INIZIA LA RIPARAZIONE

Finalmente il Riccardo T, il peschereccio chioggiotto affondato lo scorso venerdì notte nella laguna davanti a Ca' Roman, è stato tratto a terra ieri dalla liberalità dell'impresa Boscolo Bielo e ha trovato ubicazione nei pressi del cimitero di Pellestrina, in uno spazio individuato dalla Capitaneria di Porto -di concerto con l'amministrazione comunale- e autorizzato dal Provveditorato alle Opere Pubbliche. Già nelle prime ore della mattinata odierna gli operai si sono messi al lavoro per iniziare la lenta e faticosa riparazione del mezzo. Lo spostamento del peschereccio dal luogo dove era arenato ha anche consentito di appurare, a quanto si apprende, che il danno subìto è stato principalmente sul fondale dello scafo: circostanza che accredita la versione del comandante Elio Nordio "Tina", il quale ha sempre sostenuto di aver incocciato in una delle tante brìcole consunte e ormai sommerse che trapuntano la laguna, e delle quali anche il network Azzurra si è spesso occupato. Un aspetto spiacevole, invece, emerge sempre dalle operazioni di recupero: durante i cinque giorni in cui il Riccardo T è rimasto in acqua, vandali e malintenzionati gli si sono avvicinati e lo hanno depredato di fanali, cavi e ogni altro oggetto di bordo ancora funzionante che non era venuto a contatto con l'acqua.

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