L'eurodeputata Rosanna Conte chiede che il governo italiano rifiuti l'ipotesi cui la Commissione Europea sta lavorando per regolamentare la pesca nel mare Adriatico. «Meno pesci pescati in Italia - argomenta Conte - significa più specie ittiche importate dall'estero e dal resto del Mediterraneo. Se è questa l'idea che la Commissione Europea ha del modo in cui proteggere i mari, allora sta sbagliando di grosso. I pescatori europei già oggi patiscono una condizione palese di concorrenza sleale, dal momento che attuano alti standard di sostenibilità mentre dall'altra parte del Mediterraneo la pesca eccessiva e impattante la fa da padrona. Senza considerare i costi ambientali del trasporto.
Ecco perché la Raccomandazione sulla pesca nell'Adriatico che la Commissione UE ha portato alla Commissione Generale della pesca nel Mediterraneo della FAO è un gravissimo errore. Ho già denunciato ampiamente tutto ciò, ora spetta al governo italiano opporsi a regole che, se attuate, provocherebbero un calo produttivo per le imprese del 40%, colpendo soprattutto la flotta a strascico, che rappresenta la parte più consistente della produzione ittica italiana». In sede FAO si sta discutendo, tra l'altro, dei nuovi limiti dell'UE alla pesca nell'Adriatico per alcune specie come nasello, scampo, sogliola, gambero rosa mediterraneo e triglia di fango.
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