domenica 20 gennaio 2019

I PESCATORI RACCOLGONO L'APPELLO DELLA MADRE DI ENDRI FEBO, DA DOMANI DI NUOVO A CERCARLO IN LAGUNA E PER MARE

Il commovente appello della madre di Endri Febo, rivolto ieri dalle pagine di Chioggia Azzurra affinché i pescatori amici del figlio continuino le ricerche del suo corpo in laguna o nel mare dopo l'incidente nautico dello scorso 22 dicembre, non è rimasto inascoltato. In molti si stanno attivando, a cominciare da Gianluca Aresu, grande conoscitore della laguna interna e campione di pesca subacquea: «Un altro sforzo lo possiamo fare, se ci organizziamo bene», ha scritto ieri sera Aresu nei propri network. E già ha previsto alcune uscite con il sostegno dei colleghi: in pochi minuti, grazie a quasi 350 condivisioni, il post ha fatto il giro della Rete e ha raccolto decine di adesioni operative, anche nei gruppi di pescatori specializzati nell'attività subacquea e fra i diportisti che dispongono di natanti.
È quindi molto probabile che da domani o martedì, a seconda delle condizioni meteorologiche e dei venti, le barche si metteranno di nuovo alla cerca, per poter dare una degna sepoltura ad Endri e un po' di sollievo alla madre e ai fratelli che l'hanno perduto. Nei giorni successivi allo scontro, lo stesso gruppo di pescatori era riuscito a ritrovare le ceste per i bivalvi appartenenti al barchino di Febo nella zona del porto di Malamocco, in una piccola diga conosciuta dai pescatori col nome di "palà de le sepe" dove l'acqua è molto profonda: una delle tesi che si è fatta strada è che anche Endri, uscito dalla laguna, abbia preso la via del mare.

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