giovedì 1 giugno 2023

PESCA, CONTE LEGA: TELECAMERE A BORDO E PIÙ SANZIONI, ACCORDO UE VA FERMATO

Bruxelles, 31 mag 23 - “Dopo 5 anni di negoziati, ieri sera a Bruxelles è stato raggiunto l'accordo sulla revisione del regolamento Controlli della pesca.

Non possiamo dirci soddisfatti delle nuove norme che verranno imposte ai nostri pescatori. Su tutte, le telecamere a bordo (CCTV) che dovranno essere installate obbligatoriamente sulle imbarcazioni a partire da 18 metri lunghezza fuori tutto che presentano seri rischi sull’applicazione dell’obbligo di sbarco.

Ci siamo sempre opposti a questo inaccettabile ‘Grande Fratello’ a discapito dei pescatori, peraltro con una tecnologia che è già superata”. Lo dice l’eurodeputata della Lega Rosanna Conte dopo l’accordo raggiunto da Commissione, Consiglio e Parlamento Ue sulla riforma del regolamento Controlli per la pesca.

“Anche sul margine di tolleranza non possiamo dirci soddisfatti, poiché non viene lasciata sufficiente flessibilità – continua Conte, che è stata relatrice del testo per il suo gruppo, Identità e democrazia - Le stime dei quantitativi in chilogrammi di pesce registrate nella dichiarazione di trasbordo non dovranno eccedere il 10% rispetto a quanto viene sbarcato o ispezionato.

Nel caso di catture accidentali, il margine di tolleranza sarà così basso che andrà a pieno discapito della pesca multispecie frequente nel Mediterraneo. È oggettivamente difficile quantificare esattamente il pescato di specie miste e piccoli pelagici, quindi questa stretta esporrà i pescatori a sanzioni più frequenti”.

“L'unica nota di merito è riferita alla tracciabilità, in quanto verranno garantite ai consumatori maggiori sicurezza e informazioni sul prodotto ittico – prosegue l’eurodeputata della Lega - Sicuramente siamo riusciti a migliorare molti punti rispetto alla proposta iniziale della Commissione, ma questo non basta.

Ci opporremo al voto in plenaria al Parlamento europeo per esprimere il nostro dissenso e difendere le legittime istanze dei pescatori e di milioni di famiglie che vivono onestamente di pesca”, conclude Conte.




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