La Guardia di Finanza di Chioggia ha fermato nelle scorse notti alcuni piccoli pescherecci della marineria locale ma soprattutto di Pila, intenti a lavorare a 2 miglia dalla costa polesana, una misura inferiore al consentito. Si tratta di imbarcazioni che, in virtù delle loro dimensioni inferiori a 13 metri, non hanno l’obbligo di detenere a bordo gli strumenti satellitari AIS necessari alla geosegnalazione. Per ogni barca i finanzieri hanno comminato una sanzione di 4mila euro e la decurtazione di 6 punti dalla licenza nautica. L’operazione è resa possibile dall’utilizzo di uno scafo minuto, chiamato in gergo “la banana”, invisibile quando parte al buio allo stesso modo degli aerei “stealth” nelle operazioni belliche: questo natante riesce a eludere la sorveglianza che i pescherecci fraudolenti compiono attraverso la disponibilità di un “palo” a Chioggia e di uno a Porto Levante, deputati a individuare la partenza dei mezzi di controllo e avvertire così chi sta pescando contro le regole, pronto a fuggire in direzione di casa. Per questi complici, peraltro, la paga è anche esigua, trattandosi di 80-100 euro a notte.
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