I vongolari riuniti nel CoGeVo stanno valutando l'ipotesi di prolungare il fermo biologico anche nel mese di luglio. La decisione verrà presa dopo i monitoraggi da parte degli operatori scientifici di Agriteco, che saranno imbarcati assieme alle 60 imprese chioggiotte e alle quasi altrettante del consorzio veneziano per valutare la qualità del prodotto, dopo i due mesi di sosta obbligata che scadranno a giugno: se i rilievi diranno che la risorsa non si è riprodotta a sufficienza e se il mercato rischia di essere inflazionato, i “coltivatori del mare” lasceranno ancora le vongole in acqua senza problemi, oltre il dettato legislativo. Il fermo volontario, eventualmente deciso dagli aderenti al CoGeVo per tutelare la qualità del pescato, è uno degli accorgimenti che permettono di non deturpare il mare, al pari della rotazione tra le marinerie, nell'ottica cara al consorzio di essere appunto gestore del prodotto e non accumulatore di facili ricavi senza un futuro.
martedì 22 maggio 2018
martedì 15 maggio 2018
CHIOGGIA E SHIOGAMA, UNITE DALL'AMBIENTE E DAI PRODOTTI ITTICI: GLI ESITI DEL VIAGGIO IN GIAPPONE
È tornata a Chioggia la delegazione che ad aprile ha rinnovato, a Shiogama in Giappone, il rapporto di amicizia tra le due città. Ne hanno fatto parte i biologi marini dell'ISPRA ambiente, guidati da Otello Giovanardi, e la referente dell'associazione "Chioggia-Shiogama" Gianna Donaggio, attiva da tre anni. Al centro della visita, scambi culturali e professionali con una realtà all'avanguardia: Chioggia Azzurra ne ha parlato con Otello-San, in perfetto costume orientale con la scritta "Chioggia" in giapponese.
«Dopo la visita della loro delegazione a Chioggia - racconta Otello - e il dono dei ciliegi al Sagraeto, siamo stati ricevuti con tutti gli onori, in un party di benvenuto cui hanno partecipato le autorità assieme ai percussionisti e alle interpreti di cori tradizionali. A Shiogama amano Chioggia». Non solo la fratellanza e la cultura sullo sfondo, ma anche proficui interessi operativi, specie per la pesca e l'acquacultura: «Abbiamo partecipato a un simposio di confronto tra l'ambiente lagunare e la baia di Matsushima, una delle più belle del mondo, dove trapiantano piante marine come facciamo noi dell'ISPRA. Inoltre abbiamo riscontrato le affinità tra le imbarcazioni, antichi sistemi di pesca molto simili fra le due realtà».
Nell'ambito delle varie collaborazioni, una catena di ristorazione italiana locale ha mostrato interesse per la cucina chioggiotta, e nei prossimi mesi farà un sopralluogo in città per organizzare corsi destinati ai giovani cuochi. «Anche su altri fronti ittici ci sono discorsi aperti», conclude Otello Giovanardi. «Ad esempio, prodotti poco valorizzati o consumati qui -come certe specie di bivalvi, ascidie, oloturie- da quelle parti hanno un gran valore commerciale, e sono disposti a importarli da noi a prezzi molto interessanti, perché là si stanno quasi estinguendo».
Di contro, il Sol Levante intende esportare il miglior sakè in Italia, considerato il boom della ristorazione giapponese. Risultati ed esiti della spedizione sono stati presentati stamane in una conferenza alla sala dei Lampadari in municipio: Gianna Donaggio ha ricordato come «Chioggia ha caratteristiche per farsi amare dai turisti giapponesi» e le difficoltà di Shiogama dopo il sisma del 2011, di cui fu tra gli epicentri. Lo tsunami coinvolse anche alcuni membri dell'associazione Chioggia-Shiogama, ma già tutto è stato ricostruito, tra cui un ponte sopraelevato per far comunicare la terraferma e le isole. Anche l'Università veneziana di Ca' Foscari è interessata alla relazione tra le due località sull'acqua, ben rappresentata -oltre alla trasformazione del pesce- dai disegni del Divari riguardanti i molluschi adriatici ed esposti a Shiogama.
