mercoledì 16 dicembre 2020

UN PIGNORAMENTO FERMA IL RECUPERO DEL PESCHERECCIO “ADELINDA” DAL CANALE: IL RELITTO VERRÀ RIMOSSO SOLO NEL 2021

Il recupero del peschereccio Adelinda, naufragato nel canale San Domenico lo scorso 7 settembre mentre si trovava in disarmo, non avverrà nel 2020. Anche a Natale e a Capodanno, quindi, uno dei "biglietti da visita" per chi arriva in centro storico attraversando il ponte, nei pressi del mercato ittico, sarà proprio il relitto dello scafo, nell'area circoscritta dai galleggianti: non proprio una bella notizia insomma, che nasconde problemi di natura creditizia.

Se è vero che lo scorso 3 dicembre il ripescaggio avrebbe dovuto essere compiuto dall'impresa Boscolo Bielo, ed era stato rinviato alla settimana successiva per via del forte rischio di acqua alta, la ragione attuale per cui le operazioni devono attendere ancora la spiega il direttore del mercato, Emanuele Mazzaro: «Sussiste un pignoramento in atto, per un credito di modesto valore a carico dell'armatore.

Sto comunque cercando di capire se sia possibile soprassedere, da parte dell'INPS o dell'INAIL, in modo da trasferire il natante altrove. Penso a un'azione rivolta all'autorità giudiziaria, in qualità di direttore del mercato, dopo le feste natalizie: oltre allo scandalo per la vista, il rottame è pericoloso per la navigazione e le attività di attracco alla banchina del mercato. Si tratta di un bene privo di valore, ed è incomprensibile lo scacco di un pignoramento».

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