martedì 19 novembre 2019

LE MAREGGIATE HANNO DISTRUTTO PRATICAMENTE TUTTE LE VONGOLE ALLEVATE DAL CO.GE.VO., IL SETTORE IN GINOCCHIO CHIEDE AIUTO ALLE ISTITUZIONI

Addio vongole di Natale. Le violente mareggiate dei giorni scorsi hanno distrutto tutta la coltivazione costiera allestita dai pescatori del CoGeVo, il consorzio di gestione degli allevamenti: lo riferisce il presidente Michele Boscolo Marchi, che parla di «danno incalcolabile, con il rischio che la situazione permanga tale fino a primavera inoltrata». Le onde infatti hanno devastato il fondale, distruggendo il lavoro di anni sotto il primo strato di fango dove sono state messe a dimora le vongole: i bivalvi sono stati trasportati a riva e ora giacciono a quintali lungo la battigia. È anzi lotta contro il tempo per salvare gli esemplari sopravvissuti, facendoli ricrescere e generare.
Gli aderenti al CoGeVo, autentici "coltivatori" del mare e amministratori preziosi per la risorsa, ora si rivolgono agli enti pubblici per ottenere gli opportuni risarcimenti: a chiederlo al governo è anche l'eurodeputata Rosanna Conte, che allarga la questione all'intero comparto ittico. «Sessanta milioni di euro di perdite stimate e mancati guadagni - sono le cifre riportate dalla parlamentare europea - con un peschereccio su 3 fermo in porto. Mi unisco alla richiesta degli operatori di settore affinché venga attivato in tempi rapidi il Fondo di solidarietà, che non viene rifinanziato da anni». Domani inizieranno i negoziati per il nuovo FEAMP 2021-2027: «Come relatrice ombra - conclude Conte - farò di tutto affinché il Parlamento difenda la possibilità che il fondo copra i danni alla pesca provocati da calamità naturali».

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