«Dopo la visita della loro delegazione a Chioggia - racconta Otello - e il dono dei ciliegi al Sagraeto, siamo stati ricevuti con tutti gli onori, in un party di benvenuto cui hanno partecipato le autorità assieme ai percussionisti e alle interpreti di cori tradizionali. A Shiogama amano Chioggia». Non solo la fratellanza e la cultura sullo sfondo, ma anche proficui interessi operativi, specie per la pesca e l'acquacultura: «Abbiamo partecipato a un simposio di confronto tra l'ambiente lagunare e la baia di Matsushima, una delle più belle del mondo, dove trapiantano piante marine come facciamo noi dell'ISPRA. Inoltre abbiamo riscontrato le affinità tra le imbarcazioni, antichi sistemi di pesca molto simili fra le due realtà».
Nell'ambito delle varie collaborazioni, una catena di ristorazione italiana locale ha mostrato interesse per la cucina chioggiotta, e nei prossimi mesi farà un sopralluogo in città per organizzare corsi destinati ai giovani cuochi. «Anche su altri fronti ittici ci sono discorsi aperti», conclude Otello Giovanardi. «Ad esempio, prodotti poco valorizzati o consumati qui -come certe specie di bivalvi, ascidie, oloturie- da quelle parti hanno un gran valore commerciale, e sono disposti a importarli da noi a prezzi molto interessanti, perché là si stanno quasi estinguendo».
Di contro, il Sol Levante intende esportare il miglior sakè in Italia, considerato il boom della ristorazione giapponese. Risultati ed esiti della spedizione sono stati presentati stamane in una conferenza alla sala dei Lampadari in municipio: Gianna Donaggio ha ricordato come «Chioggia ha caratteristiche per farsi amare dai turisti giapponesi» e le difficoltà di Shiogama dopo il sisma del 2011, di cui fu tra gli epicentri. Lo tsunami coinvolse anche alcuni membri dell'associazione Chioggia-Shiogama, ma già tutto è stato ricostruito, tra cui un ponte sopraelevato per far comunicare la terraferma e le isole. Anche l'Università veneziana di Ca' Foscari è interessata alla relazione tra le due località sull'acqua, ben rappresentata -oltre alla trasformazione del pesce- dai disegni del Divari riguardanti i molluschi adriatici ed esposti a Shiogama.
venerdì 11 maggio 2018
SABATO MATTINA 12 MAGGIO ASSEMBLEA SINDACALE DELLA PESCA AL MERCATO ITTICO
I sindacati FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILa Pesca convocano per domani mattina, sabato 12 maggio, i pescatori della marineria di Chioggia alla sala riunioni del mercato ittico all'ingrosso, per dibattere quattro importanti temi che stanno a cuore a tutta la categoria. L'assemblea, che inizierà alle ore 9, verterà attorno alla cassa integrazione straordinaria durante il fermo pesca, al riconoscimento del lavoro usurante e delle malattie professionali, all'applicazione della legge 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro. Proprio ieri pomeriggio, al largo di Albarella, è accaduto un incidente non grave al comandante del peschereccio Vichingo, presto soccorso dalla Capitaneria di Porto e dai sanitari del 118.
giovedì 10 maggio 2018
INCIDENTE SUL LAVORO PER UN PESCATORE DI CHIOGGIA AL LARGO DI ALBARELLA
Nel pomeriggio di oggi un marittimo imbarcato nel motopeschereccio Vichingo, in forza alla marineria di Chioggia, ha subìto un infortunio mentre stava lavorando a 35 miglia dalla costa, al largo di Albarella. Nell'urto, il pescatore -comandante dell'imbarcazione, 44 anni- ha riportato un trauma cranico, in stato vigile. Le condizioni del mare erano buone. La motovedetta della Capitaneria di Porto e i sanitari del 118 si sono portati in loco per prestare i primi soccorsi, assicurando un'ambulanza all'isola Saloni dove è stato sbarcato l'infortunato e curato al pronto soccorso dell'ospedale. Dalle prime informazioni, pare fortunatamente essere niente di grave.
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