Il pacchetto di misure varato dalla Commissione Europea per la pesca e l'agricoltura non prevede che le compensazioni del FEAMP per il fermo biologico temporaneo possano essere erogate in caso di emergenza sanitaria come quella attuale. Lo afferma l'eurodeputata della Lega Rosanna Conte, contrariata dalle decisioni dei commissari: «Il risultato è che adesso i fondi UE del FEAMP non potranno essere utilizzati per compensare i pescatori, i quali a causa dell'emergenza da Coronavirus e del calo della domanda hanno dovuto interrompere la propria attività».
Spiega la parlamentare: «Secondo il regolamento 717/2014, infatti, gli aiuti de minimis non possono essere erogati per il fermo temporaneo se non per i casi specificati nell'articolo 33 del FEAMP, tra i quali non è prevista l'emergenza sanitaria. Ecco perché la Lega aveva richiesto una modifica in tal senso, quando il testo è passato al Parlamento europeo, chiedendo inoltre l'ampliamento del periodo di copertura economica del fermo, oggi limitato a 6 mesi». Ma i due emendamenti sono stati bocciati, e Conte lancia precise accuse politiche: «Avevamo provato ad aprire gli occhi a PD e M5S, ma siamo stati accusati di essere ignoranti e cinici, con accuse di ostruzionismo. Secondo loro, emendando il testo, si sarebbero rinviate misure giustamente urgenti.
Peccato che si tratti di un falso, dato che -come successo con la questione degli slot aerei- sarebbe bastata una semplice presa d'atto del Consiglio. Evidentemente, chi ignora le procedure legislative europee sono proprio i partiti di governo, che a Bruxelles hanno di fatto depotenziato i provvedimenti già deboli previsti da Roma per la pesca con il decreto Cura Italia». Secondo Rosanna Conte, «pare che adesso a Bruxelles abbiano capito l'inghippo, e stiano cercando di correre ai ripari.
Ma dovremo attendere un secondo pacchetto di misure, di cui ancora non vi è traccia. Se il PD e il M5S, invece di fare inutili polemiche, ci avessero ascoltato, oggi i pescatori avrebbero una risorsa in più per resistere alla crisi. Perché alla fine, la Lega delle accuse e degli insulti se ne cura poco: siamo abituati a riceverli. Ma quello che non possiamo accettare è vedere soffrire i pescatori per colpa dell'arroganza e dell'incompetenza di certa politica».
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