mercoledì 7 dicembre 2022

SAREBBE VIETATO DALLE NORME EUROPEE SGUSCIARE CANESTRELLI E CAPESANTE A BORDO DEI BATTELLI

Canestrelli e capesante continuano ad essere sotto una lente di ingrandimento.

Regione Veneto e ASLL normano la sgusciatura dei pettinidi, canestrelli e cape sante che sia a bordo delle navi, dei pescherecci o a terra.

I bivalvi infatti, ai sensi del regolamento del 2004 devono essere puliti dentro uno stabilimento a terra FFPP o a bordo di navi officina.

Nessuna imbarcazione in Italia, a detta di chi è nel settore, è adibita a nave officina.
Non sembra esserlo nessun peschereccio, neppure tra la flotta chioggiotta.
La sgusciatura dei canestrelli a bordo dei motopescherecci è un'abitudine che è stata concessa nel 2015, inserita erroneamente tra le linee guida per la lavorazione del prodotto.
Dall’applicazione di questa erronea modifica è stato sottratto lavoro agli stabilimenti di lavorazione molluschi bivalvi che, di conseguenza, hanno dovuto anche ridurre il personale per la diminuzione di lavoro, spostato, in pratica, dall’attività a terra all’attività a bordo.
La stessa lavorazione ma svolta con metodologie diverse in quanto le due attività, a terra o a bordo, sono sottoposte a normative differenti.
Per quanto riguarda i gusci, ai pescherecci era concesso buttarli senza la necessità di rispettare particolari direttive, mentre gli stabilimenti erano sottoposti a pratiche di smaltimento.

Differenti anche le norme per il confezionamento che, se realizzato negli stabilimenti a terra doveva essere realizzato in modo da impedire il gocciolamento, chiuso con materiale termoretraibile, norme che a bordo non era necessario rispettare. Dall’Europa sono state quindi diramate nuove direttive che hanno definito le linee guida del 2015 non coerenti con le precedenti. Alla fine del 2021 è stato di fatto definito fuori norma sgusciare canestrelli e capesante a bordo dei motopescherecci, usanza che ormai sembra difficile da togliere.




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