giovedì 4 maggio 2017

SERIE DI INTERVENTI DEI CARABINIERI CONTRO IL COMMERCIO DI MOLLUSCHI DI DUBBIA PROVENIENZA

Con l’approssimarsi della stagione estiva, nelle ultime settimane, i Carabinieri della motovedetta in servizio al Comando Compagnia di Sottomarina hanno effettuati controlli straordinari, che hanno portato ad alcune operazioni di rilievo. In località Porto Levante nel comune di Porto Viro, nel corso di un servizio di polizia marittima finalizzatto alla prevenzione e repressione dello sbarco e commercializzazione di molluschi di dubbia provenienza e/o privi della documentazione sanitaria/fiscale atta a dimostrarne la tracciabilità di filiera, alle prime luci dell’alba veniva controllato un furgone di proprietà e condotto da un quarantenne di Mesola, comandante di un motopeschereccio tipo vongolara All’atto dell’ispezione all’interno del predetto veicolo venivano rinvenute due partite di molluschi più di sessanta sacchi tutti da un chilo cadauno per complessivi 620 kg, per 22 sacchi di molluschi della specie venus gallina non veniva presentata alcun documento che ne giustificava il possesso/trasporto. Veniva elevata contravvenzione per la violazione del reg. Ce 29 aprile 2004 nr.853/2004, con la sanzione ammnistrativa pecuniaria di duemila euro. I molluschi, per un valore commerciale di 1100 euro, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo ai sensi dell’ex art.13 legge 689/81 ed essendo allo stato vivo venivano rigettati nelle acqua marine, per il ripristino del ciclo vitale.
Nel mentre a Chioggia veniva sottoposto ad ispezione un furgone frigo condotto da un chioggiotto: all’interno del vano di carico del furgone, in sosta nel parcheggio antistante la località Punta Poli, venivano rinvenuti dieci sacchi traforati, tutti contenenti prodotto ittico della specie vongole di mare, per un peso complessivo di circa un quintale. Al fine della rintracciabilità di filiera ed in ottemperanza alle disposizioni di cui al regolamento ce n. 853/2004 (sezione VII – molluschi bivalvi vivi), non veniva esibita alcun documento di registrazione, di accompagnamento e scorta di tale lotto di molluschi. Per questo motivo, le vongole venivano sequestrate ed è stata elevata contravvenzione per la violazione di cui al reg. Ce 853/2004 (allegato III, sezione VII, molluschi bivalvi vivi, capitolo I punti 3 e 4 lettera A), punita dall’art. 6 punto 11 del decreto legislativo 06 novembre 2007 n. 193 con sanzione amministrativa pecuniaria pari a duemila euro.
Veniva controllata anche l’imbarcazione tipo vongolara appena ormeggiatasi, rinvenendo sul ponte di coperta 80 sacchi contenenti vongole di mare. Per tale prodotto il comandante dell’unità esibiva 2 documenti per il trasporto di molluschi bivalvi che ne attestavano la provenienza, su di un altro bancale venivano rinvenuti altri 10 sacchi contenenti anch’essi 10 kg cadauno di molluschi della stessa specie, di cui invece non si esibiva alcun documento sanitario e/o fiscale che ne attestava la provenienza. Pertanto il prodotto ittico veniva sequestrato e l’interessato veniva dichiarato in contravvenzione con sanzione amministrativa pecuniaria pari a 2mila euro. Tutti i molluschi sequestrati per complessivi 2 quintali, per un valore commerciale di mille euro circa, sottoposti a sequestro amministrativo, essendo allo stato vivo venivano fatti rigettare per il ripristino del ciclo vitale nelle acque marine antistanti al litorale di Sottomarina a cura degli interessati, sotto la contante vigilanza del personale operante.
Ancora, a Chioggia l’equipaggio della motovedetta unitamente a tecnici di prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima - distretto di Chioggia, nel corso di un servizio di polizia finalizzato alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di rintracciabilità alimentare e dei requisiti igienico-sanitari, sottoponevano a controlli diversi esercizi di ristorazione di Chioggia. Il titolare di uno stabilimento balneare con annesso ristorante, ubicato a Sottomarina in Lungomare Adriatico, veniva deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Venezia per il cattivo stato di conservazione degli alimenti, perché a seguito del controllo, all’interno dei frigoriferi della cucina e dei locali adibiti a magazzino, venivano rinvenute all’interno delle celle frigorifere una ventina di cassette di polistirolo contenenti prodotto ittico (sogliole, canocie, orate, soasi) per un peso complessivo di circa 200 kg, in evidente stato di cattivo conservazione, dal momento che il pescato si presentava disidratato, ossidato, tutto ricoperto di ghiaccio/brina, “cotto” dal freddo e di colore non riconducibile all’aspetto naturale della specie in questione. Inoltre tutte le cassette non riportavano alcuna data di congelamento/abbattimento, come previsto dalla normativa vigente e su alcune di esse l’etichetta indicava una specie diversa da quella effettivamente contenuta. Tutto il prodotto ittico per un valore di 2mila circa veniva sottoposto a sequestro di polizia giudiziaria e affidato in custodia al gestore in attesa delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria circa lo smaltimento. Inoltre veniva comminata una sanzione amministrativa pecuniaria di 1500 € perché venivano rinvenuti altri prodotti ittici alimentari per un peso di 50 kg circa sprovvisti di tracciabilità. Anche questi ultimi prodotti, per un valore commerciale di 600 €, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo.

Un altro esercente, titolare di un ristorante di Chioggia, veniva multato con la sanzione amministrativa pecuniaria pari a 1500 euro, perché all’interno dei frigoriferi sono stati rinvenuti 50 kg di prodotti ittici (moleche, filetti di orata, code di rospo, aragosta, cappesante) privi di tracciabilità di filiera. Tutto il prodotto ittico in questione per il valore commerciale di 700 euro è stato sottoposto a sequestro amministrativo in attesa dello smaltimento. Il medesimo titolare è stato multato per le carenze igieniche riscontrate con la somma amministrativa di mille euro, ai sensi del reg. Ce 853/2004.

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