venerdì 27 gennaio 2012

INCONTRO DELLE MARINERIE IERI CON L'ASSESSORE REGIONALE ALLA PESCA MANZATO

Ultim'ora: sabato 28/1 mattina
La marineria di Chioggia si è riunita questa mattina presso la sala della compagnia portuali dei saloni,con la presenza del vicesindaco e assessore alla pesca maurizio Salvagno con i rappresentanti di tutte le quattro cooperative chioggiotte e si è arrivati alla conclusione di uscire in mare solo i primi tre giorni della settimana: lunedì, martedì e mercoledì e di accompagnare giovedì prossimo l'assessore regionale alla pesca Manzato all'incontro con il ministro a Verona.










Alla faccia di qualcuno che intitolava la protesta di mercoledì a Roma “ Pescatori Chioggiotti assaltano il parlamento” ieri, presso la sala congressi dell’azienda speciale per il porto di Chioggia c’è stato un civilissimo incontro delle marinerie chioggiotte e dell’alto adriatico con l’assessore regionale alla pesca Manzato, i due consiglieri regionali chioggiotti Lucio Tiozzo e Carlo Alberto Tesserin che hanno riascoltato desolati le grida di allarme e di aiuto che ormai da mesi non fanno altro che ripetere: “ gasolio troppo caro e regole di pesca europee non applicabili nei nostri mari” soprattutto con altre marinerie che a poche miglia di distanza pescano senza nessuna regola lo stesso pesce con un costo del carburante molto inferiore e, colmo dei colmi, lo vengono a rivendere negli stessi mercati italiani.
L’aspetto ulteriormente negativo che registriamo è che nel contesto attuale, dove praticamente non c’è nessun settore che non sia toccato in modo pesante da questa gravissima crisi economica, in qualche modo diminuisce la gravità della situazione, una volta un armatore era un piccolo signorotto oggi sono quasi tutti a rischio fallimento. Si trovano costretti ad uscire in mare sapendo già di non guadagnare a sufficienza per coprire l’ammortamento della barca e di portare uno stipendio sufficiente a mantenere la famiglia.
Ma se dovesse fermarsi la marineria il contraccolpo sarebbe durissimo, con la conseguente disoccupazione quasi certa degli equipaggi e di tutto l’indotto. E’ vero che anche i pescatori non sono esenti da colpe, però c’è qualcosa che non torna, i giapponesi stanno facendo scomparire le balene ( da fucilarli) e i nostri pescatori non possono pescare le “ anguele”?
Intanto continuano gli incontri delle marinerie in tutta Italia, si sta decidendo quale potrebbero essere le prossime azioni di protesta dal blocco della romea a sbarcare tutti gli equipaggi sperando che il governo Monti riesca a trovare un minimo di soluzione per salvare tante famiglie.

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