venerdì 9 aprile 2021

CHIOGGIA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA PER IL 2024, ARRIVA IL SÌ DEL MERCATO ITTICO: «IL MARE È CONOSCENZA»

La candidatura della città di Chioggia a capitale italiana della cultura per il 2024 inizia a diventare realtà. Il gruppo promotore di alcuni solerti cittadini ci ha creduto, ed è riuscito in poche settimane a raccogliere un forte consenso nel territorio lagunare. Sindaco e amministrazione hanno già incontrato (virtualmente) i promotori, ed è allo studio la creazione di un comitato tecnico-scientifico ad hoc per la definizione di un progetto strutturato, volto a rendere l’operazione sostenibile, vista anche la parallela candidatura di realtà molto agguerrite come quella di Vicenza.
Emanuele Mazzaro, amministratore della società partecipata SST e direttore del mercato ittico all’ingrosso di Chioggia, sostiene convintamente la campagna: «Fare rete e sostenere una forte azione di marketing territoriale come questa - spiega - è parte integrante del DNA del mercato, e non possiamo che accogliere con grande soddisfazione un’operazione ambiziosa come la candidatura di Chioggia a capitale italiana della Cultura 2024. La città a tutti gli effetti è già la capitale della pesca nel mare Adriatico, e centro nevralgico del distretto ittico di Chioggia e Rovigo, che ricordo essere uno dei più importanti hub della blue economy di tutta l’Unione Europea. Il mare è cultura e conoscenza: è cerniera, luogo di incontro, scambio e confronto».
Continua Mazzaro: «La cultura e i suoi riconoscimenti possono tutelare le realtà dove conoscenze e suggestioni si sono sedimentate grazie al rispetto di tradizioni e peculiarità singolarissime. Chioggia rappresenta un "case study": la vita qui per secoli è stata modellata attorno all'appartenenza al mare, ai suoi ritmi, alla sua perturbabilità. Chioggia merita un giusto supporto anche a livello regionale, e in tal senso il mercato ittico ha già presentato all’assessore Cristiano Corazzari un progetto dall’eloquente nome "Custodi dell’Adriatico", volto a valorizzare l'enorme patrimonio rappresentato dal mare, chiamato negli anni della Serenissima "Golfo di Venezia". Ci mettiamo a disposizione delle istituzioni e del comitato promotore, per sostenere con vigore e continuità questa avvincente sfida e premiare un territorio che merita maggiore attenzione su scala nazionale».

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