Sembra che il lavoro delle categorie della pesca abbiano ben poco valore, come il futuro delle stesse, a quanto viene affermato nel comunicato stampa emesso dai sindacati.
La riduzione dello sforzo di pesca che verrà applicata nel 2022 si tradurrà in una riduzione delle giornate di attività. Ciò non potrà far altro che portare all’estinzione una parte del comparto italiano della pesca con ripercussioni devastanti in tema di occupazione.
Un settore che sta collassando, sottolinea Piva, per il quale nessuno sta facendo nulla se non molto poco.
Ridurre l’attività di molti giorni prevedendo la CISOA, estendendola alla pesca, senza intervenire a coprire i periodi di fermo significa dare poco valore al lavoro dei pescatori.Secondo Piva, oggi la CISOA, Cassa Integrazione Salariale Operai Agricoli, è una scatola vuota che non copre i giorni di fermo pesca. Questi ultimi per il momento vengono pagati ancora a 30 euro lordi a giornata, essendo ottimisti, in quanto quest’anno sono stati ulteriormente ridotti.
Ma come si comportano gli altri Paesi Europei? La Spagna, a fronte della prospettiva della diminuzione delle giornate di pesca metterà in campo ulteriori aiuti portando a 50 euro giornalieri il sussidio per ogni giorno di fermo pesca. Alla categoria serve un ammortizzatore sociale funzionale come serve che vengano riconosciuti il lavoro usurante, le malattie professionali e come diventa necessaria per la categoria l’applicazione del Testo Unico sulla Sicurezza. Misure che si richiedono da anni, continua Piva, per dare la giusta dignità al lavoro e per rispondere alla mancanza del ricambio generazionale, altro tema irrisolto per il comparto.La sostenibilità economica e sociale della pesca devono avere la stessa dignità della sostenibilità ambientale, conclude il comunicato.Questa da sempre considera la pesca un settore importante per l’economia italiana e per il mantenimento di una tradizione dovuta proprio alla sua conformazione geografica, che fa della pesca una risorsa importante.I sindacati, attraverso Piva, chiede meno chiacchiere alle istituzioni e maggior concretezza per dare una risposta ferma agli imbarcati e al settore della pesca.
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