giovedì 18 maggio 2023

TROPPI CANTIERI APERTI AL MERCATO ITTICO

Lavori al Mercato Ittico all’Ingrosso di Chioggia, forse troppi sono i cantieri aperti contemporaneamente.

Un cantiere si trova all’interno dello stabilimento per le migliorie che si stanno apportando e che riguardano gli impianti, gli altri sono all’esterno e creeranno disagio ai pescatori nella fase di ormeggio nello scarico delle cassette del pesce ma anche ai facchini che dovranno praticare slalom con i muletti per spostarsi per le aree del Mercato.
Andiamo per ordine. Si sta creando un’isola ecologica nel posto in cui si trovavano i due scarrabili nei quali veniva deposto il materiale di scarto, area in cui andavano depositate anche cordami e reti dismesse oltre che altro materiale proveniente dalle imbarcazioni mentre si stanno sostituendo le bitte vetuste con altre più adeguate alla stazza attuale dei motopescherecci e ai diametri del cordame necessario per l’ormeggio.
Ciò significa che i motopescherecci non potranno più ormeggiare lungo tutta la fondamenta ma dovranno lasciarne un tratto libero durante l’esecuzione dei lavori. Ora le barche occupano di fatto tutta la fondamenta, ormeggiate di bordo, in alcuni tratti con due o tre barche affiancate.
Ora che lo spazio in lunghezza si riduce le barche dovranno “concentrarsi in un’area più corta. Immaginatevi i marinai arrivare al mercato e dover scaricare quintali di pesce passamano per la larghezza di quattro o cinque barche facendo attenzione, giorno o notte che sia, che le barche non accozzino le une alle altre, che le cassette non scivolino e che gli uomini non si facciano male. Una fase di scarico che diventa lunga e rischiosa.
Sono già stati fatti sopralluoghi per vedere se è possibile trovare altre soluzioni ma sembrerebbe che non ce ne siano, ma il fattore sicurezza è fondamentale che deve essere garantita ai lavoratori, sicurezza che qui verrebbe a mancare.
Per quanto riguarda il lavoro dei facchini anche questo andrebbe rallentato dai cantieri posti sul percorso di transito, si devono evitare i cantieri e anche il via vai di persone che tra i cantieri si muovono.
Se non si trovano soluzioni alternative, ben studiate a tavolino, la vita per chi lavora al mercato fino al termine dei cantieri, potrebbe diventare un’agonia lenta e rischiosa.




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