lunedì 15 dicembre 2014
VONGOLARI IN RIVOLTA: " PRONTI A FERMARE I LAVORI DELLA SOFFOLTA
I vongolari di Chioggia e di tutto il comparto hanno organizzato questa mattina una manifestazione nazionale, presso tutte le capitanerie di porto per protestare innanzi tutto contro le regole europee che stanno letteralmente affossando il lavoro di gestione fatto fino ad oggi. Per chi non lo sapesse i vongolari sono l'unica categoria di pesca che prende in mare solo ed esclusivamente il prodotto richiesto dal mercato organizzandosi a turno tra tutti i soci, quindi non l'uso del mare come una miniera dove scavare sempre ma come un orto da coltivare. Per quanto riguarda Chioggia un altro grave problema per l'attività dei vongolari è il prossimo intervento per la salvaguardia del litorale dalle mareggiate.
Per i vongolari la soffolta, la così detta diga sottomarina, con i vari pennelli danneggerebbe l'ambiente naturale delle vongole di mare e di conseguenza la loro attività economica.
Domani è programmato l'incontro in regione tra le cooperative del cogevo e l'assessore regionale alla pesca.
" Se non ci firmeranno il protocollo d'intesa siamo pronti a fermare i lavori per la realizzazione della soffolta.
Michele Boscolo Marchi - COGEVO
COMUNICATO STAMPA DELLA CAPITANERIA DI PORTO
GUARDIA COSTIERA: incontro con i rappresentanti delle associazioni di
categoria e CO.GE.VO
.
Nella mattinata odierna, su richiesta delle Associazioni di Categoria e del
Consorzio di Gestione Vongole di Chioggia “CO.GE.VO. Chioggia”, si è
tenuto, nei locali della Capitaneria di porto di Chioggia, un incontro durante
il quale i rappresentanti delle suddette categorie di pesca hanno voluto
manifestare pacificamente lo stato di crisi delle imprese dedite alla pesca
delle vongole e dei fasolari nel Nord Adriatico.
Durante l’incontro, sono state rappresentate problematiche riguardanti
alcune norme nazionali e comunitarie quali: la mancanza dell’applicazione
di una percentuale minima di tolleranza di prodotto sottomisura nel
pescato; la mancata depenalizzazione del reato previsto per la pesca del
prodotto sottomisura; l’attuale mancanza del rinnovo dell’affidamento della
gestione della risorsa a favore dei Consorzi di Gestione, scaduta da circa
2 anni, (con possibili conseguenti ripercussioni sui numero chiuso delle
licenze di pesca adibite all’uso della draga idraulica).
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